VIDEO - LA MADRE DI PAMELA IN COLLEGAMENTO CON BRUNO VESPA POCHE ORE DOPO AVER DOVUTO RICONOSCERE IL CADAVERE FATTO A PEZZI DELLA FIGLIA:: ''ORA CI CONCENTRIAMO SULL'OMICIDIO, POI NOI FAMILIARI CI FAREMO SENTIRE PER BENE IN TELEVISIONE''
La madre di Pamela Mastropietro a ''Porta a Porta''
1. «COLPITE PERSONE INNOCENTI MA CAPISCO CHI HA SPARATO»
Raffaella Troili per ''Il Messaggero''
Ancora ordinaria follia a Macerata. Un uomo che si fa vendetta da solo, sparando a caso tra la folla. Signora Alessandra, ha la forza di commentare cosa sta succedendo?
«Quelle persone di colore colpite a caso non c'entrano niente con il delitto di mia figlia, non l'hanno uccisa e fatta a pezzi loro, lasciateli stare».
Basta violenza è il suo appello
«Ripeto non sono loro gli assassini di mia figlia, si dovrebbero concentrare di più su chi ha compiuto questo feroce omicidio, ma da mamma ferita a morte capisco bene la rabbia di questo ragazzo che è andato in giro per Macerata a far fuoco».
Teme strumentalizzazioni?
PAMELA MASTROPIETRO CON LA MADRE ALESSANDRA VERNI
«Preferisco rimanere concentrata sul carnefice di mia figlia, sperando che ci sia giustizia».
Si aspetta l'ergastolo?
«La giustizia può essere tante cose, non è solo l'ergastolo».
Cosa intende?
«Lo diano ai carcerati, non lo mettano in una cella in isolamento. So che c'è una legge dei carcerati».
Parla da mamma straziata, ma le sue parole in questo momento hanno un'eco spaventosa.
«Se lo lasciano libero, spero che non accada, ci sarò io ad aspettarlo. Io vorrei Innocent, vorrei solo avere Innocent tra le mani».
Intanto Luca Traini ha sparato alla cieca contro i neri...
PAMELA MASTROPIETRO CON LA MADRE ALESSANDRA VERNI
«Da venerdì ho iniziato a seguire tutto, mi interessa tutto. Una maggiore attenzione verso l'immigrazione può servire, ma quelle persone non c'entrano».
Sta montando un dibattito politico
«La politica a me non interessa, mi aspetto solo una cosa, destra, sinistra, si devono unire e fare il vero Stato italiano».
Si aspetta una posizione forte e inequivocabile?
«Mi aspetto che si uniscano e rendano giustizia a Pamela, facessero uscire lo Stato, se ancora c'è».
Soppesa le parole, lucida e attenta, schiva nel mostrare il suo dolore.
«Ora spero nella giustizia, io ci spero davvero in una risposta forte da parte dello Stato italiano. Che gliela facciano pagare, non esiste, non può esistere un orrore così, non se la merita nessuno una morte del genere, mia figlia ha subito delle atrocità».
L'ha avuta a venti anni, l'ha cresciuta con amore, ha fatto di tutto per aiutarla
«Pamela era una giovane come tante, dolce, sensibile, si sono dette tante cose esagerate, ma nessuno sa davvero che bella persona era mia figlia».
LA MAMMA DI PAMELA MATROPIETRO
Chiama in causa la comunità di recupero da cui è scappata?
«Sì, certo ma anche la clinica San Valentino, anche da lì era fuggita, ci sarebbe molto da dire sullo scarso controllo che c'è in queste strutture».
Assieme a suo fratello, l'avvocato Marco Valerio Verni, ha comunque voluto fare un appello
«Non siamo per la violenza in strada, vogliamo misure forti, la politica si deve render conto che su certe tematiche ha sbagliato qualcosa e deve aggiustare il tiro. Ci saranno le elezioni, se c'è un senso di insoddisfazione contro certe politiche si manifesti in cabina elettorale e non per strada».
La violenza non è la soluzione
«Ci sono le aule di giustizia, e quella ci aspettiamo. Decisivo può essere anche il ruolo della politica in tema di accoglienza e integrazione degli immigrati. Nonostante le azioni brutali che sono comunque sintomo di esasperazione, il nostro è un paese civile, uno stato di diritto. Mi aspetto una pena esemplare per le bestie che hanno fatto a pezzi mia figlia. E' anche la battaglia tra civiltà e barbarie».
INNOCENT OSEGHALE - LA MORTE DI PAMELA MASTROPIETRO
Ancora non sa quando potrà celebrare il funerale
«È ancora tutto in alto mare. Ma sarà aperto a tutti, se volete dare un saluto a Pamela siete i benvenuti. Parlo agli esseri umani».
2. LA MADRE DI PAMELA: "MIA FIGLIA SAREBBE INORRIDITA PER QUESTO ATTO DI FOLLIA" - "NON VOGLIAMO ALTRO SANGUE NÉ ALCUNA VENDETTA"
Edoardo Izzo per ''La Stampa''
«Chiediamo solamente giustizia. Pene esemplari per chi ha ucciso e fatto a pezzi nostra figlia. Ma condanniamo fermamente l' attacco di ieri, non siamo razzisti e anche Pamela se fosse ancora viva sarebbe inorridita per questo atto di odio». Il momento è terribile, ma Stefano Mastropietro e Alessandra Verni, genitori di Pamela la ragazza di 18 anni uccisa e fatta a pezzi lo scorso 31 gennaio a Macerata, invitano alla «non violenza» e a «non strumentalizzare un momento del genere per fare politica, anche perché di mezzo c' è la vita di una ragazzina e una famiglia che sta soffrendo».
Alessandra, è un momento difficile, cosa pensate del gesto di Luca Traini che ieri ha sparato a 6 persone di colore inseguendole per le vie di Macerata?
«Condanniamo questo gesto. Il presunto colpevole per la morte di nostra figlia Pamela si trova in carcere, e ieri il gip ha convalidato l' arresto. Vogliamo che paghi per quello che ha fatto: ha ucciso la nostra piccola e distrutto la nostra vita. Detto questo noi non vogliamo altro sangue sulle strade e non cerchiamo questo tipo di vendette. Siamo brave persone».
Secondo la segretaria provinciale della Lega Maria Letizia Marino, l' uomo fermato per la sparatoria di questa mattina conosceva Pamela e forse era anche il suo fidanzato. Cosa dite al riguardo?
«Lo escludo. Non ho mai sentito parlare di questo Luca Traini, e visto il rapporto che avevamo io e Pamela sarebbe stata lei stessa a mettermi al corrente della relazione. Inoltre, mia figlia si trovava nella comunità di recupero Pars di Corridonia, in provincia di Macerata, è strano che frequentasse qualcuno all' esterno».
Il pensiero di Traini però è condiviso da tantissime persone.
Sui social molta gente ne ha lodato il comportamento. E alcuni politici, pur condannando il gesto estremo, lo giustificano parlando di «immigrazione fuori controllo che porta spaccio e scontro sociale». Cosa ne pensate?
«Esiste una politica di accoglienza sana, e il 4 marzo ognuno di noi andrà alle urne sapendo come votare. Noi siamo per la non violenza assoluta e non vogliamo essere strumentalizzati. Detto questo ci ha fatto piacere la chiamata di solidarietà della leader di Fratelli d' Italia, Giorgia Meloni. L' unico esponente politico che ci ha chiamato».
Cosa vi ha detto Meloni?
«Ci ha semplicemente espresso grande vicinanza e solidarietà. In certi momenti vale più di mille parole».