Andrea Galli per il “Corriere della Sera”
MIGRANTI ALTO ADIGE TRENI VIETATI 3
Passport, passport, passport ... Schengen o non Schengen, è vietato salire sui treni per l’Austria e la Germania. I poliziotti si mettono davanti alle porte dei vagoni, i bianchi possono procedere e i neri debbono allontanarsi. Poco cambia e cambierà nonostante la fine, alla mezzanotte di ieri, della sospensione della libera circolazione al vecchio confine, voluta dai tedeschi per «isolare» il vertice del G7 in Baviera.
Somali, eritrei, siriani e sudanesi arrivati nella stazione di Bolzano per raggiungere l’Europa centrale e settentrionale, vengono cacciati. Al costo di 68 euro, hanno comprato il biglietto per spostarsi da Bolzano a Monaco. Lo mostrano agli agenti. E gli agenti ripetono, guardando in aria per noia e stanchezza, che ci vuole il passport ...
L’Austria nega l’esistenza di un blocco e assicura che i controlli, svolti insieme ai colleghi italiani in base ad accordi bilaterali, sono a campione. Invece sono opposizioni a prescindere. Discriminazioni. I migranti provano lo stesso a infilarsi. Abbassano il cappuccio della felpa, camminano ingobbiti per rimpicciolirsi, si accodano ai turisti. Due fratelli, eritrei di Asmara dove avevano un ristorante, rimediano spintoni da una coppia tedesca. Fin qui, raccontano, hanno speso ottomila dollari. Da Asmara in Sudan a piedi, dal Sudan alla Libia su una macchina. «Eravamo ammassati in venti». Chiediamo di nuovo il numero. «Sì, venti».
MIGRANTI BOLZANO TRENO AUSTRIA
Il primo treno utile per la Germania è alle 10.24. Forse per depistare i profughi, il binario di partenza cambia tre volte. Dal 3 al 6 al 4. Centocinquanta, i migranti. Il ministero dell’Interno ha mandato rinforzi per supplire ai buchi d’organico locali: nel commissariato del Brennero, sottoposto a centinaia di pratiche d’identificazione quotidiane, negli ultimi tre anni avevano potenziato il personale con l’invio di un’unità. Qualche ora fa mancavano i medici. Presenza fondamentale. I profughi che approdano in Austria, vengono trovati e riportati in Italia (tra gli 80 e i 120 al giorno) anche se sono malati di scabbia, malattia che a Bolzano da venerdì ha fatto registrare tredici casi.
MIGRANTI BOLZANO TRENO AUSTRIA 2
Se Ventimiglia è il nodo critico più evidente, la situazione tra Italia e Austria non ha registrato l’esasperazione dei migranti. Vero è però che sono cominciate le manovre diplomatiche, le prove di forza. L’Austria, ha annunciato, rallenterà le procedure di asilo politico. Teme di diventare meta prediletta nelle scelte definitive dei profughi. Ulteriore conferma dell’irrigidimento di Vienna la si trova nella gestione dei poliziotti al confine.
Prima del G7 ne erano stati mandati trenta di supporto. Rimarranno fino a data da destinarsi. Certa è la missione: la caccia ai migranti. Come detto, specie ora con la presenza delle televisioni e la necessità di far vedere che tutto «funziona», è dura raggiungere Innsbruck e Monaco in treno. Ma di giorno.
Dopo, le opportunità aumentano. Parzialmente. C’è un treno per Innsbruck dalla stazione del Brennero, alle 23. I profughi salgono. Sono convinti di avercela fatta. Sostano nella stazione austriaca, in attesa del treno della mattina per la Germania. Gli agenti si presenteranno prima. Che ci sia un «buco» nella logistica della tratta, lo sanno bene anche i passeur. Nascerà un nuovo business della disperazione.
MIGRANTI BOLZANO TRENO AUSTRIA 1
La Squadra mobile di Bolzano ha appena iniziato un’indagine. Sulle tracce dei trafficanti. Ma i migranti non hanno tempo per niente e nessuno. A Tarvisio, provincia di Udine, altra zona dolorosa, hanno tirato fuori quindici persone da una galleria ferroviaria. Con una motrice sui binari, le hanno salvate dalla morte per investimento, tranciate dal treno, al buio.