La Siria potrebbe rispondere all'attacco israeliano all'aeroporto di Damasco con un attacco 'simmetrico' allo scalo di Tel Aviv. Lo ha detto l'ambasciatore di Damasco all'Onu, Bashar Jafaari, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. "Se il Consiglio non adotta misure per fermare la ripetuta aggressione israeliana in Siria - ha detto Jafaari - Damasco eserciterà il suo legittimo diritto all'autodifesa e risponderà all'aggressione all'aeroporto di Damasco nello stesso modo, attaccando l'aeroporto di Tel Aviv".
Continuano intanto i bombardamenti della coalizione anti-Isis nel sud-est del Paese. Secondo notizie dell'agenzia governativa Sana, confermate da fonti sul terreno, venti persone tra cui donne e bambini, sono state uccise in raid aerei nella Siria sud-orientale. Le vittime erano civili in fuga dall'ultima zona di territorio tra l'Eufrate e il confine iracheno ancora in mano all'Isis. Secondo le prime ricostruzioni, i bombardamenti aerei hanno colpito un convoglio di mezzi sui quali viaggiavano le famiglie provenienti dalla zona di Baghuz, dove sono in corso scontri tra Isis e forze curdo-siriane appoggiate dalla Coalizione a guida Usa.
A Raqqa, ex quartier generale dell'Isis in Siria riconquistato, sono stati rinvenuti tra 600 e 800 corpi sepolti in una fossa comune. "Sono ancora in corso le operazioni di recupero delle salme dalla fossa scoperta nel villaggio di Fakhiha, a sud di Raqqa", ha spiegato il direttore delle squadre di pronto intervento, Yasser al Khamis. Negli ultimi giorni sono stati recuperati nella provincia 3.310 corpi, di cui 550 sono stati identificati. Si stima che l'Isis sia sia lasciato dietro, nell'area di Raqqa, almeno 15 fosse comuni.
E per discutere dell'annunciato ritiro degli Stati Uniti, che guidano la coalizione, oggi a Mosca arriva il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che incontrerà l'omologo russo Vladimir Putin.
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