SICILIA IN FIAMME - DECINE DI ROGHI NELLE PROVINCE DI PALERMO, AGRIGENTO, TRAPANI E MESSINA - CASE SGOMBERATE, CHIUSA LA PALERMO-MESSINA - A MONREALE EVACUATO ASILO NIDO - I CANADAIR FERMI PER IL FORTE VENTO DI SCIROCCO
Ivan Mocciaro e Arianna Rotolo per “la Repubblica”
Notte e alba di fuoco in Sicilia. Lo straordinario scirocco delle ultime ore, che ha fatto raggiungere picchi di 39-40 gradi, sta alimentando decine di roghi scoppiati tra ieri in tarda sera e questa mattina in diversi comuni delle province di Palermo, Agrigento, Trapani, Messina.
scirocco e fiamme in provincia di palermo
Colpita gravemente la zona delle basse Madonie, sopra Cefalù: l'autostrada A20 Palermo - Messina, tra gli svincoli di Buonfornello a Castelbuono è chiusa in entrambe le carreggiate. Gli incendi stanno lambendo case, costruzioni e alberghi della zona. La polizia stradale ha diverse volanti che stanno operando sul posto. Chiusa a causa degli incendi anche la statale 113, tra Lascari e Cefalù.
A Monreale è stato necessario evacuare un asilo e una cinquantina di bambini lievemente intossicati sono finiti in ospedale, ma poi sono stati dimessi. La situazione più critica resta nella zona madonita: le fiamme hanno raggiunto diverse abitazioni e i sindaci hanno disposto l'evacuazione di case e scuole. "Siamo sommersi dalla telefonate - dice un vigile del fuoco - la centrale operativa è in tilt".
Tutte le squadre sono impegnate nelle operazioni di spegnimento, assieme a quelle delle protezione civile. In azione anche i Canadair il cui lavoro però è ostacolato dal vento: "Purtroppo - dice il comandante dei vigili del fuoco di Palermo, Giampiero Boscaino - il vento non ci permette di proseguire con i lanci dei Canadair, quindi al momento siamo stati costretti a fermare i voli". Roghi anche a Bisacquino e Terrasini, al villaggio degli Androni.
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Bruciano le Madonie. E' un vero inferno di fuoco quello che si è sviluppato tra Lascari, Cefalù, Gratteri e Collesano. Chiuse l’autostrada Palermo Messina tra Buonfornello e Castelbuono, la statale 113 tra Campofelice di Roccella e Cefalù e diverse strade comunali e di collegamento tra i centri abitati circondati dalle fiamme. A Lascari il quartiere Santa Maria, che si trova sopra l’abitato, è stato evacuato, diverse abitazioni sono state raggiunte dalle fiamme. Il fronte del fuoco è lungo chilometri. “Le fiamme sono arrivate stamani sull’abitato spinte dal vento di scirocco - dice il sindaco di Lascari Pippo Abbate - stanotte hanno interessato prima il territorio di Collesano e Gratteri poi sono arrivate sopra il nostro abitato bruciando diverse abitazioni”.
Sono tre i fronti del fuoco che assediano il centro abitato di Gratteri, uno a monte di Piano Zucchi e due a valle da Lascari. Chiuse al transito due arterie stradali su tre, l’unica via di fuga è la Gratteri-Gibilmanna. Il Comune ha attivato il piano di protezione civile “Ci sembra di rivivere il dramma del 2007 - dice l'assessore comunale Giacomo Ciringione - l’unica via di fuga è la strada verso Gibilmanna, è emergenza protezione civile. I cittadini devono rimanere a casa e serrare le finestre per evitare il fumo, mentre abbiamo attivato il punto di raccolta della cittadinanza nella palestra di via Santa Croce dove abbiamo già accolto i cittadini che vivono nelle contrade Rapputi, Campella e Marcatello. Per le emergenze si ci può rivolgere al Comune al numero 0921 429214”. Evacuata dalla croce rossa anche una casa di riposo.
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Le fiamme sarebbero partite da contrada Carbone e poi spinte dal forte vento di scirocco hanno anche raggiunto l’abitato di Lascari a causa del forte vento per ora è stato impossibile ai Canadair alzarsi in volo. A Cefalù lambite alcune abitazioni delle contrade Monte, Sala Verde e Costa Verde. Le fiamme sono arrivate anche nel giardino di Villa Bordonaro. La statale 113 al momento è chiusa al transito veicolare.
Sgomberato il Costa Verde di Cefalù. "Siamo di fronte a una situazione drammatica" ha detto il sindaco di Cefalù Rosario. In questo momento la cittadina turistica è raggiungibile solo dalla Statale 113, dove si cammina a passo d'uomo. "Le fiamme - spiega il sindaco - si sono dapprima sviluppate nella zona di Lascari e da lì, alimentate dal forte vento di scirocco, si sono via via estese fino alle spalle dell'Hotel Costa Verde (che è stato evacuato, ndr), e Mazzaforno, Capo Playa e rischiano adesso di raggiungere l'Hotel Santa Lucia, all'ingresso di Cefalù".
Curcio: "Gli incendi non si creano da soli". "Il sistema è mobilitato, ora bisogna lavorare e sperare che il vento cali un pò, perché questo aiuterebbe le operazioni di spegnimento. Faccio un appello a tutte le persone ad avere un comportamento di attenzione al territorio", ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Non sono in grado di dire se si tratti di incendi dolosi o meno, ma di per sé gli incendi non si creano da soli e soprattutto se nascono in più luoghi diversi - ha aggiunto Curcio - Sono interessate le province di Palermo, Agrigento, Trapani, Messina. L'attività di spegnimento è coordinata dalla Regione. La parte nazionale sta agendo coerentemente con le normative e quindi sta supportando la Regione con l'invio di mezzi aerei, cioè i Canadair, che però non sempre possono lavorare per le condizioni avverse del tempo. Si deve fare un lavoro straordinario a terra, ma sono mobilitate le forze del volontariato e i vigili del fuoco stanno mettendo in atto un dispositivo"
Autostrade in tilt. Chiusa la Palermo-Messina tra Buonfornello e Castelbuono. Evacuata dai vigili del fuoco la galleria Battaglia, nei pressi di Cefalù. Le auto sono rimaste bloccate all'interno della galleria invasa dal fumo dell'incendio boschivo che sta interessando la zona. Evacuato nelle vicinanze l'hotel Costa Verde raggiunto dal fumo. In questo momento stanno operando nella zona 83 vigili del fuoco con 18 mezzi antincendi. Fiamme anche in un'area a ridosso della Palermo-Mazara del Vallo, nei pressi di Terrasini, in direzione Palermo. Il fumo e le fiamme non stanno risparmiando neppure l'autostrada A19. Interessato anche lo svincolo di Villabate tra le carreggiate. La visibilita' e' ridotta.
Paura a Monreale. A causa di un incendio partito da Monte Caputo, a Monreale (Palermo) l'asilo nido "Il Girasole" è stato evacuato. Una cinquantina di bambini sono rimasti intossicati dal fumo e sono stati trasportati all'ospedale Ingrassia. Le loro condizioni non sarebbero gravi. A Poggio Maria i forestali e i pompieri insieme ai volontari della protezione civile hanno salvato una ragazza che era rimasta intrappolata nella propria villa avvolta dalle fiamme. Diverse abitazioni sono state danneggiate dal fuoco.
Gli altri roghi. Ore di superlavoro per i vigili del fuoco che, già ieri erano intervenuti per spegnere altri incendi divampati a Monreale, Partinico, Cefalù, Alia e Balestrate. La protezione civile regionale ha emesso un avviso per tutta la giornata di oggi per rischio incendi e ondate di calore con allerta di livello due per "temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio". Un altro incendio è divampato in via Regia Trazzera a Bagheria. Il rogo sta minacciando alcune villette che sono state evacuate. Sono intervenute le volanti della polizia che hanno fatto sgomberare le case dove è presente una grossa bombola di gas. Le fiamme sono arrivate già in strada.
evacuazione asilo nido a monreale
Si aspetta l'arrivo dei mezzi della forestale e dei vigili del fuoco. Un altro incendio nel Messinese ha provocato la chiusura della strada statale 116 "Randazzo - Capo d'Orlando" dal km 57,000 al km 58,000, in localita' Cresta, tra Naso e Capo d'Orlando. Sul posto vigili del fuoco e personale Anas.
Curcio: "Gli incendi non si creano da soli". "Il sistema è mobilitato, ora bisogna lavorare e sperare che il vento cali un pò, perché questo aiuterebbe le operazioni di spegnimento. Faccio un appello a tutte le persone ad avere un comportamento di attenzione al territorio", ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Non sono in grado di dire se si tratti di incendi dolosi o meno, ma di per sé gli incendi non si creano da soli e soprattutto se nascono in più luoghi diversi - ha aggiunto Curcio - Sono interessate le province di Palermo, Agrigento, Trapani, Messina. L'attività di spegnimento è coordinata dalla Regione.
La parte nazionale sta agendo coerentemente con le normative e quindi sta supportando la Regione con l'invio di mezzi aerei, cioè i Canadair, che però non sempre possono lavorare per le condizioni avverse del tempo. Si deve fare un lavoro straordinario a terra, ma sono mobilitate le forze del volontariato e i vigili del fuoco stanno mettendo in atto un dispositivo"
Stop ai traghetti. A causa del forte vento di scirocco è stata annullata la corsa della nave traghetto Laurana che collega Milazzo a Napoli. A renderlo noto è la Società di navigazione siciliana, assicurando che sono state previste "adeguate misure di tutela nei confronti dei passeggeri". Disagi nei collegamenti marittimi si sono registrati anche lungo la tratta Trapani-Egadi. A causa delle avverse condizioni meteo, infatti, è stata sospesa la corsa delle 7 del traghetto Simone Martini. Ieri sera, invece, sono saltate le corse delle navi "Paolo Veronese" e "Sansovino" delle 23 che collegano rispettivamente Trapani a Pantelleria e Porto Empedocle alle Pelagie.
Il piano di emergenza dell'Asp. E' entrato in funzione il "piano emergenza caldo 2016" dell'Asp di Palermo. Gli interventi previsti sono rivolti, soprattutto, alle categorie maggiormente a rischio in occasioni delle ondate di calore, e cioè i bambini fino a 4 anni di età ed agli anziani che più degli altri posseggono un carente sistema di termoregolazione e una minore capacità di manifestare e provvedere ai propri bisogni.
"In considerazione delle alte temperature previste in giornata - ha spiegato il direttore generale dell'Asp, Antonio Candela - abbiamo anticipato di 15 giorni l'entrata in funzione del Piano sull'emergenza caldo. Già da ieri abbiamo allertato i Pronto Soccorso di città e provincia ed attivato l'unità di crisi aziendale che sta monitorando l'andamento della situazione".
Predisposto un "servizio di allerta" per gli anziani già in assistenza domiciliare integrata (Adi) e per i pazienti "fragili" segnalati direttamente dai medici di medicina generale ad una 'Centrale operativa'. In pratica, i medici di famiglia dopo avere visitato il paziente,
potranno allertare direttamente la 'Centrale operativa del servizio' per richiedere, qualora ve ne fosse bisogno, l'impiego di infermieri professionali per terapie di reidratazione urgente a domicilio. I numeri di telefono dedicati, sono ad uso esclusivo dei medici di medicina generale che, già, sono stati informati del piano di emergenza caldo. Realizzate inoltre brochure e locandine sulle misure di prevenzione da adottare per fronteggiare eventualmente le alte temperature.