mugabe

IL PRESIDENTE DELLO ZIMBABWE MUGABE SI È DIMESSO - DOPO 37 ANNI AL POTERE, SI CHIUDE L'ERA DEL PIÙ ANZIANO CAPO DI STATO AL MONDO - LA MOGLIE-MEGERA GIA’ SI SOGNAVA DI PRENDERNE IL POSTO MA ADESSO E’ PROBABILE CHE A GUIDARE IL PAESE AD INTERIM SIA IL VICEPRESIDENTE  

Lorenzo Simoncelli per la Stampa.it

 

ROBERT MUGABE

Robert Mugabe, per 37 anni Presidente dello Zimbabwe, si è dimesso dalla guida del Paese. L’anziano leader ha inviato una lettera al Presidente del Parlamento proprio mentre l’aula aveva iniziato le procedure per il processo d’impeachment.

 

Il più anziano capo di Stato al mondo aveva sorpreso tutti domenica scorsa, quando, in diretta tv, aveva letto un messaggio alla nazione in cui invece di annunciare le sue dimissioni aveva detto che avrebbe guidato il Paese almeno fino a metà dicembre quando il Partito di Governo, lo ZANU-PF, si sarebbe riunito per il Congresso.

 

L’ennesimo colpo di scena in una settimana storica per lo Zimbabwe, Paese dell’Africa australe che dall’indipendenza dal Regno Unito del 1980 era stato guidato solo da Mugabe per 37 anni. Una settimana fa l’esercito con un colpo di Stato definito “soft” e senza spargimenti di sangue aveva preso le redini del Paese, dopo che Mugabe, su suggerimento della moglie Grace, aveva deciso di epurare dal partito il vice-presidente Emmerson Mnangagwa, considerato dalla first lady il principale competitor alla Presidenza del Paese.

 

ROBERT E GRACE MUGABE

Da anni la moglie di Mugabe stava pregustando la successione alla guida dello Zimbabwe una volta morto il marito. Dopo giorni di frenetiche trattative con l’esercito, ci si aspettava che nel discorso alla Nazione di domenica scorsa Mugabe annunciasse le dimissioni.

 

E invece, «il vecchio Bob» aveva colto di sorpresa ancora una volta tutto l’establishment politico e le diplomazie di mezzo mondo costringendo il Parlamento ed il partito, lo Zanu-PF, ad aprire oggi la mozione di sfiducia per impeachment in Parlamento, poi interrotta una volta arrivata la lettera di dimissioni di Mugabe stesso.

 

robert mugabe

Migliaia di persone si stanno riversando per le strade della capitale Harare cantando e saltando in uno stato estatico. Numerosi i cartelli con le scritte «Now we are free» («Adesso siamo liberi») a dimostrazione della sofferenza durante questi 37 anni di presidenza-dittatura.

 

Non sono ancora stati svelati i dettagli su quello che sarà adesso il nuovo leader che guiderà ad interim il Paese fino alle elezioni del prossimo aprile 2018. E’ molto probabile che toccherà al vice-presidente Emmerson Mnangawa guidare lo Zimbabwe almeno fino a quel momento creando un governo di coalizione con l’MDC, il principale partito d’opposizione.

la caduta di robert mugabe 2robert mugabe 4la caduta di robert mugabe 10la caduta di robert mugabe 6robert mugabe 3robert mugabe 2robert mugabe 5MUGABEgrace mugabe 2MUGABE grace mugabe 3

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”