LIBERA CANNA IN LIBERO STATO- COFFEE SHOP E PIANTE IN CASA: ARRIVA LA PROPOSTA DI LEGGE BIPARTISAN PER LEGALIZZARE L’USO DELLA MARIJUANA IN ITALIA - PALAZZO CHIGI NON OSTILE, NCD SI PREPARA A FARE LE BARRICATE, DECISIVI I GRILLINI (PRO CANNA LIBERA)

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

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Si potrà acquistare la cannabis al dettaglio, mettendo piede in un “coffee-shop”. Oppure fumare una “canna” in poltrona, attingendo a una mini riserva personale di piantine coltivate in casa. O, infine, si potrà fondare un “cannabis social club”, sul modello spagnolo. Arriva la legge per legalizzare l’uso della marijuana in Italia. E stavolta si fa sul serio, perché la proposta sostenuta da più di duecento parlamentari sarà depositata la prossima settimana in entrambi i rami del Parlamento.

 

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La novità, rispetto al passato, è il “peso specifico” di chi sostiene l’operazione: democratici, vendoliani e grillini, una pattuglia trasversale che reclama la calendarizzazione già prima della pausa estiva.

 

L’ultima bozza, discussa due sere fa dall’intergruppo parlamentare del senatore Benedetto Della Vedova- un passato radicale e un presente da sottosegretario agli Esteri - cambierà ancora di qualche virgola. Ma la sostanza non cambia: un’autentica rivoluzione per la galassia delle droghe leggere, condensata in nove articoli.

 

dispensario cannabisdispensario cannabis

Con la legalizzazione cambiano innanzitutto le regole per il consumo personale. E alla cannabis si potrà accedere attraverso due possibili percorsi. Il primo passa dall’autoproduzione per autoconsumo. Quello del fumatore casalingo, per intenderci, con un tetto di cinque piantine personali.

 

Il secondo è il mini circolo per fumatori: cinquanta associati al massimo, non più di duecentocinquanta piante di erba. Con un paletto: la guida del “circolo della marijuana” sarà off limits per chi ha precedenti per traffico di stupefacenti. Né il fumatore solitario, né quelli di gruppo potranno naturalmente vendere il prodotto senza incappare nel reato di spaccio.

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La novità più clamorosa è però un’altra. Erba e hashish, per la prima volta, saranno commercializzati. Con tanto di campi coltivati a marijuana, autorizzati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. E con licenze concesse agli esercizi commerciali. Questi coffee-shop all’italiana venderanno soltanto marijuana, in quantità stabilite, in modo da poterne controllare la qualità e tracciare il percorso.

 

L’acquisto sarà bandito per i minori e solo i maggiorenni potranno concedersi una canna. Fuori dal percorso tracciato dalla legge nessuno potrà detenere cannabis per una quantità superiore ai cinque grammi lordi, quindici se al chiuso delle quattro mura domestiche. Vietato anche consumare marijuana negli spazi pubblici, così come nei luoghi di lavoro. Saranno invece allentati notevolmente i limiti per la cannabis terapeutica e cancellate le sanzioni per chi “passa” una canna al compagno di fumata.

 

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Lo scoglio, adesso, è tutto politico. E se Palazzo Chigi osserva il progetto con discrezione - e senza ostilità - Della Vedova giura che «il governo non c’entra». Moltissimi parlamentari del Pd (da Minnucci a Realacci, Bruno Bossio e Stumpo) sostengono il nuovo corso, mentre l’Ncd si prepara alle barricate. Pallottoliere alla mano, comunque, la differenza potrebbero farla i grillini. E ieri è arrivata la loro benedizione: «Siamo sulla strada giusta».

 

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