muraro cerroni

MURARO DEL PIANTO - NELL'INCHIESTA SULL’ASSESSORE PAOLA MURARO CI SONO ANCHE LE RICOSTRUZIONI DI MARCELLO MINENNA SECONDO CUI ALCUNI VERBALI SEGRETI SULL’AMA SAREBBERO STATI TRASMESSI “IN TEMPO REALE” AI REFERENTI DI CERRONI NELL'AZIENDA IN MODO DA EVITARE CONSEGUENZE NEGATIVE PER LE SUE IMPRESE

Fiorenza Sarzanini per “il Corriere della Sera”

 

muraromuraro

Ci sono anche alcuni atti firmati della sindaca Virginia Raggi nell'inchiesta della Procura di Roma sull'operato dell'assessore all' Ambiente Paola Muraro. Decisioni prese quando in Campidoglio c'erano l'assessore al Bilancio Marcello Minenna e il capo di gabinetto Carla Raineri, entrambi dimissionari agli inizi di settembre, nemmeno tre mesi dopo il loro insediamento. Sono stati proprio loro - ma anche l'ex ad di Ama Alessandro Solidoro e il direttore generale Stefano Bina - a ricostruire davanti ai magistrati quanto accaduto sulle nomine dello staff, ma anche i rapporti con le municipalizzate.

 

Evidenziando come alcuni verbali riservati della Giunta siano stati trasmessi in tempo reale a funzionari Ama. «Obiettivo - questo è il sospetto - prendere le contromisure adeguate in modo da favorire le aziende di Manlio Cerroni», il ras dei rifiuti anche lui indagato. Nel fascicolo giudiziario sono così finiti relazioni ufficiali e appunti personali che adesso vengono approfonditi proprio per valutare se siano stati commessi abusi d'ufficio o altri reati.

paola muraro giovanni fisconpaola muraro giovanni fiscon

 

IL RUOLO DI ROMEO

Tra i documenti consegnati c'è il parere richiesto dal Campidoglio all'avvocato Aristide Police sul ruolo e lo stipendio di Salvatore Romeo il dipendente comunale nominato capo della segreteria e passato da una retribuzione di 39 mila euro a 120 mila euro, poi ridotti a 97 mila quando anche l'Anac di Cantone fece rilievi alla delibera. In realtà il 19 agosto il professionista l'aveva giudicata «illegittima» evidenziando che non c' è «alcuna ragione che possa giustificare il mutamento del rapporto di servizio di un proprio dipendente o meglio, la duplicazione di tale rapporto».

 

Ma Raggi aveva evidentemente deciso di ignorare i suggerimenti dell' esperto di diritto amministrativo da lei stessa interpellato. E dunque bisognerà valutare i motivi della scelta, visto che poi - di fronte a un giudizio analogo dell' Anticorruzione - decise di modificare l'entità dello stipendio ma lasciare immutato il ruolo.

 

I VERBALI ALL'AMA

MINENNAMINENNA

Minenna e Alessandro Solidoro - entrambi già interrogati dal pubblico ministero Alberto Galanti - hanno ricostruito che cosa è accaduto quando sono state prese decisioni relative all'Ama, la municipalizzata di cui Muraro è stata consulente per 12 anni prima di arrivare in Campidoglio.

 

Dimostrando che alcuni verbali segreti sarebbero stati trasmessi «in tempo reale» a chi era in qualche modo referente di Cerroni nell' azienda pubblica in modo da poter evitare conseguenze negative per le sue imprese. L' indagine dei pubblici ministeri della Capitale nasce proprio per verificare la natura del rapporto tra Muraro e Cerroni ben prima della nomina ad assessore e sfocia nella contestazione di illeciti ambientali per la gestione da parte della donna degli impianti privati e pubblici.

 

MANLIO CERRONIMANLIO CERRONI

In particolare è accusata di aver favorito Cerroni facendo lavorare a basso regime i macchinari Ama. E per questo le verifiche si sono allargate anche ai poteri a lei assegnati prima da Franco Panzironi e poi da Giovanni Fiscon, entrambi al vertice e poi travolti dall'inchiesta Mafia Capitale.

 

IL MONITO DI MARRA

Tra gli episodi raccontati ai magistrati c'è la lite tra Marra e la responsabile del Personale Laura Benente che gli aveva negato l'autorizzazione per una missione a Bruxelles spiegando che in precedenza gli aveva già consentito di partecipare a un master a Salerno a spese del Campidoglio.

 

Secondo quanto raccontato ai magistrati Marra avrebbe reagito minacciando la dirigente: «Mi farò dare gli atti da lei firmati da quando è qui e troverò qualcosa per denunciarla». In realtà non c'è stato bisogno perché pochi giorni dopo Raggi ha deciso di sospendere il «distacco» di Benente e l'ha mandata nuovamente a Torino. E poche settimane dopo ha messo al suo posto proprio Marra. I magistrati dovranno ora valutare se questa procedura sia stata regolare.

MANLIO CERRONIMANLIO CERRONI

 

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...