TUTTI IN GRECIA IN VACANZA! CHI HA SCELTO ATENE E LE ISOLE ELLENICHE PER LE FERIE NON CORRE RISCHI (MA OCCHIO AI VIAGGI FAI DA TE) - ATENE GRAZIA I BANCOMAT DEI TURISTI, LA FARNESINA AVVERTE: CI POTREBBERO ESSERE DISAGI NEI TRASPORTI
Enrico Paoli per “Libero Quotidiano”
Potrà sembrare una banalità, ma il vero rischio che corre chi vuol fare le vacanze in Grecia non è rappresentato dal presunto «tracollo» del Paese, ma del ricorso al «fai da te». E sì perché le agenzie di viaggio italiane, in particolare quelle aderenti alla Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo), in questo periodo si sono attrezzate al meglio per offrire il massimo delle informazioni al popolo dei vacanzieri.
Che non sembra affatto disposto a rinunciare al richiamo della storia e del mare della Grecia. Ma se ricorrete al sistema «fai da te» correte il rischio di dover parlare «con il signor Internet se qualcosa va storto», dice Carlo Maderna, titolare assieme al padre Luigi dell’agenzia Clio viaggio di Milano.
Dal «low cost» all’«high cost» il passaggio è breve. Con la Rete si potrà anche risparmiare qualcosa, ma quella stessa Rete non garantisce nessuna protezione in caso di «caduta» della Grecia. Nel dubbio, sempre meglio avere a che fare con una persona in carne ed ossa che con un computer. Insomma, la prima regola, se volete andare in Grecia, è la regola del buonsenso: agenzia al posto del «fai da te».
«Ad oggi non abbiamo avuto disdette», afferma Carlo Maderna, «semmai un consistente numero di richieste d’informazione. Il consiglio che diamo a tutti è semplice: calma e gesso. La stessa Fiavet (Luigi Maderna è il presidente dell’associazione lombarda della Federazione, ndr) ha deciso di tenere un basso profilo, lo stesso adottato per la Tunisia.
Al momento non ci sono le condizioni per non andare in Grecia. E se dovesse accadere qualcosa durante il soggiorno le agenzie sono sempre pronte a gestire le situazioni di crisi». Il riferimento, ovviamente, è al prossimo referendum, in agenda il 5 luglio. Va detto che Grecia l’unica risorsa che ha resistito agli scossoni è proprio il turismo, che vale il 17,3% del Pil (contro il 10,1% dell’Italia).
L’ultima spiaggia che potrebbe rappresentare il nuovo approdo per la rinascita del Paese. L’anno scorso sono arrivati in Grecia 22 milioni di turisti, che hanno portato 13 miliardi di euro. A delineare il quadro del perfetto vacanziere, però, non ci sono solo le agenzie viaggio. Sul sito «Viaggiare sicuri» del ministero degli Affari Esteri l’ultimo avviso che riguarda la Grecia, pubblicato il 28 giugno, suona discretamente sinistro: «Potrebbero verificarsi disagi nei principali centri urbani del Paese.
Vi potrebbe essere una ridotta funzionalità delle carte di credito, oltre che dei bancomat. Si consiglia di verificare che - nei periodi previsti di soggiorno in Grecia - i servizi siano forniti regolarmente (porti, aeroporti, ferrovie, banche, ospedali)», si legge sul sito della Farnesina, «si raccomanda di usare prudenza durante il soggiorno, prestando attenzione a eventuali avvertenze delle autorità greche ed evitando luoghi di possibili assembramenti nelle maggiori città del Paese.
Ad Atene le manifestazioni si svolgono tradizionalmente in piazza Syntagma (davanti al Parlamento), in piazza Omonia e dintorni, nel quartiere di Exarchia e vicino al Politecnico, in prossimità del Museo archeologico». Insomma, non precisamente un augurio di «Buone vacanze».
Anche il ministero degli Esteri tedesco ha diramato un avviso ai tanti cittadini della Germania federale in procinto di andare in Grecia per le vacanze: alla luce della chiusura delle banche elleniche, «si consiglia di procurarsi una quantità sufficiente di soldi in contanti prima del viaggio, si legge sul sito del ministero, «e di mantenersi informati sullo sviluppo della situazione».
Attenzione però. Per salvare il salvabile il governo greco ha emesso un decreto in cui precisa che «le carte di credito e i bancomat stranieri (emessi cioè da banche basate all’estero) non saranno soggetti alle limitazioni (60 euro al giorno) nel prelievo del contante».
La misura tende a favorire gli stranieri e l’industria del turismo in generale, un settore chiave per l’economia greca. Infine alcuni dettagli pratici. Prima di tutto, per evitare spiacevoli situazioni, è consigliabile viaggiare con i contanti, portare i soldi sufficienti per coprire le spese del soggiorno. Il limite massimo è di 10 mila euro, quindi una cifra decisamente superiore a un soggiorno medio di una o due settimane di vacanza. Altro consiglio è, nel caso in cui si decida di stare a lungo, quello di portare il passaporto. Se la Grecia uscisse dall’Ue la carta d’identità non sarebbe più sufficiente.