roberto benigni

MA CHI GLI HA DATO LA PATENTE? - DOPO IL SORPASSO CONTROMANO DELLO SCORSO OTTOBRE (CON RITIRO TEMPORANEO DELLA PATENTE), ROBERTO BENIGNI PARCHEGGIA LA SUA SMART IN SOSTA VIETATA A TRASTEVERE PER ANDARE A PRANZO CON UN AMICO - GLI E’ ANDATA BENE: NON HA PRESO MULTE

Ernesto Franco per “OGGI”

 

ROBERTO BENIGNIROBERTO BENIGNI

Ecco, se Roberto Benigni mostrasse per il codice della strada lo stesso trasporto che sbandiera per altri testi “sacri”, tipo la Costituzione, il mondo, o per lo meno il suo ombelico (Roma), sarebbe un posto migliore. O meno caotico. Ma in fondo basterebbe anche il minimo sindacale: il rispetto dell’articolo 158, quello dedicato al «divieto di fermata e di sosta dei veicoli».

 

Nella foto a destra, potete infatti ammirare il Piccolo Diavolo mentre si esibisce in un’altra “marachella”. Dopo il sorpasso in contromano dello scorso ottobre, che gli è costato il ritiro temporaneo della patente, il parcheggio in sosta vietata. Siamo a Roma, zona Trastevere, un fazzoletto di vicoli e piazzette notoriamente avaro di posti liberi.

 

ROBERTO BENIGNIROBERTO BENIGNI

Così, anziché girare e perdere tempo per trovarne uno, Roberto se lo “crea” su misura e infila la sua Smart in un pertugio che sta all’imbocco di via Benedetta. A picco sulla sua city car, in bella vista, c’è il cartello del divieto di sosta. Ma Benigni lo ignora. Mollata la macchina, è andato a pranzo in trattoria con un amico scrittore per far ritorno un paio d’ore dopo. Stavolta, però, l’ha passata liscia: niente multa sul tergicristallo.  

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