matteo salvini green pass

A PASS DI CARICA! ALTA TENSIONE NEL GOVERNO: L'ATTESA CABINA DI REGIA SUL CERTIFICATO VERDE OGGI NON CI SARA' - DRAGHI HA DECISO IL RINVIO PER DARE MODO ALLA MAGGIORANZA DI RISOLVERE LE FIBRILLAZIONI E A SALVINI DI ALLONTANARSI DALLA ROTTA DEI NO VAX PER METTERSI IN LINEA CON ELETTORI E GOVERNO - LA TELEFONATA TRA IL CAPITONE E IL PREMIER CHE PRENDE TEMPO PER UN'INTESA SOLIDA CON SINDACATI E CONFINDUSTRIA SULL'OBBLIGO DI GREEN PASS...

Dal Corriere.it

 

MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO

Non sono state le giravolte di Salvini a trasformare in un topolino la montagna del super green pass. Se oggi non ci sarà l’attesa cabina di regia su come ampliare il perimetro del certificato verde, è solo perché si è deciso di «aggiornare le agende». Questa la formula con cui a Palazzo Chigi si tenta di motivare una frenata che lo stesso Salvini ha provato a intestarsi.

 

Il rinvio di un provvedimento che Draghi ritiene decisivo per la lotta al Covid, conferma quanto alta sia la tensione nella maggioranza. E quanto complessa si stia rivelando l’estensione del «pass» ai dipendenti pubblici, delle aziende private e di quei settori, come bar, ristoranti, palestre e piscine, dove il certificato è già imposto ai clienti. Un intricatissimo garbuglio, politico e tecnico, che il premier vuole sbrogliare in fretta, entro la prossima settimana.

 

MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI

Il treno non si ferma, ma rallenta la corsa e farà più di una fermata. Si parte oggi alle 12 con un Consiglio dei ministri che non sarà preceduto dalla consueta cabina di regia con i capidelegazione. Si parlerà anche di Covid, ma solo per varare un «intervento minimo» di allargamento del green pass ai lavoratori esterni delle Rsa e a quelli della scuola, operatori delle mense, delle pulizie e addetti alla guardiania. Un intervento così piccolo che forse non servirà nemmeno un decreto ad hoc. «Sono solo i primi passi», spiegano nell’entourage del premier, dove però confermano l’intenzione di Draghi di procedere dritto verso l’estensione dell’obbligo.

 

salvini draghi

Salvini pubblicamente smentisce il capo del governo («ho parlato con Draghi, non risulta nessuna estensione del green pass pubblico e privato»), ma la linea del rigore non cambia. Quel che cambia è la velocità di marcia, dovuta alla volontà del premier di non procedere per strappi. Concedendo a Salvini il tempo per allontanarsi dalla rotta dei no vax e mettersi in linea col sentire dei suoi elettori e dei suoi governatori, Draghi prende per sé il tempo necessario a «costruire soluzioni», tecniche e politiche. Serve un’intesa solida con i sindacati e con Confindustria e occorre «svolgere gli opportuni approfondimenti» per sciogliere gli ultimi nodi. Uno dei problemi è l’estensione delle nuove regole alla Pubblica amministrazione: dovranno riguardare solo chi lavora allo sportello, o anche chi sta in ufficio?

 

MATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHI

La cabina di regia si riunirà dunque la prossima settimana, quando le tempestose acque della maggioranza si saranno placate, forse. In piena campagna elettorale i rapporti tra i partiti sono burrascosi, Salvini sulla lotta al virus appare isolato e l’unica mano tesa è quella del premier: un «eccesso di tolleranza» che irrita i dirigenti degli altri partiti, dal Pd al M5S.

 

Ma se Enrico Letta accusa il segretario della Lega di votare «contro Draghi», a Palazzo Chigi non drammatizzano. Anzi, con buona dose di realpolitik provano a leggerla in positivo. Le ultime mosse e dichiarazioni di Salvini hanno spiazzato il presidente e il suo staff, è vero, ma la cosa importante è che la Lega oggi dovrebbe votare sì al decreto di agosto sul green pass, rinunciando ad astenersi per rincorrere Giorgia Meloni.

 

SALVINI DRAGHI

Quando ieri Draghi e Salvini si sono parlati al telefono, una volta ancora, il primo ha provato a calarsi nei panni del secondo. Il risultato del colloquio — e di una trattativa che ha coinvolto a vari livelli gli uffici di Palazzo Chigi — è che il governo impugnerà alcuni vessilli leghisti sotto forma di ordini del giorno. In cambio i deputati della Lega si tureranno il naso e daranno il via libera al provvedimento. Ma non finisce qui. «Salvini — suggerisce un ministro — sta facendo tutto questo casino per stoppare l’obbligo vaccinale».

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO