SCOPARE FA RIMA CON MARE? – FESTE, TRADIMENTI, SESSO TUTTE LE NOTTI. LA DOPPIA-VITA DEGLI UFFICIALI SULLE NAVI DA CROCIERA SI DIVIDE TRA FAMIGLIA E DECINE DI AMANTI. ECCO LA VITA DI BORDO RACCONTATA DA CHI L’HA VISSUTA PER ANNI
Laura House per http://www.dailymail.co.uk
Il sesso, i tradimenti, la promiscuità. Fare parte dell’equipaggio di una nave da crociera può sembrare un lavoro glamour e rispettabile, ma c’è un retroscena oscuro sulla vita dello staff di bordo che i passeggeri non scopriranno mai.
Cathryn Chapman, 40 anni, ha passato anni lavorando sulle navi da crociera in giro per il mondo ma ha lasciato il mestiere perché disgustata dalla promiscuità e dai tradimenti che si consumavano a bordo. La donna ha raccolto le storie più assurde che ha vissuto e cui ha assistito nel libro “Sesso, bugie e crociere”.
“Quando avevo ventidue anni, iniziai una relazione con il secondo ufficiale di una nave – ricorda Cathryn - era fantastico, ridevamo sempre insieme e ne ero innamorata. Poi un giorno entrai nella sua cabina e vidi una fotografia con una donna e due bambini, era la sua famiglia. Sarebbero saliti a bordo per vederlo dopo pochi giorni e quella foto fu il suo modo di dirmelo”.
La vicenda è stata solo un antipasto alla vita di bordo, e poco dopo Cathryn ha scoperto che quel comportamento era considerato più che normale: “Gli uomini dividevano le cabine con le amanti e poi le cacciavano non appena moglie e famiglia salivano sulla nave. Dopo due settimane, terminata la visita, le amanti tornavano come se nulla fosse. Io non ero una santa, ma questo è troppo”, ha detto.
La Chapman dice che molti uomini giustificavano il loro comportamento dicendo che le loro mogli a casa facevano lo stesso. “Alcuni sposavano donne americane solo per avere il passaporto – spiega - dopodiché loro vivevano la loro vita sulla nave e le mogli la loro, a terra. Cercavano di farmi credere che fosse una situazione normale e vantaggiosa per entrambi”.
E gli amici non erano da meglio: “Stavo frequentato un ufficiale italiano da più di un mese – dice Cathryn Chapman - quando gli chiesi se stesse vedendo altre donne oltre a me. Lui mi rispose di sì, dieci. Ero furibonda e corsi dalla mia migliore amica per raccontarle tutto. Più tardi andai al bar, la vidi insieme all’ufficiale e lei mi fece l’occhiolino”.
“C’erano tante persone sulla nave – conclude la donna – la proporzione era di otto uomini per una donna. Non capisco perché le ragazze arrivassero a tanto invece di mettersi con un uomo non sposato e non fidanzato”.