saigon vietnam elicotteri americani -6

PERCHÉ GLI AMERICANI BUTTARONO A MARE I LORO ELICOTTERI? - LE INCREDIBILI STORIE DELLA 'CADUTA DI SAIGON', QUANDO LA GUERRA DEL VIETNAM SI MISE MALE PER GLI AMERICANI E FURONO COSTRETTI A FUGGIRE DA UN GIORNO ALL'ALTRO - I MESSAGGI IN CODICE ALLA RADIO, LE EVACUAZIONI SOTTO IL FUOCO DEI VIETCONG, E L'AFFONDAMENTO DEGLI ELICOTTERI

saigon vietnam elicotteri americani  5saigon vietnam elicotteri americani 5

Da www.mashable.com

 

Nell'ultimo anno della guerra del Vietnam, una serie di offensive da parte del Vietnam del Nord ha portato alla caduta della capitale sudvietnamita Saigon il 30 Aprile 1975.

Mentre i vietcong del Nord si avvicinavano nella città oggi conosciuta come Ho Chi Minh, i cittadini del Vietnam del Sud e il personale americano cominciarono a fuggire.

 

Il governo americano mise in piedi un programma di evacuazioni di massa. Le persone venivano fatte salire sugli elicotteri militari, a volte sotto il fuoco dei vietcong, e trasportate sulle navi da guerra statunitensi che aspettavano in mare aperto. Le scene di caos della ''caduta di Saigon'' sono state rappresentate in molti film.

saigon vietnam elicotteri americani  4saigon vietnam elicotteri americani 4

 

Ma molti non conoscono i dettagli, anche quelli più bizzarri, della Operation Frequent Wind, nome in codice della fase finale dell'evacuazione. L'ambasciata americana aveva distribuito un opuscolo ai suoi cittadini, con le "Istruzioni Standard e consigli ai civili in caso di emergenza" (SAFE). In esso, era disegnata una mappa di Saigon ed erano segnate le aree in cui sarebbero stati raccolti dall'esercito quando la situazione sarebbe diventata ingestibile.

 

saigon vietnam elicotteri americani  3saigon vietnam elicotteri americani 3

Come dare l'allarme senza insospettire le forze nemiche? Con una frase in codice, che è stata poi trasmessa dalla Radio delle Forze Armate: "La temperatura a Saigon è di 105 gradi, e in aumento", seguita dalla canzone natalizia "White Christmas ".

 

saigon vietnam elicotteri americani  2saigon vietnam elicotteri americani 2

L'Operazione Frequent Wind è scattata il 29 e 30 aprile. Ma tale era la velocità di evacuazione e il numero di persone coinvolte che le navi divennero sovraccariche di persone, e di elicotteri che le avevano trasportate. Così gli ufficiali delle portaerei diedero ordine di spingere in mare i velivoli in eccedenza, per fare spazio agli altri che arrivavano, pieni di fuggiaschi, a volte feriti.

 

Alcuni piloti hanno fatto scendere i loro passeggeri, prima di rialzarsi in volo e puntare gli elicotteri verso l'oceano, saltando fuori all'ultimo momento e venendo raccolti da scialuppe di salvataggio che si muovevano in zona.  

saigon vietnam elicotteri americani  1saigon vietnam elicotteri americani 1

Oltre 7.000 persone furono evacuate durante l'Operazione Frequent Wind.

saigon vietnam elicotteri americani  6saigon vietnam elicotteri americani 6

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)