UNA PILLOLA SALVA-CANCRO? L’ULTIMA FRONTIERA DELLA RICERCA È UN FARMACO CHE BLOCCA LE MUTAZIONI DEL DNA CHE ACCELERANO L’ESPANSIONE DEL TUMORE - LA STORIA DELLA DONNA GUARITA IN UN MESE

Gina Kolata per “The New York Times” Pubblicato da la Repubblica (Traduzione di Anna Bissanti)

 

cancro polmonicancro polmoni

Dopo che chemioterapia e radioterapia non erano riuscite a fermare la rara forma di leucemia che aveva colpito Erika Hurwitz, il suo medico ha pensato a un’alternativa: un farmaco per combattere il melanoma. E il risultato è stato strabiliante. Nel giro di quattro settimane — durante le quali tutta la pelle del suo corpo si è ricoperta di un grave sfogo cutaneo rossastro, così doloroso da rendere necessaria l’assunzione di un anestetico e di un antidolorifico — il tumore è scomparso. Letteralmente sparito.

 

“È stato un farmaco miracoloso” ha detto Hurwitz, una signora di 78 anni che abita nella Contea di Westchester e che era entrata a far parte di un gruppo di ricerca nazionale per curare il cancro non nell’organo colpito, ma nelle mutazioni che ne accelerano la crescita.

I tumori tendono spesso a essere indotti da mutazioni nei geni che accrescono la crescita delle cellule tumorali e le diffondono in altre parti del corpo. Esistono ora sempre più farmaci in grado di inibire queste mutazioni genetiche.

 

Adesso alcune strutture medico sanitarie come il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dove si è fatta curare la signora Hurwitz, stanno iniziando a coordinare i loro sforzi nel tentativo di trovare nuove risposte. La prossima primavera un programma nazionale finanziato a livello federale inizierà lo screening dei tumori di migliaia di pazienti per verificare quali possono essere presi di mira da uno dei dieci-dodici farmaci di nuova produzione.

 

JOBS TORNA AL LAVORO DOPO IL TUMORE AL FEGATOJOBS TORNA AL LAVORO DOPO IL TUMORE AL FEGATO

Gli studi di questo nuovo metodo, denominati “basket study” perché raggruppano forme tumorali diverse, sono condotti su un numero molto inferiore di casi rispetto agli studi tradizionali e non necessitano di gruppi di controllo di pazienti che ricevono la terapia standard.

 

I ricercatori e le società farmaceutiche hanno chiesto alla Food and Drug Administration americana la sua opinione, consapevoli che senza di essa nessun farmaco potrebbe essere autorizzato. La Fda, ha fatto sapere che li autorizzava ed era in grado di approvare farmaci sperimentati solo in basket study.

 

Invece di insistere con le ricerche tradizionali, ha detto il dottor Richard Pazdur, direttore della divisione della Fda che approva i nuovi farmaci antitumorali, si è deciso provare a chiedersi: “La popolazione starà meglio con questo farmaco o senza?”.

cellulari tumori cellulari tumori

 

Nel caso della signora Hurwitz, la mutazione della sua rara forma tumorale si trovava nel gene BRAF, scoperto nel 50 per cento dei melanomi, ma raro in altre forme di cancro. A quel punto la paziente è stata inserita in un gruppo di una dozzina di malati con la stessa mutazione ma con forme tumorali diverse, ed è stata sottoposta a un nuovo studio sperimentale che prevede l’assunzione di farmaci che di norma curano i melanomi aggredendo la mutazione.

 

I basket study sono possibili soltanto da poco, da quando il sequenziamento genico è diventato eccellente e possibile a prezzi contenuti, al punto che i medici possono cercare nei tumori la cinquantina o sessantina di mutazioni che provocano il cancro. “Questo è un ramo di studio del tutto nuovo”, ha detto il dottor David Hyman, oncologo specialista presso il Memorial Sloan Kettering che è a capo dello studio sul gruppo di pazienti del quale ha fatto parte la signora Hurwitz e di altri due simili.

 

“La terapia tradizionale potrebbe dare esiti nella misura del 10-12 per cento” ha spiegato il dottor Pazdur. “I nuovi farmaci danno risultati nella misura del 50 o 60 per cento”. Questi nuovi studi pongono nuovi problemi. Quando tutti ricevono un farmaco, è difficile sapere se la reazione che si ottiene è un effetto collaterale del farmaco, della forma tumorale o di un’altra malattia. Inoltre, le mutazioni genetiche sono così rare che i pazienti per i basket study possono essere difficili da reperire.

 

La rarità delle mutazioni, infatti, è uno dei motivi alla base di un nuovo sforzo scientifico nazionale, sostenuto dall’Istituto nazionale dei tumori. Questo studio, denominato Match, è un insieme di diversi basket study. I medici di tutto il paese spediranno campioni di tumore di almeno tremila pazienti nei laboratori centrali.

 

ricerca sul  cancro   ricerca sul cancro

Coloro che presenteranno una determinata mutazione delle loro forme tumorali potranno essere inclusi negli studi. Si prevede di iniziare con 12-15 basket study, che potrebbero arrivare a 40 o più. Per ogni farmaco ci saranno 31 pazienti sotto osservazione. Per dimostrarne le potenzialità, il dottor José Baselga del Memorial Sloan Kettering, fa notare i risultati preliminari per il basket study.

 

Tra i settanta malati erano presenti otto forme di cancro. Diciotto pazienti avevano due forme tumorali molto rare, la malattia di Erdheim-Chester o malattia di Langerhans, il cancro che ha colpito la signora Hurwitz. Di questi, quattordici hanno reagito al farmaco per il melanoma — i loro tumori sono spariti, si sono ridotti o hanno smesso di crescere — mentre i rimanenti quattro non hanno assunto il farmaco sufficientemente a lungo da poterlo sapere.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...