migranti milano

A MILANO UN GRUPPO DI PROFUGHI SCENDE IN PIAZZA, BLOCCANDO ALCUNE STRADE, CHIEDENDO ASILO E DOCUMENTI - ATTIMI DI TENSIONE CON LE FORZE DELL' ORDINE - SALVINI: “SONO OSPITI A CASA NOSTRA E ROMPONO PURE I COGLIONI? SE NE TORNINO A CASA LORO”

Enrico Lagattolla per “il Giornale”

 

PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO  PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO

A protestare erano poco più di un centinaio, ma è bastato a far scoppiare il caos. Immigrati provenienti da Afghanistan, Bangladesh, Mali, Senegal e altri Paesi africani. Ieri mattina intorno alle 9 e mezza hanno lasciato il campo allestito dalla Croce Rossa e hanno bloccato viale Fulvio Testi, una grande arteria che collega Milano al comune di Sesto San Giovanni e all' aeroporto di Bresso, mandando il traffico in tilt. La protesta dei migranti esplode così nel capoluogo lombardo, che già a giugno aveva registrato le prime tensioni proprio nella tendopoli messa in piedi dalla Cri.

 

Una manifestazione improvvisata per chiedere un permesso di soggiorno, di riavere i propri documenti originali che sarebbero stati loro tolti una volta entrati in Italia, e per lamentare il degrado dell' insediamento che li ospita.

 

PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO   PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO

Sul posto sono intervenuti agenti della polizia, carabinieri, vigili urbani, che verso le 11 hanno riportato gli stranieri all' interno del campo scongiurando il rischio che il corteo potesse degenerare in atti di violenza. Un secondo tentativo di tornare in strada è stato poi bloccato sul nascere. E momenti di tensione si sono registrati quando i migranti hanno cercato di far entrare nel campo (chiuso a pubblico e media) alcuni giornalisti, individuati dal personale della Croce Rossa e bloccati dagli agenti. Mentre alcuni operatori di un' emittente locale hanno riferito di essere stati spinti quasi a forza all' interno del campo dagli stessi immigrati.

 

PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO  PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO

Tra forze dell' ordine e stranieri c' è stato un breve contatto, con qualche manganellata di «alleggerimento», ma dal 118 non hanno segnalato feriti. Alla fine, uomini della questura hanno incontrato alcuni manifestanti, spiegando loro tempi e modi con cui vengono affrontate in Italia le richieste di asilo. Ma la sintesi della mattinata sono due ore di caos che hanno provocato non poche polemiche politiche.

 

«Protestano perché non si trovano bene e vogliono i documenti - attacca via Facebook il segretario della Lega Matteo Salvini -. Traffico paralizzato, sono intervenuti polizia e carabinieri. Vogliono i documenti??? Col cacchio! Sono ospiti, a spese nostre, e rompono pure i coglioni. Io li caricherei di peso sul primo aereo, e tutti a casa loro!».

 

PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO

E se per Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, si tratta di «un segnale preoccupante», per la presidente di Fratelli d' Italia Giorgia Meloni quanto successo ieri a Milano è «l' ennesimo simbolo del fallimento delle politiche del governo Renzi-Alfano sull' immigrazione. Da un lato c' è la totale incapacità di dare una risposta rapida ed efficace nella gestione delle richieste d' asilo, dall' altro si consente a gente entrata molto spesso senza titolo nella nostra Nazione di pascolare indisturbata, permettendosi addirittura di bloccare una delle principali arterie di accesso a Milano».

PROTESTA DEI MIGRANTI A MILANOPROTESTA DEI MIGRANTI A MILANO

 

Ma anche da sinistra arrivano gli attacchi al premier Renzi e al ministro dell' Interno Alfano. «La situazione di Bresso - accusa l' assessore milanese alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - è lo specchio della malagestione in materiadi immigrazione da parte del governo».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...