Simonetta Caminiti per “il Giornale”
Dall' altra parte dell' oceano è quasi primavera. Non solo in Italia, e in molti Paesi d' Europa, il meteo sembra aver smarrito il senso del tempo e il clima mette a segno l' inverno più mite dal 1910: a New York, dove solo il Natale scorso, strade e palazzi erano sommersi dalla neve e la città viveva una forte emergenza, quest' anno i cittadini e i turisti passeggiano in shorts e magliette.
Sono proprio le temperature anomale a costellare questa fine dell' anno di fenomeni naturali anche catastrofici. Nel Nord del Regno Unito le alluvioni di questi giorni hanno costretto all' evacuazione di centinaia di persone.
David Cameron ha presidiato ieri una riunione del Comitato di emergenza del Cobra; il premier ha annunciato che saranno dispiegati più militari per aiutare le zone colpite nel nord dell' Inghilterra, non dimenticandosi di rivolgere un «enorme grazie ai servizi di emergenza e all' esercito. Nel frattempo a York, dove i fiumi Ouse e Foss sono pericolosamente ingrossati, la polizia ha disposto l' evacuazione di circa 400 cittadini.
Rischiano l' inondazione 3.500 proprietà, e dunque i fiotti di pioggia incessante mettono in pericolo di vita la popolazione. E la pioggia non ha risparmiato un pub storico, che sorgeva su un ponte, inserito in un edificio con 200 anni di storia: un piccolo gioiello della memoria per Summerseat, una cittadina del nord inglese. È stato il fiume Irwell a esondare e spazzare via il «Waterside», la cui ubicazione ricordava il Ponte Vecchio di Firenze.
Il Nuovo Continente, come noi, respira aria calda. Da record. Tuttavia, a parte il piacevole Natale sbracciato e stravagante di New York, dove la colonnina di mercurio ha superato i 20 gradi, molti Stati nel sud e nell' est degli Usa sono attraversati da un flusso di aria caldo-umida proveniente dal Golfo del Messico non particolarmente piacevole.
Già, perché se la Florida sembra una savana, nubifragi e allagamenti hanno sconvolto gli Stati del Sud. Almeno 30 vittime, da queste parti, dove un tornado ha colpito Mississippi, Tennessee, Arkansas e Alabama, per finire la sua tragica corsa in Texas, dove l' aeroporto di Dallas è stato chiuso e si sono registrati 11 morti. In particolare il ciclone è risultato fatale soprattutto sulle strade, dove ha causato incidenti mortali ribaltando e proiettando i veicoli a decine di metri di distanza.
Si lecca le ferite anche l' Uruguay, dove l' esondazione dell' omonimo fiume e del suo affluente Cuareim ha costretto il governo di Montevideo a intervenire per dare un rifugio d' emergenza a oltre 11mila sfollati. E se perfino il Canada (+17 gradi a Natale) ha rinunciato, quest' anno, a un dicembre imbiancato e freddo, solo gli Stati occidentali degli Usa hanno riconosciuto l' inverno, con nevicate abbondanti e silenziose.
2. GLI USA FLAGELLATI DAI TORNADO: CITTA’ DEVASTATE E 26 VITTIME
Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
Con quelle di ieri, le vittime dei tornado di Natale negli Stati Uniti sono salite a oltre venti. Una tragedia di dimensioni rare, per il mese di dicembre, che sembra confermare la sequenza dei fenomeni meteorologici inusuali, legati secondo diversi esperti del settore agli effetti del riscaldamento globale.
Categoria «EF4» Nella zona di Garland, vicino Dallas, sabato sera sono stati segnalati oltre dieci tornado, che hanno ucciso in totale undici persone, fra cui un bambino. Il National Weather Service ha confermato che quello atterrato nella Dallas County poco dopo le sei del pomeriggio era di categoria EF4, ossia la soglia in cui i venti arrivano a toccare i 320 chilometri orari.
Nella storia di questa contea un simile fenomeno era capitato solo un' altra volta, il 9 maggio del 1927. Allora erano morte 15 persone e 40 erano rimaste ferite. Il secondo tornado più potente di sabato era invece di categoria EF3, e ha colpito Rowlett, sempre in Texas. Otto persone hanno perso la vita a Garland, e altre tre nella zona di Rowlett.
Quelli di sabato sono stati gli ultimi tornado di una serie, che ha colpito l' America centro meridionale durante le feste, spingendo il Texas e l' Oklahoma a dichiarare lo stato d' emergenza. In totale, i morti sono stati ventisei.
I tornado possono colpire anche a dicembre, come era accaduto in questa regione nel 2006, ma è un evento abbastanza raro, perché le temperature basse dell' inverno in genere attenuano simili fenomeni. La stagione più intensa comincia a maggio, quando è favorita proprio dai primi caldi primaverili. Alle volte in passato si erano create le condizioni per avere dei tornado a dicembre, ma non di questa forza.
Scienza e polemiche Gli scienziati ora stanno cercando di capire le ragioni di tali fenomeni, e già si preparano le polemiche fra chi li attribuisce agli effetti del riscaldamento globale, e chi invece sostiene che la correlazione non è provata. Di sicuro c' è che finora l' inverno americano è stato molto singolare. La costa orientale, da New York fino al confine col Canada, ha registrato temperature quasi estive, con la gente che a Natale girava in maglietta o andava a fare il bagno al mare.
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La neve è caduta come fa in generale sulle Montagne Rocciose, ma tutta la zona del Midwest e del Sud ha registrato temperature molto superiori alle medie stagionali, che in stati come Texas e Oklahoma hanno favorito l' arrivo dei tornado.
Ieri, però, sul Panhandle del Texas è caduta la neve.