diaco buche roma

VORAGINE CAPITALE – PIERLUIGI DIACO: "HO RISCHIATO LA VITA IN SCOOTER PER UNA BUCA A ROMA. PER FORTUNA MI SONO SOLO FATTO MALE A UNA GAMBA - NON DENUNCERO’ IL CAMPIDOGLIO, NON INTASO I TRIBUNALI MA QUELLA DELLE BUCHE E’ UNA EMERGENZA NAZIONALE: LA RAGGI HA SOTTOVALUTATO IL TEMA. IO LO CHIAMO FALLIMENTO…E’ ORA DI PROTESTARE" - VIDEO

 

Michele Galvani per il Messaggero

diaco

 

E così Pierluigi Diaco, voce di Rtl e volto tv, anche lei è finito in una buca.

«È successo stamattina (ieri ndr) al Celio con il mio scooter 50, appena uscito di casa alle 5 e 30 del mattino per andare in radio: c' erano due buche già segnate che ho evitato, poi però ce ne erano altre e sono caduto a destra, vicino al marciapiede. Potevo spaccarmi la testa. Per fortuna mi sono solo fatto male a una gamba».

 

Denuncerà il Campidoglio?

«No, non serve. Non intaso i tribunali. Non mi interessa essere risarcito dal Comune cui pago le tasse. Il discorso è legato alla rassegnazione».

 

La sua?

spray buche roma 5

«No, quella dei romani. Non c' è mai stata una manifestazione di protesta contro questa che è un' emergenza nazionale. Io tutti i santi giorni, in radio, raccolgo denunce dall' Italia, ma mai quanto Roma: stiamo parlando della Capitale, la Raggi deve avere il coraggio di parlare con il Governo: il Consiglio dei Ministri dei varare un piano speciale, evidentemente la sindaca ha sottovalutato il tema».

 

I cittadini no, invece. Hanno paura.

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«Cadono alberi, si inciampa nelle buche e poi tocca cerchiarle. O pulirsi le strade».

 

Questione di sopravvivenza.

«Io lo chiamo fallimento. La società civile non può sostituirsi alla politica, descrive i limiti dell' amministrazione. Sono andato a trovare Rino Barillari in ospedale, non è possibile che una persona inciampi sul manto stradale. E poi ci sono gli anziani, i bambini».

 

Quale la soluzione?

«Serve una grande rete, senza colore politico, che alimenti l' idea di una protesta: associazioni di categoria, terzo settore, cittadini, rappresentanti delle scuole. Tutti insieme per dare un segnale forte che, ad oggi, non c' è mai stato».

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pierluigi diaco

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