MILANO VENDE MODA E ORRORE - L’INCUBO DI MISS SVEZIA LEGATA, SCHIAVIZZATA E VIOLENTATA PER 6 MESI: ARRESTATO IL SUO AGUZZINO CHE AVEVA GIÀ SEGREGATO UNA GIOVANE BIELORUSSA

Stefano Rizzato per “la Stampa”

MISS SVEZIAMISS SVEZIA

 

Per l’orrore ha usato la stessa casa di 7 anni fa. Lo stesso anonimo piano terra a Cinisello Balsamo, hinterland a nord di Milano. Lì, nel 2008, Claudio Rossetto aveva legato, stuprato, tenuto prigioniera per 10 ore una diciottenne bielorussa. E lì ha ripreso dove aveva lasciato, questa volta per quasi sei mesi, con una giovane svedese. Una modella di 22 anni partita con il sogno dell’alta moda. 
 

Fantasma
Da settembre l’uomo, 41 anni e originario di Grosseto, l’ha violentata e reclusa in un condominio dove nessuno s’è accorto di nulla. Fino a sabato scorso, quando una chiamata al 112 e i carabinieri di Sesto San Giovanni hanno messo fine all’incredibile tortura.
 

CLAUDIO ROSSETTOCLAUDIO ROSSETTO

Rossetto era stato in carcere fino al 2013. In un anno di libertà l’uomo ha ripetuto grosso modo lo stesso inganno della prima volta. Ha trovato la ragazza svedese su Facebook e l’ha attirata fingendosi un agente di modelle, promettendo casting di prestigio e un futuro su copertine e passerelle. Era lo scorso settembre, e all’inizio il 41enne si era comportato da gentiluomo. Aveva corteggiato la giovane ed era riuscito a convincerla a fidarsi di lui. «Sembrava l’uomo più dolce del mondo», ha raccontato lei ai carabinieri.
 

Ma le cose sono andate bene solo per due settimane. Poi sono iniziate le botte, la paura, l’orrore. La giovane modella ha passato quasi sei mesi sempre legata, picchiata senza pietà, violentata. 
 

Irriconoscibile
I carabinieri l’hanno trovata smagrita e sotto choc. Irriconoscibile, lei che era stata in gara anche per miss Svezia, solo pochi mesi prima di lasciare il proprio Paese. Rossetto le impediva di usare il cellulare, internet, i social network. Per comunicare con i genitori – hanno spiegato gli inquirenti – la ragazza doveva usare il telefono del suo torturatore e Skype. Istruita con violenza a parlare in inglese, rassicurare i familiari, non farli insospettire di nulla.
 

MISS SVEZIA CONCORSOMISS SVEZIA CONCORSO

Il circuito di violenze e minacce poteva non avere fine. In quella casa di Cinisello, nessuno aveva notato che su quel pianerottolo una giovane donna era stata segregata. L’incubo è stato interrotto dalla giovane modella, sabato sera, dopo essere stata picchiata ancora una volta, trovando chissà dove la forza di urlare e chiedere aiuto. Per fortuna qualcuno ha risposto ed ha telefonato al 112.

 

Liberata finalmente dai carabinieri, la ragazza è stata portata in ospedale e lì è stata raggiunta proprio dalla famiglia, accorsa dalla Svezia. Prima delle cure, però, la giovane ha raccontato tutto in caserma, assistita da un interprete. 
 

Sequestro di persona, maltrattamenti, violenza sessuale. Sono queste le accuse cui dovrà far fronte Rossetto, con l’aggravante della recidiva. L’uomo si trova nel carcere di Monza e ha rifiutato l’avvocato d’ufficio, una donna.

 

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