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TRENI DA PAURA - NESSUNA SOSPENSIONE SULLE TRATTE PIÙ PERICOLOSE - I CONVOGLI A RISCHIO CRIMINALITÀ SARANNO SCORTATI DALLA POLFER - A BORDO SALIRANNO ANCHE I DIRIGENTI DI TRENITALIA

Maurizio Tropeano per “la Stampa”

 

TRENO POLFERTRENO POLFER

I quindici treni regionali classificati ad alto rischio per la sicurezza dei controllori non saranno sospesi. Il ministero dell’Interno, infatti, ha dato il via libera alla presenza del nucleo scorte della Polizia Ferroviaria a bordo dei convogli giudicati pericolosi per episodi di microcriminalità.

 

Dunque il 26 giugno il servizio sarà regolare e in Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania, a bordo di quei treni saliranno anche i dirigenti di Trenitalia «per condividere di persona le difficoltà, laddove presenti, che incontra chiunque frequenti l’ambito ferroviario». 

Un sms dà l’annuncio

BLACK LIST TRENI PERICOLOSIBLACK LIST TRENI PERICOLOSI

Il ministero dell’Interno stava lavorando sotto traccia per dare una risposta alla richiesta-ultimatum avanzata dalla società del gruppo Fs e dalle principali organizzazioni sindacali: senza scorta i treni a rischio non partono. È stata la regione Piemonte ad annunciare l’intervento della polizia.

 

Lo ha fatto l’assessorato ai Trasporti che ha ricevuto una prima conferma informale, con un messaggio sul telefono, da parte delle Fs. Il pressing di Francesco Balocco è iniziato dopo l’aggressione subita da un controllore colpito con un pugno da un viaggiatore senza biglietto su una linea considerata non a rischio (Chivasso-Ivrea). Secondo i sindacati, 40 delle 140 aggressioni segnalate da Trenitalia in tutta la Penisola sono avvenute in Piemonte.

MIGRANTI BOLZANO TRENO AUSTRIAMIGRANTI BOLZANO TRENO AUSTRIA

 

L’aggressore è stato rintracciato dalla polizia dopo poche ore e ieri l’assessore ha telefonato al capotreno per esprimere la sua solidarietà e quella del presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino. Martedì è stato convocato un vertice in prefettura a Torino per «capire anche come affrontare il rischio di impunità dei colpevoli di queste aggressioni che spesso non vengono identificati», spiega Balocco. 
 

I dirigenti Fs a bordo

Nel pomeriggio è arrivata la conferma indiretta di Trenitalia con l’annuncio che il 26 giugno a bordo dei treni pericolosi ci saranno anche i dirigenti di Trenitalia. Un annuncio preceduto da una puntualizzazione: «Né il gruppo Fs Italiane e nemmeno le organizzazioni sindacali hanno inteso imporre limitazioni al servizio ferroviario». Poi c’è il riconoscimento al personale della Polizia ferroviaria «per il lavoro svolto, spesso in silenzio, con grande sacrificio, a tutela di tutti».

NETTUNO ROMA 1NETTUNO ROMA 1

 

I vertici di Trenitalia hanno deciso di dare un segnale forte: «L’azienda - si legge in un comunicato - sta stilando i turni d’impegno e individuando l’elenco, per sua natura dinamico, dei treni sotto osservazione e da scortare». Nello stesso tempo, però, la società del gruppo Fs, sottolinea come «l’allerta lanciato sul rischio criminalità e sulle rilevanti difficoltà che tutti incontrano per mantenere un livello accettabile di serenità, lanciato insieme alle principali organizzazioni sindacali, va nella direzione di una civile e doverosa presa di coscienza del fenomeno microcriminale presente sui treni e nelle stazioni, come negli agglomerati urbani più importanti».
 

NETTUNO ROMANETTUNO ROMA

Le linee presidiate

Piemonte e Liguria sono le due regioni in testa alla classifica del rischio con tre convogli giudicati pericolosi. In territorio subalpino ci sono il 33029 Torino-Cuneo, il 10220 Cuneo-Torino e il 10103 Torino- Ventimiglia fino a Ceva.

 

In Liguria ci sono il 24488 La Spezia-Sestri Levante La Spezia-Levanto; il 655 Ventimiglia-Milano Ventimiglia-Genova Principe e il 11276 Sestri Levante-Savona Genova-Savona). Poi ci sono Veneto, Toscana, Lazio e Campania con due e l’Emilia Romagna con un treno.

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