PERCHE' IL PASSAGGIO DI STEFANO CUCCHI, PRESSO LA COMPAGNIA CASILINA PER GLI ACCERTAMENTI FOTOSEGNALETICI, FU CANCELLATO CON IL BIANCHETTO? - RAFFAELE D'ALESSANDRO, UNO DEI CARABINIERI ACCUSATI DEL PESTAGGIO DI CUCCHI, NEL 2013, FU DESTINATO AD ALTRA MANSIONE DOPO LA SEGNALAZIONE DELLA MOGLIE: ERA PREOCCUPATA CHE POTESSE COMPIERE GESTI ESTREMI VERSO SE STESSO O LA FAMIGLIA...
1 – CUCCHI: CC IN AULA, FOTOSEGNALAMENTO FU CANCELLATO. UTILIZZO BIANCHETTO È PRATICA IRREGOLARE
(ANSA) - Mancano tracce scritte del passaggio di Stefano Cucchi dalla compagnia Casilina per gli accertamenti fotosegnaletici e dattiloscopici durante l'arresto: dal registro delle persone sottoposte a fotosegnalamento fu cancellato con il bianchetto il nome di Stefano Cucchi.
"Una pratica non regolare", lo hanno ribadito alcuni militari dell'Arma in servizio il 15 ottobre 2009, data dell'arresto di Cucchi, ascoltati oggi alla Prima Corte d'Assise di Roma nell'udienza del processo che vede imputati cinque carabinieri per la vicenda del geometra romano.
Sul registro dei fotosegnalamenti, un rigo è cancellato con il bianchetto: sotto alla casella con il nome di Misic Zoran si intravede, eliminato successivamente, quello di Stefano Cucchi.
"Non è una pratica normale, può capitare che il fotosegnalamento non avvenga per problemi ai sistemi informatici, ma in genere si cancella il nome con una riga orizzontale, non con il bianchetto", ha spiegato uno dei carabinieri ascoltati. Una tesi confermata anche da un altro suo collega ascoltato in udienza. Nel registro ci sarebbero comunque altri nomi cancellati parzialmente con bianchetto ma il pm Giovanni Musarò ha fatto notare che quello di Cucchi è interamente cancellato.
2 - CUCCHI: CC IMPUTATO MINACCIÒ SUICIDIO, SPOSTATO IN UFFICIO
(ANSA) - Raffaele D'Alessandro, uno dei carabiniere accusati del pestaggio di Stefano Cucchi, nel 2013 fu spostato di mansione e destinato ad un incarico in ufficio dopo una segnalazione della ex moglie, preoccupata perché potesse compiere con la pistola gesti estremi verso se' stesso o la famiglia.
E' quanto emerso davanti alla Prima Corte d'Assise di Roma nell'udienza del processo che vede imputati cinque carabinieri per la vicenda del geometra romano. In particolare, la ex moglie dell'imputato avrebbe riferito a un superiore di D'Alessandro un episodio durante la loro fase di separazione in cui l'uomo avrebbe minacciato il suicidio con la pistola.