sisma 2

TERREMOTATI E MAZZIATI - L’ULTIMA BEFFA ARRIVA DALLA PROTEZIONE CIVILE CHE HA CHIESTO LO SLOGGIO, ENTRO IL 31 DICEMBRE, DALLE STRUTTURE ALBERGHIERE MESSE A DISPOSIZIONE DOPO IL SISMA - METÀ DELLE ABITAZIONI NON SONO STATE CONSEGNATE E QUELLE ESISTENTI SONO MEZZE SGARRUPATE (E LE RIPARAZIONI SONO A CARICO DEL CITTADINO)

Paolo Giovannelli per www.laverita.info

 

una struttura daccoglienza

«Siamo ormai prossimi alla conclusione dell' installazione e assegnazione delle Sae (Strutture abitative di emergenza) previste per la fine di quest' anno e pertanto si rappresenta, anche a seguito di sollecito del Dipartimento nazionale della Protezione civile sul contenimento delle spese, che la sistemazione alberghiera transitoria avrà termine il 31 dicembre». È questo il contenuto delle lettere che, la Regione Umbria, a firma del dirigente Alfiero Moretti, sta facendo recapitare ai terremotati fatti sfollare soprattutto negli alberghi sulle rive del Lago Trasimeno. C' è, però, anche «la scappatoia».

 

alfiero moretti

Forse perché, alla mezzanotte del 31, sarebbe crudele mettere alla porta un terremotato ormai uso a festeggiare Capodanno in hotel, con la casa schiantata e senza lavoro, oppure anziano, malato e con una bassa pensione. Infatti la lettera, sapientemente, continua: «Conseguentemente per tali cittadini, dal giorno 31 dicembre p.v., non verrà più garantita l' ospitalità presso strutture alberghiere e coloro che continueranno ad usufruire dovranno provvedere, dalla succitata data, al pagamento del soggiorno». Volete restare in albergo? Tirate fuori i soldi o finisce l' incantesimo.

 

Tutti rincuorati. Chi governa ha letto Cenerentola e predispone il suo lieto fine: i terremotati, principi e principesse negli hotel incantati, hanno subito la possibilità, pagando, di non ritornare, da sfrattati, in mezzo alla strada.

 

sae umbria 2

Lo Stato, da parte sua, ha già le tasche vuote e, quindi, le spese vanno contenute. I 5stelle insorgono: «Uno sgradito "regalo" di Natale, questa glaciale lettera con cui la Regione Umbria invita gli sfollati del terremoto 2016 a lasciare definitivamente gli alberghi entro il 31 dicembre 2017», commenta il consigliere regionale Andrea Liberati, 41 anni, neo referente locale di Luigi Di Maio per il suo «rally» elettorale. «Questo «governicchio», continua il pentastellato, «ottimizza la spesa sulla pelle dei terremotati.

 

Le motivazioni, contenute in circolari e solleciti della Protezione civile nazionale, avrebbero natura esclusivamente economica: questo Stato di Pulcinella, dal 2016, impiega centinaia di milioni di euro per costruire, lentamente, le Sae delle cooperative: il cui costo complessivo al metro quadrato, compresi espropri, urbanizzazioni, fondazioni e allacci, supera pesantemente quello di edifici in cemento armato, come reiteratamente dimostrato da tecnici e libera stampa.

 

Eppure il mega business del post emergenza non s' ha da toccare e, in simili condizioni, il peggio verrà, se e quando mai inizierà la ricostruzione. «Né», aggiunge Liberati, «è vero quanto affermato nella lettera della Regione Umbria, secondo cui si è prossimi alla conclusione e assegnazione delle "casette", le cosiddette Sae. In Umbria siamo a 391 su 784 o 758 o 776 o a piacere, perché i dati sono "ballerini" tra i Comuni di Norcia, Cascia e Preci».

 

sae umbria

Sulle Sae «consegnate ai sindaci» al 15 dicembre scorso, la Protezione civile comunica questo numero: 1.693 su 3.667 ordinate dai 50 Comuni, alla data del 28 novembre scorso. Nemmeno la metà.

 

Inutile illudersi: a fine 2017 in molti non avranno la Sae, nonostante i «giurin giurello» di quei politici per cui il popolo è sempre bue. Se ne riparlerà a primavera, se l' inverno sarà clemente e permetterà di lavorare a ritmi quasi normali. Quanto ai terremotati assistiti negli alberghi, a oggi, in Abruzzo ce ne sono 1.071, nel Lazio 76, nelle Marche 2.728 e in Umbria 439. Il totale è di 4.314 persone.

 

«La gestione delle famiglie sfollate torna dunque al fai-da-te», puntualizza in una nota Liberati, «in condizioni affatto facili. Infatti, pur avendo costoro diritto al Cas, l' esiguo contributo di autosistemazione, se poi non trovassero lavoro non avrebbero nulla da comprare, a partire dal cibo: sarebbe, il loro, un tenore di vita decisamente diverso da quello assegnato ai soliti noti, grazie a certi appalti. Ecco come le istituzioni hanno a cuore questi cittadini, sacrificati sull' ara degli affari di Stato & Regioni, dei compagni & compari di sempre».

 

strutture abitative demergenza

C’ è poi un altro tema: quello della qualità del prodotto Sae che, a questo punto, apparirebbero sbagliate già nel progetto iniziale realizzato dal Consorzio nazionale servizi, il Cns di Bologna. L' Agi, il 6 dicembre scorso, scrive che «le persone che hanno visto consegnarsi le chiavi dei moduli abitativi, molti mesi dopo il sisma, ora si ritrovano a fare i conti con topi, danni agli impianti e porte bloccate dalla neve» e riporta la denuncia del comitato civico 3e36 di Amatrice e Accumoli, che scrive: «Le Sae, sono l' ennesimo esempio di come le soluzioni imposte dall' alto, senza l' indispensabile coinvolgimento delle popolazioni interessate, portano al disastro annunciato». L' articolo, reperibile in internet a firma di Sonia Montrella, elenca «i sette problemi più grandi delle casette dei terremotati», ossia i sette peccati capitali delle cooperative «rosse» contro Dio e i terremotati. Ne riportiamo tre, testimonianze del fatto che non si può far fare nulla a chi le cose non le ha mai fatte in precedenza, Sae comprese, strapagate dallo Stato col denaro pubblico.

 

sae umbria 3

«Tra gli errori più grossolani», denuncia il comitato, «ci sono le porte d' ingresso che si aprono verso l' esterno e non verso l' interno. Un particolare che fa davvero la differenza, in un paese come Amatrice sorto a 955 metri sul livello del mare: ad agosto non è affatto un problema, ma lo è quando cadrà un metro di neve, che di fatto impedirà alle persone di uscire di casa». Il secondo: «I terremotati delle Sae hanno iniziato a dividere casa con i topi che si introducono in casa attraverso lo scarico delle cucine e bucano il materiale di isolamento delle condutture idriche, danneggiando l' impianto. E tocca ai cittadini intervenire per mettere in sicurezza le tubature. Privatamente». Il terzo: «Le infiltrazioni di acqua piovana dalle coperture e le perdite della rete idrica e di riscaldamento».

 

Ultimi Dagoreport

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…