Alessandra Paolini per “la Repubblica”
La paura adesso è di non fare in tempo. E che la partita su chi si siederà sulla poltrona da regista dell’Anno Santo della Misericordia tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e il prefetto Franco Gabrielli, rimandi ancora l’inizio dei cantieri. «Siamo davvero in zona Cesarini, se non si comincia adesso coi lavori, si rischia di non fare in tempo », diceva più d’uno ieri in Campidoglio. Preoccupati anche i presidenti dei municipi. «Siamo in ritardo e c’è anche l’estate di mezzo», si sfoga Andrea Catarci, minisindaco dell’Ostiense e della Garbatella.
Perché se è pur vero che questo sarà il Giubileo della spiritualità e le grandi opere non servono, 180 giorni sono davvero pochi per restituire decoro a una città che è ridotta una groviera, con strade piene di buche, marciapiedi dissestati, tombini sporchi e pieni di foglie che a ogni pioggia trasformano la capitale in una laguna.
Ci sono poi i “cammini” da sistemare, cioè le strade che i fedeli dovranno percorrere a piedi, come papa Francesco vorrebbe, «per entrare nella Porta Santa dopo un percorso spirituale». La via Francigena ad esempio, la più antica strada dei pellegrinaggi che dal cuore dell’Europa portava i cristiani a Roma, ancora non ha un accesso alla città .
monnezza a roma dal sito romafaschifo
Nota ancora più dolente, i fondi, ad oggi, non sono stati stanziati dal Governo. I 480 milioni necessari per rendere Roma una capitale capace di accogliere milioni di pellegrini, al momento sono solo virtuali. Fanno parte dei provvedimenti che si sono arenati giovedì in consiglio dei ministri. E nei municipi si freme.
«Dobbiamo avere chiarezza sui soldi, avere procedure snelle per scavalcare l’iter burocratico per avviare i cantieri che in alcune zone saranno più brevi in altri molto più complicati», spiega Cristina Maltese delegata dei presidenti dei municipi per il Giubileo, una sorta di cabina di regia che si è già più volte incontrata con Marino per discutere su criticità e opere da mettere in campo.
6 monnezza a roma dal sito romafaschifo
«Noi abbiamo già in testa ciò serve, dove e come bisogna intervenire - continua Maltese - . Abbiamo messo tutto nero su bianco. Occorrono rotatorie, mettere in sicurezza alcune strade vicino agli alberghi, rattoppare l’asfalto. Ma a questo punto, dopo lo stop di giovedì chissà quando potremo avere un nuovo incontro. Ma voglio essere fiduciosa...».
Del resto, anche l’assessore comunale ai Trasporti Guido Improta, non più tardi di un mese fa, aveva manifestato molta perlessità. E tra il serio e l’ironico aveva detto chiaro come la pensa: «Rispetto papa Francesco, ma l’Anno Santo della Misericordia a Roma me lo sarei risparmiato ».