nattino pell

OGNUNO HA IL SUO VATILEAKS – LA CORDATA DEL CARDINAL PELL RISPONDE AI LIBRI: IL BANCHIERE NATTINO, VICINO A CALCAGNO E NICORA, AVREBBE FATTO RICICLAGGIO E INSIDER TRADING TRAMITE L’APSA – LE CARTE DELL’INCHIESTA VATICANA GIRATE SUBITO ALLA MAGISTRATURA ITALIANA - INDAGA MILANO

Gianni Barbacetto per il “Fatto Quotidiano

 

GEORGE PELLGEORGE PELL

Gli investigatori del Vaticano hanno messo sotto indagine, dal febbraio 2015, Giampietro Nattino, proprietario della Banca Finnat, che, non senza complicità interne, avrebbe usato l' Apsa (l' Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) come fosse una sua filiale, per operazioni di riciclaggio, insider trading e manipolazione dei mercati. È una svolta.

 

francesco-gaetano caltagironefrancesco-gaetano caltagirone

È la prima inchiesta che l' Aif (l'Autorità di Informazione Finanziaria del Vaticano) rende pubblica e che non riguarda ecclesiastici o organizzazioni della Chiesa cattolica. Le autorità giudiziarie vaticane hanno coinvolto anche quelle italiane e svizzere.


SECONDO un report vaticano, Nattino avrebbe utilizzato conti Apsa per transazioni personali sul mercato azionario italiano, con un saldo di oltre 2 milioni di euro spostato in Svizzera nel momento in cui i conti erano stati chiusi, alcuni giorni prima che il Vaticano introducesse regole più severe contro il riciclaggio. Nattino è stato titolare, dal 22 maggio 2000 al 29 marzo 2011, della "Rubrica 339", che consisteva in quattro conti bancari.

GEORGE PELL HARRY POTTERGEORGE PELL HARRY POTTER

 

Il rapporto parla di "dubbia origine e dubbia destinazione finale dei fondi alla chiusura della Rubrica 339" e si chiede perché a Nattino fosse consentito, contro le regole, di avere conti in Apsa. La sede di Finnat, a Roma, è nello splendido barocco di Palazzo Altieri, dimora della famiglia di papa Clemente X. La boutique finanziaria della famiglia Nattino è una delle griffe storiche del private banking a Roma: Banca Finnat Euramerica nasce nel 1998, ma era il 1898 quando "Pietro Nattino diede inizio all' attività finanziaria che è stata poi proseguita dalle generazioni successive fino ai giorni nostri".

  Giampietro Nattino Giampietro Nattino


PRIMA finanziaria, poi commissionaria di Borsa, poi ancora società d' intermediazione mobiliare, infine banca. La famiglia Nattino ha sempre controllato il business, con un solo socio di rilievo, il Banco di Sicilia, che ha poi passato la sua partecipazione alla Banca di Roma. Erano gli anni della Prima Repubblica e Giampietro Nattino era considerato molto vicino al potere andreottiano, dunque anche vaticano.

 

Nel suo salotto finanziario s' incontravano i palazzinari e gli immobiliaristi romani, i Caltagirone, i fratelli Toti, ma anche gli eredi della nobiltà nera capitolina che si facevano amministrare il patrimonio e i prelati del Vaticano che avevano da far girare i soldi della Chiesa.

 

Francesco Gaetano Caltagirone è da sempre vicino alla famiglia, tanto da essere stato anche nel consiglio d' amministrazione di Banca Finnat. Erano gli anni di Michele Sindona e Paul Marcinkus quando monsignor Sergio Sebastiani chiamò il patriarca della famiglia Nattino tra i consultori della Prefettura vaticana per gli affari economici. Erano tempi in cui si moltiplicavano le chiacchiere secondo cui la massoneria aveva messo radici in Vaticano e Cosa nostra saliva a Roma a riciclare i suoi soldi.

GIANPIERO NATTINO PAOLO SCARONI GIANPIERO NATTINO PAOLO SCARONI


Stefano Ricucci, l' immobiliarista che creò la formula dei "furbetti del quartierino", esagera sempre un po', ma quando fu interrogato dai magistrati di Roma sulle avventure più segrete dei "furbetti", a un certo punto sbottò: "Perché queste cose le chiede a me? Chiami la Banca Finnat e Giampietro Nattino... Sa che cos' è la Banca Finnat? Chi è Nattino?".

 

hpa22 lifonti veltroni nattinohpa22 lifonti veltroni nattino

Il magistrato scosse la testa e Ricucci esplose: "Ma lei vuole che a me mi uccidono stasera qui dentro. Lei forse non si rende conto di chi sta a toccare lei... Mi faccia la cortesia, lasci perdere questo, dottore... Io lo dico per me; poi, se lei vuole andare avanti, lo faccia. Lei ci ha 600 persone che la proteggono, ma a me chi mi protegge? Nessuno, su 'sta robba...".

 Stefano Ricucci Stefano Ricucci


ORA FINNAT torna alla ribalta per le accuse di riciclaggio e altri reati finanziari realizzati attraverso i canali finanziari del Vaticano. Secondo Reuters, che ha rivelato l' esistenza del report vaticano, a indigare sulla Finnat sarebbe anche la procura di Milano. Nattino era stato chiamato in causa già nell' estate 2013 da monsignor Nunzio Scarano, un contabile dell' Apsa arrestato con l' accusa di corruzione per un' operazione di rimpatrio dalla Svizzera di 20 milioni di euro. Secondo Scarano, Giampietro Nattino realizzava operazioni finanziarie con banche italiane ed estere e, tramite l' Apsa, vendeva e ricomprava titoli Finnat per farne salire il valore.

Mario Orfeo e Francesco Gaetano Caltagirone Mario Orfeo e Francesco Gaetano Caltagirone

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…