versailles

UNA NOTTE DA “RE SOLE” - UN'ALA DELLA REGGIA DI VERSAILLES DIVENTERÀ UN HOTEL DI LUSSO: LANCIATA UNA GARA D’APPALTO PER LA CONCESSIONE DI 60 ANNI MA IL GESTORE DELL’ALBERGO DOVRÀ RISTRUTTURARE TRE EDIFICI, INUTILIZZATI DA SETTE ANNI

Leonardo Martinelli per “la Stampa”

 

reggia di versaillesreggia di versailles

Un sogno? Prendersi per il Re Sole, dormire e vivere qualche giorno alla Reggia di Versailles. Ebbene, tra qualche anno sarà possibile. L' amministrazione di questo vasto monumento, proprietà dello Stato, ha appena lanciato una gara d' appalto, rendendo disponibili tre edifici per la loro trasformazione in un albergo di lusso. La decisione, ovviamente, ha scatenato un putiferio.

 

«L' emblema della Francia sta diventando Disneyland - dichiara Arnaud Upinsky, alla guida dell' associazione Coordination défense de Versailles - e questo non è un beneficio né per la città di Versailles, né per i francesi in generale. Ne approfittano solo i mercanti».

 

giardini versaillesgiardini versailles

Punta il dito contro «la finanziarizzazione della reggia, stretta fra umili negozianti e venditori di zuppe». A lui si è aggiunto Florian Philippot, vicepresidente del Front National: «Il patrimonio appartiene ai francesi - ha scritto su Twitter -: basta con l' austerità e la mancanza di rispetto per la Francia».

 

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Ma dove aprirà i battenti il nuovo albergo? Occuperà tre edifici, allineati uno dietro l' altro, che si trovano al di fuori del circuito delle visite e che sono inutilizzati da almeno sette anni. Sulla sinistra, rispetto all' entrata, si allungano ai margini dei famosi giardini e a ridosso del limite esterno della proprietà.

 

Si tratta del Petit Contrôle, del Pavillon des premières cent marches e soprattutto del Grand Contrôle, uno splendido palazzetto, opera dell' architetto Jules Hardouin-Mansart, uno dei favoriti di Luigi XIV. Qui dal 1723 fino alla Rivoluzione francese lavoravano gli ispettori delle finanze dell' impero. Vi hanno vissuto diversi personaggi chiave della corte del Re Sole, compreso Jacques Necker, che tra le altre cose fu pure il padre di Madame de Staël.

 

CONCESSIONE DI 60 ANNI

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In tutto la reggia offre ai privati 2800 metri quadrati, in concessione per ben sessant' anni. Ma in cambio il gestore dell' albergo dovrà accollarsi le spese per rendere di nuovo agibile gli edifici, adesso in condizioni pessime, una cifra stimata fra i quattro e i sette milioni di euro. Almeno altri quattro serviranno per sistemare l' interno.

 

Non è ancora chiaro quando l' albergo potrà essere inaugurato, ma ci vorranno diversi anni per terminare i lavori, che saranno controllati assiduamente dalla sovrintendenza. Nonostante tale prospettiva, sarebbero già numerose le società interessate al progetto, compreso il colosso AccorHotels.

the gardens at versailles, versailles, francethe gardens at versailles, versailles, france

 

I clienti dovranno entrare dall' esterno, dalla rue de l' Indépendance americaine. Ma la maggior parte delle camere beneficerà di una vista invidiabile sulle piante di arancio originarie d' Italia, Spagna e Portogallo del parterre de l' Orangerie. Per visitare la reggia, invece, entreranno dall' ingresso principale.

 

L' amministrazione di Versailles ha specificato che «l' iniziativa si inserisce nella politica di valorizzazione del patrimonio anche grazie allo sviluppo di attività economiche, portata avanti da anni dal ministero della Cultura». Per David Chanteranne, storico e redattore capo della rivista «Château de Versailles», «non c' è nessun problema. È incredibile come in questo Paese, dove la repubblica esiste ininterrottamente dal 1870, si gridi allo scandalo appena si tocca al patrimonio dell' eredità monarchica: una delle nostre contraddizioni».

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