AL PROCESSO DI APPELLO RIDOTTA A 16 ANNI LA CONDANNA A DANIELE DE SANTIS, L’ULTRA’ DELLA ROMA CHE HA UCCISO CIRO ESPOSITO PRIMA DELLE FINALE DI COPPA ITALIA DEL MAGGIO 2014 - IN PRIMO GRADO ERA STATO CONDANNATO A 26 ANNI - ECCO LA MOTIVAZIONE DELLO ‘SCONTO’
(ANSA) - Sedici anni di reclusione, a fronte dei 26 inflittigli in primo grado. Questa la pena comminata in appello, a Roma, a Daniele De Santis, l'ex ultras giallorosso che uccise il napoletano Ciro Esposito poche ore prima della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli il 3 maggio 2014.
La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d'assise d'appello di Roma, presieduta da Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo. La riduzione della condanna a De Santis è motivata dall'assoluzione dall'ulteriore reato di rissa contestato, nonché dall'esclusione dell'aggravante dei futili motivi e della recidiva. I giudici d'appello hanno assolto gli altri due imputati, Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, tifosi del Napoli, in primo grado condannati a 8 mesi di reclusione ciascuno per rissa e lesioni al volto dello stesso De Santis.
2 - CIRO ESPOSITO: DIFESA, SODDISFAZIONE PARZIALE,ORA CASSAZIONE
(ANSA) - "La nostra è una soddisfazione molto parziale, per un principio di chiarezza che è stato fatto attorno a questa vicenda molto condizionata dal clamore mediatico". Così i legali di Daniele De Santis, avvocati Tommaso Politi e David Terracina, commentano la sentenza di oggi dei giudici d'appello nel processo per la morte di Ciro Esposito. "La nostra tesi permane quella della legittima difesa - hanno aggiunto - Faremo ricorso per Cassazione"
CIRO ESPOSITO ANTONELLA LEARDI CON CIRO ESPOSITO CIRO ESPOSITO DANIELE DE SANTIS GASTONE GASTONE DE SANTIS con i cani