amaro lucano coca cola

"COCA-ALCOLICA" - LA COCA COLA SPOSA L'AMARO LUCANO, IL DISTILLATO DI ERBE PRODOTTO A PISTICCI, MATERA - È LA PRIMA VOLTA, ALMENO IN ITALIA CHE IL GRUPPO COCA COLA ALLARGA IL SUO SPETTRO DI ATTIVITÀ AGLI ALCOLICI - NON SI PARLA DI ACQUISIZIONE. L' ACCORDO RIGUARDA SOLO LA DISTRIBUZIONE E DIFFICILMENTE SI ANDRÀ PIÙ AVANTI

NINO SUNSERI per “Libero Quotidiano

 

La Coca Cola sposa l' Amaro Lucano. Dal primo febbraio nei bar e nei ristoranti la lattina bianco rossa camminerà mano nella mano con la bottiglia di distillato di erbe che la famiglia Vena produce a Pisticci (Matera) dal 1894.

 

amaro lucano

L' alleanza riguarda tutto il portafoglio dell' azienda lucana: Limoncello, Sambuca e Caffè. Ma anche la Linea F.lli Vena (Mirto, Nocino e Liquirizia), oltre ai distillati Grappa Barocca e Grappa Passione Bianca.

 

È la prima volta, almeno in Italia che il gruppo Coca Cola allarga il suo spettro di attività agli alcolici. Non si parla di acquisizione. L' accordo riguarda solo la distribuzione e difficilmente si andrà più avanti.

 

Resta ovviamente da capire che cosa ci fanno insieme due aziende tanto diverse.

 

Da una parte la multinazionale che rappresenta il marchio più famoso del mondo dall' altra una piccola realtà di provincia a conduzione familiare: Pasquale Vena, nipote del fondatore, insieme alla moglie Rosistella e i figli Leonardo, Francesco e Letizia.

 

Un gruppo mondiale con un fatturato di 41,86 miliardi di dollari e un produttore di distillati di erbe con un giro d' affari di 25 milioni di euro, cinque milioni di bottiglie prodotte e 50 dipendenti.

 

cuba libre

L' alleanza è certamente importante per il gruppo italiano che potrà risparmiare sulle spese di distribuzione e magari limare quelle di comunicazione che assorbono circa il 20% del fatturato. Ma la Coca Cola? La spiegazione che circola fra gli esperti rimanda al successo del Cuba libre nato dalla miscelazione delle bollicine di Atlanta con il rum di Cuba. Quando la bevanda nasce Stati Uniti e Cuba non erano ancora storici rivali. Anzi erano alleati contro la Spagna. Un' epopea che risale a più di un secolo fa. Ma già allora Washington apprezzava la presenza di una grande potenza mondiale in un' isola che si trova a un braccio di mare dalla Florida.

 

Le leggende sull' origine del drink sono innumerevoli e molto diverse. Secondo la più diffusa ribelli cubani e soldati americani presero a miscelare il famoso rum isolano con le inedite bollicine che proprio in quegli anni muovevano i primi passi (la Coca-Cola fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l' 8 maggio 1886 ad Atlanta). Nacque così il Cuba libre, che significa proprio Cuba libera. Un cocktail diventato leggendario e che è arrivato di fatto in tutto il mondo.

cuba libre 3

 

Attraverso la partnership Coca-Cola e Lucano, il marchio italiano vorrebbe spingere la diffusione fra le bevande che nascono dalla combinazione con i prodotti della multinazionale di Atlanta. Ma l' operazione ovviamente rientra nei piani della Coca-Cola alla ricerca di nuove formule per dare sprint alle bollicine più famose del mondo.

 

Il fidanzamento è stato accompagnato dai sorrisi di rito. «Questa partnership segna per Coca-Cola Italia un momento storico all' interno della sua strategia di Total Beverage Company» ha spiegato Vitaliy Novikov General Manager Coca-Cola Italia.

 

Risponde Pasquale Vena: «Per l' azienda Lucano e per la mia famiglia, che la guida da quattro generazioni è motivo d' orgoglio aver stretto un accordo con una delle più grandi multinazionali al mondo che ha apprezzato proprio la nostra lunga storia imprenditoriale e il forte legame con il territorio e la cultura italiana, che rimangono imprescindibili».

 

cuba libre 2amaro lucano 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?