Attentato esplosivo nella notte a una stazione dei Carabinieri della periferia di Bologna. Due taniche di benzina innescate da una miccia sono state posizionate davanti all'ingresso della stazione 'Corticella' di via San Savino: l'ordigno ha provocato danni. Non ci sono feriti tra i militari all'interno. La modalità farebbero pensare alla matrice anarchica, ma sono in corso accertamenti;nel pomeriggio in città è atteso il premier Matteo Renzi per un incontro in vista del Referendum.
L'esplosione, avvertita verso le 3, ha divelto la porta a vetri all'ingresso e frantumato due finestre al piano terra della stazione, annerendo la facciata della caserma che si trova quasi alla fine di una strada senza uscita, nei pressi di una chiesa parrocchiale. Nella caserma sono in servizio meno di dieci militari, alcuni dei quali dormivano all'interno dell'edificio. Il boato ha svegliato anche i residenti nei palazzi vicini. C'è un sistema con telecamere che però sembra siano andate anch'esse danneggiate: gli investigatori sono al lavoro per cercare tracce utili e al momento non escludono alcuna pista.
Il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, bolognese, è arrivato in via San Savino, per rendersi conto personalmente dei danni provocati dall'attentato. Galletti è entrato nei locali, accompagnato dal comandante regionale dell'Arma, generale Adolfo Fischione, e dal comandante provinciale, colonnello Valerio Giardina. "Un attentato vigliacco. Se l'obiettivo era quello di rendere più debole l'Arma dei Carabinieri sappiano che invece questo è il miglior modo per renderli più forti e rendere più forte lo Stato". Questo il commento di Galletti.
"La più ferma condanna e la sentita solidarietà ai Carabinieri per l'attentato di questa notte alla stazione Corticella dell'Arma!". Lo dice il sindaco Virginio Merola, secondo cui "le indagini accerteranno chi ha compiuto questo gesto vigliacco, di certo possiamo subito affermare che Bologna non si fa intimidire".
"Quanto successo e' gravissimo. Fortunatamente non si registrano vittime o feriti, ma puntare a colpire lo Stato in uno dei suoi piu' importanti presidi sul territorio vuol dire voler attentare alla democrazia e alla convivenza civile". Cosi il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha commentato la notizia . "Nessuna idea puo' camminare attraverso ordigni esplosivi - ha concluso Bonaccini - e quanto accaduto si rivela solo per quello che e': un vile atto di delinquenza sovversiva, i cui autori vanno individuati e consegnati alla giustizia".
"Condanniamo ogni forma di violenza ed esprimiamo la più forte solidarietà
e vicinanza all'Arma dei Carabinieri, il cui lavoro è garanzia di sicurezza e serenità per tutti i cittadini della Repubblica e per la solidità delle Istituzioni repubblicane. L'augurio è che i responsabili del vile attentato di questa notte alla Stazione dei Carabinieri San Savino di Corticella siano individuati e puniti al più presto". Così Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna.