QUI STUPROPOLI - ARRESTATI IN PUGLIA I DUE NIGERIANI VENTENNI ACCUSATI DI VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO NEI CONFRONTI DI UNA CONNAZIONALE - SECONDO LE RICOSTRUZIONI LA VITTIMA AVREBBE SUBITO NON SOLO ABUSI MA ANCHE UN TENTATIVO DI STRANGOLAMENTO, SCHIAFFI E PUGNI
Rachele Nenzi per il Giornale.it
JEREMIAH OMOMOH E AHMED SHABAN
Finalmente li hanno arrestati. Sono passati 30 giorni da quella orribile violenza sessuale, ma ora Jeremiah Omomoh a Ahmed Shaban, due immigrati nigeriani di 26 e 27 anni, sono finiti in manette a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Foggia.
Una battaglia durata un mese per catturare i due accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una connazionale. L'arresto di Omomoh è avvenuto ieri nella "pista" del Cara di Borgo Mezzanone. Per Shaban le porte del carcere si sono invece aperte a Lecce, dove è stato ritracciato dalla Mobile della città salentina. Entrambi vivono nella baraccopoli sorta a pochi passi dal centro di accoglienza per richiedenti asilo.
L'accusa riguarda una violenza sessuale che i due arrestati avrebbero commesso su una connazionale arrivata in Italia via mare nel maggio scorso. Dopo un breve periodo in un Cas di Torino, la giovane era andata a Borgo Mezzanone facendo perdere le sue tracce. E qui è finita nelle mani dei criminali sfruttatori della prostituzione.
Per mesi ha venduto il suo corpo a clienti disposti a pagare soldi in cambio di sesso. Poi ha deciso di smettere. Il 4 settembre, però, il 27enne nigeriano l'aveva avvicinata, proponendole di consumare un rapporto sessuale e di diventare la sua protetta nel campo della prostituzione.
Al suo rifuto, si è preso con la forza quel che gli era stato negato. Insieme ad Omomoh l'ha afferrata, l'ha denudata e poi l'ha stuprata. Una violenza inaudita. Mentre la ragazza cercava di divincolarsi, Ahmed l'ha presa per il collo, l'ha riempita di schiaffi e pugni e con una mano intorno al collo l'ha soffocata facendole perdere i sensi. La vittima, trasportata in pronto soccorso, era stata poi ricoverata presso il reparto di neurochirurgia ospedaliera".