SE QUESTA E' UNA MILF: TEME CHE LA FIGLIA SIA LESBICA E LE ‘PRESTA’ IL GIOVANE AMANTE. CONDANNATA MADRE TORINESE, CHE IN TRIBUNALE SI È GIUSTIFICATA COSÌ: ‘NON PENSAVO SAREBBERO ANDATI OLTRE I BACI’ - ‘PREOCCUPATA’ DALLA FIGLIA 13ENNE CHE STAVA TROPPO CON LE AMICHE, GUARDAVA CON FAVORE AL RAPPORTO COL SUO TOY BOY CHE DORMIVA IN CASA. DURISSIMA LA REQUISITORIA DEL PM…
Massimiliano Nerozzi per http://torino.corriere.it/
Preoccupata per le frequentazioni della figlia tredicenne («stava quasi sempre con le sue amichette»), prima ne favorì l’amicizia con un ragazzo di 18 anni ospitato in casa, poi diede «consenso e approvazione» a un rapporto sessuale dello stesso con la bambina: per questo la mamma, 57 anni, italiana, è stata condannata dalla prima sezione penale del tribunale di Torino a quattro anni e sei mesi di reclusione per concorso in atti sessuali con minorenne. «Non pensavo andassero oltre i baci», ha raccontato durante il suo esame in aula, prima di scoppiare in lacrime, alle richieste del pubblico ministero, Marco Sanini: sette anni e tre mesi, senza attenuanti.
Che gli saranno invece riconosciute dopo l’arringa del difensore, l’avvocato Antonio Mencobello. Restano le pene accessorie: perdita della responsabilità genitoriale, esclusione dalla successione della figlia e interdizione perpetua da qualunque incarico in scuole, uffici, istituzioni frequentate prevalentemente da minori.Il ragazzo era già stato giudicato, patteggiando una pena di un anno e otto mesi di reclusione, con sospensione condizionale.
«Stava sempre con le amichette, ero preoccupata»
Tutto iniziò quasi per caso, qualche anno fa, quando la donna, da poco separata, ospitò in casa per alcuni mese un ragazzo di 18 anni: «Io ero preoccupata per mia figlia — ha ricostruito la mamma — che stava quasi sempre con le sue amichette: non mi dispiaceva che fosse la sua fidanzatina. Lui era un bravo ragazzo e non pensavo andassero oltre i baci, di affetto, che c’erano stati». Senza neppure pensare che la figlia non aveva compiuto neppure 14 anni. «Ma io ne ho sette di differenza con mio marito, non pensavo potesse accadere tutto questo: lui mi diceva che non cercava sesso». Che poi trovò, proprio con la madre della bimba: «Una volta ho ceduto, ma non ci fu mai una relazione. Era una brava persona, mi dava stabilità, mio marito se n’era andato via di casa».
Le lettere della 13enne
Intanto il flirt tra la bimba e il ragazzo continuò, degenerando: «Trovai delle lettere di mia figlia, in cui si parlava del loro rapporto sessuale». Davanti al tribunale, ha detto di essersi arrabbiata di brutto, lì: «Con mia figlia, che presi a schiaffi e con lui». Una versione che però contrasta con il racconto dei due. Un paio di anni dopo, la bimba trovò il coraggio di confessarsi con la preside della scuola, che allertò la polizia municipale: poi ci fu l’intervento del tribunale dei minori, gli assistenti sociali e il lento recupero tra psicologi e comunità.
Salvo poi tornare dalla mamma, cui non erano passate le stesse preoccupazioni: «Mia figlia aveva avuto una relazione con un’altra ragazza». Durissima, la requisitoria del pm, che ha citato le frasi della figlia e del ragazzo: «Quella donna era una manipolatrice, e sfruttò l’innamoramento del ragazzo per la piccola». Senza freni: «Un giorno disse a lui: “So che stai con mia figlia, ma non puoi stare anche con me?”».