antonio casamonica

ROMANINA CAPUT MUNDI - NEGLI ULTIMI 30 ANNI LA PERIFERIA SUD DELLA CAPITALE SI È TRASFORMATA NELLA ROCCAFORTE DEI CASAMONICA - IL CLAN E’ AL CENTRO DI INDAGINI DELL’ANTIMAFIA, DI SEQUESTRI E CONFISCHE DI BENI PER CENTINAIA DI MILIONI EPPURE IL SUO POTERE RESTA IMMUTATO - PERCHE’ L’AGGRESSIONE E’ DIVENTATA PUBBLICA SOLTANTO UN MESE DOPO? - VIDEO

 

 

 

 

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

 

ARRESTO DI ANTONIO CASAMONICA

Quattro arresti per il pestaggio nel bar nella Romanina. Si tratta dei fratelli Cristian (anche se il suo vero nome è Alfredo) e Vincenzo Di Silvio (autori del pestaggio e che dovranno rispondere di lesioni aggravate dal metodo mafioso) Antonio Casamonica e Enrico Di Silvio (detto Nando), che sarebbero legati alla spedizione punitiva nel bar di via Arzilai.

 

Al momento dell’arresto di Antonio Casamonica e di Alfredo Di Silvio, era presente anche la troupe di Nemo. Nello Trocchia e il filmaker Giacomo del Buono sono stati aggrediti dai familiari dei Casamonica hanno inveito e insultato poliziotti e giornalisti, una familiare ha colpito la telecamera di Del Buono con uno schiaffo spaccando il led.

 

ARRESTO DI ANTONIO CASAMONICA

Lo documenta un video diffuso dalla Rai. Oltre agli insulti i familiari hanno lanciato anche oggetti proibendo alla telecamera di avvicinarsi alla casa di Antonio Casamonica. Non è la prima volta che una troupe di Nemo viene aggredito: lo scorso 7 novembre il giornalista Daniele Piervincenzi e il filmaker Edoardo Anselmi erano stati aggrediti a Ostia da Roberto Spada e Ruben Alvez Del Puerto.

 

L’ASSALTO

Con i quattro arresti si chiude il cerchio sull’assalto del pomeriggio di Pasqua in un bar della Romanina, in cui il barista romeno Marian Roman è stato aggredito e picchiato selvaggiamente da due del clan imparentato con i Casamonica. Le telecamere interne al Roxy Bar - dal nome della moglie di Mariano, Rossana - di via Barzilai hanno ripreso Cristian e Vincenzo Di Silvio mentre insultano e picchiano sia il barista sia Laura (nome di fantasia), una cliente 40enne con problemi psicologici intervenuta a difenderlo.

ARRESTO DI ANTONIO CASAMONICA

 

La Ferrari nera è ancora lì, alla Romanina. Si aggira rumorosa per il quartiere. «È quella dei Di Silvio, ogni tanto passa davanti al nostro bar. Ci controllano», racconta Marian, che tutti chiamano Mariano. Nelle immagini video si vedono i due bulli che gridano, spaccando tutto: Qui comandiamo noi, è zona nostra», mentre alcuni avventori continuano a giocare ai videopoker come se la cosa fosse normale. La donna, che abita a due passi dal bar, viene afferrata per il collo e percossa con una cinta.

 

Scene abituali in una periferia che negli ultimi 30 anni si è trasformata nella roccaforte del clan nomade al centro di indagini dell’Antimafia, di sequestri e confische di beni per centinaia di milioni. E quella Ferrari usata per le ronde è un esempio di quello che accade in quelle strade. Quando l’attenzione di tutti è rivolta altrove. Ma trentotto giorni dopo, il raid pasquale è diventato di dominio pubblico.

 

nello trocchia e la troupe di nemo aggrediti dai casamonica durante l arresto 3

Si scopre così solo adesso che Mariano e Laura, dimessi dall’ospedale con 6 e 20 giorni di prognosi, non hanno abbassato la testa e hanno denunciato gli aggressori. Hanno anche raccontato che 48 ore dopo, ricorda il barista, «Nando il nonno dei ragazzi, che sono fratelli, è venuto qui sulla sedia a rotelle per avvertirci: “Sappiate che così sarà guerra”. E io gli ho risposto: “Se è quello che volete...”».

 

ARRESTO DI ANTONIO CASAMONICA

Storie di raro coraggio alla periferia della Capitale. La Romanina come Ostia e anche come Tor Bella Monaca, dove i bus non passano più perché usati come bersaglio. I due Di Silvio rischiano adesso la stessa sorte toccata a Roberto Spada, da sei mesi rinchiuso nel carcere di Tolmezzo (Udine) col 41 bis per la testata al giornalista Rai Daniele Piervincenzi: anche a loro potrebbe essere contestata l’aggravate mafiosa. Sul caso indaga la Direzione distrettuale antimafia e il ministro dell’Interno Marco Minniti chiede «una risposta ferma e tempestiva al capo della polizia Franco Gabrielli. Atti come questi non possono rimanere impuniti».

nello trocchia e la troupe di nemo aggrediti dai casamonica durante l arresto 2

 

«Chi ha sbagliato deve pagare», sollecita la moglie del barista incontrando la sindaca Virginia Raggi. «Ho paura, temo vendette sui miei figli, ma con queste persone non bisogna mai abbassare la testa», spiega ancora il marito, che aggiunge: «In cinque anni né ai Casamonica, né ai Di Silvio abbiamo mai dato soldi, nonostante stiano sempre nel bar. Basta dire di no». Come ha fatto anche la cliente, che riceve ora i complimenti della presidente della Camera Laura Boldrini: «Sono fiera di lei».

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