matteo salvini

STUPRO A DOMICILIO - “SOLA IN CASA?” IL RAGAZZO DELLE PIZZE VIOLENTA UNA 41ENNE A MILANO, CACCIA A UN EGIZIANO - SALVINI INVOCA LA CASTRAZIONE CHIMICA

Enrico Silvestri per “il Giornale”

 

STUPRO MILANOSTUPRO MILANO

Il campanello anziché la pizza con cui concludere la giornata, le ha portato invece l'incubo. L'incubo di un ragazzone nordafricano, grande e grosso che le salta addosso, la butta sul divano e abusa di lei. Per poi andarsene dopo averle anche sfilato 40 euro dal portafoglio. «Castrazione chimica» grida ora Matteo Salvini, leader del Carroccio, che torna a proporre una vecchio cavallo di battaglia del suo partito.
 

Il racconto della vittima è ora al vaglio degli investigatori che attendono come al solito riscontri sugli abiti della donna, telefonate fatte e ricevute, dichiarazioni dei protagonisti di questa brutta storia. Atteggiamento freddo e distaccato forse, ma un bravo inquirente deve attenersi solo ai fatti, alle prove, non alle suggestioni, di un racconto pur drammatico come quello offerto da una donna di 41 anni.
 

PIZZA A DOMICILIO 1PIZZA A DOMICILIO 1

Lei ha da poco finito una relazione con l'ultimo compagno ed è andata a vivere con il suo gatto in un appartamentino di Lambrate, quartiere a nord est di Milano, dove si costruiva la famosa Lambretta. Mercoledì, 22 aprile, la donna torna a casa serena, sta per iniziare una nuova vita, ha persino trovato un lavoro in un call center, che di «sti tempi» è già qualcosa. Sono le 21, non ha voglia di cucinare e chiama la pizzeria sotto casa gestita da un egiziano. Lo conosce bene, conosce bene anche i ragazzi che fanno la spola con gli scooter per le consegne, non ha motivo di temere.
 

Così dopo qualche minuto quando suona il campanello e al citofono una voce al «Chi è?» replica «Pizza», apre senza tentennamenti. Entra un ragazzo sui 30 anni, un metro e ottanta, una bella spanna più di lei che arriva a mala pena al metro e sessanta. «Sola in casa?», domanda il «pizza-boy»?. «Io e il mio gatto» risponde, ignara, lei mettendo mano al portafogli. Il nordafricano, a questo punto, chiude la porta, appoggia il cartone della pizza sul tavolo e le salta addosso. Dopo la violenza, raccoglie il portafoglio rimasto a terra, sfila 40 euro e se ne va.
 

polizia carabinieripolizia carabinieri

La donna rimane paralizzata fino alle 7 del giorno dopo, quando con un sms racconta l'oltraggio subito a un'amica. Che si precipita da lei e la convince a denunciare l'aggressione, mettendo in moto la macchina delle indagini. Gli investigatori sentono subito il titolare della pizzeria, non si sa cosa abbia riferito esattamente, ma sicuramente non potrà dire di non conoscere un suo dipendente.

 

La polizia avrebbe già in mano nome e cognome, ma sembra che al momento il giovane non si trovi. Poi è la volta dell'amica, quindi dell'analisi dei tabulati telefonici, chiamate fatte e ricevute, per incastrare gli orari. Tutto per trovare conferme alla denuncia della donna. La vittima consegna anche il pigiama che aveva addosso al momento dell'aggressione per le analisi alla ricerca di materiale organico.

 

salvini vaffanculosalvini vaffanculo

Un paio di giorni dopo un episodio inquietante. La 41enne viene avvicinata dal titolare della pizzeria e da un altro giovane che si presenta come «cugino» del violentatore. Le propongono di trovare una via di uscita a questa «spiacevole» vicenda. Lei fugge piangendo.
 

Immediato e duro il commento del segretario della Lega Matteo Salvi attraverso il suo profilo Facebook: «Milano, una donna ordina una pizza a casa e viene violentata. Lo schifoso sarebbe un giovane egiziano, ancora libero. Quante altre violenze dovremo aspettare, prima di introdurre anche in Italia la pena, anzi la cura, della castrazione chimica?».

 

SALVINI E GRASSELLISALVINI E GRASSELLI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...