Emanuele Canepa per www.ilgiornale.it
Una terribile aggressione, nata durante la contrattazione del prezzo di una cucina.
Questo il movente che ha portato una 70enne albanese ed il suo figlio 40enne a colpire ripetutamente con un'accetta un artigiano in provincia di Peasaro.
L'uomo, mentre terminava il montaggio della cucina, è stato dapprima aggedito verbalmente, con insistenti richieste di sconto sul prezzo inizialmente pattuito. Notando la contrarietà dell'uomo, i due albanesi sono quindi passati alle maniere forti.
Prima calci e pugni, poi spunta un'accetta. Così, come in un film, mentre il 40enne tiene fermo l'artigiano, la madre inizia a colpirlo sulle gambe con l'ascia. Il falegname urla, ha un malore, cade a terra e di inizia a trascinarsi in cerca di fuga.
Mentre due dei suoi operai assistendo alla scena fuggono in cerca di aiuto, i due carnefici non contenti, lo derubano persino di 500 euro e due cellulari. L'artigiano a questo punto è sfinito, ha dolori ovunque e le gambe stanno perdendo sensibilità. Con un ultimo sforzo riesce a raggiungere un'uscita e fuggire dalla casa degli orrori.
L'uomo è stato infine salvato dai soccorsi e ricoverato con ferite multiple all'ospedale San Salvatore, dove è stato operato e giudicato non più in pericolo di vita.
I due aggressori sono invece finite in manette con l'accusa di rapina e lesioni gravi.