giuseppe diso professore

ZERO IN CONDOTTA – IL TRIBUNALE DI LECCE DÀ RAGIONE A UN PROFESSORE ACCUSATO DI OFFESE E INSULTI DA DUE ALUNNE A CUI AVEVA DATO VOTI BASSI – “TORNO A CAMMINARE A TESTA ALTA”. IL PRESIDE LO AVEVA SOSPESO SENZA PROVE, MA GLI ALTRI STUDENTI LO HANNO SALVATO – “GLI INSEGNANTI NON POSSONO PIÙ SVOLGERE LE LORO FUNZIONI PER PAURA DI RITORSIONI…”

Valentina Santarpia per il “Corriere della Sera

 

istituto cezzi de castro maglie

Cinque anni, cinque lunghi anni in cui quella sospensione gli pesava sulle spalle come un macigno. E poi, finalmente, qualche giorno fa, la sentenza del tribunale di Lecce che riconosce «la sanzione irrogata infondata»: il professor Giuseppe Diso, oggi cinquantenne, è stato ingiustamente punito nel maggio del 2013, perché accusato di aver adottato una «condotta minacciosa, ingiuriosa e lesiva della dignità personale delle alunne Panarese Alessia (I D) e Polito Katia Cecilia (II D)».

 

Ma le accuse «non risultano supportate da sufficienti elementi concreti di riscontro».

«Finalmente posso tornare a camminare a testa alta», dice oggi il docente. «Ho tenuto duro perché credo ancora profondamente nella funzione educativa della scuola».

Ma andiamo con ordine.

giuseppe diso professore

 

Diso, professore dal 2003, insegna da 7 anni materie letterarie nell' istituto tecnico Cezzi De Castro di Maglie, in provincia di Lecce. «Sono sempre stato esigente ma anche stimolante con i miei studenti: e loro lo apprezzano».

 

Non sempre: cinque anni fa ha a che fare con due studentesse svogliate, a cui è costretto a dare brutti voti per il rendimento scarso. «Arrivo a dare anche 2 se lo studente non è preparato, ma so concedere 10 se mi mostra capacità», dice il prof. «Anche in quell' occasione sono stato giusto: ma le ragazze, pur di provare a scoraggiare i miei voti, hanno raccontato alle famiglie e al dirigente scolastico che le avevo offese e insultate».

istituto cezzi de castro maglie 3

 

Un' accusa pesante, che l' allora preside, Mauro Polimeno, prova a verificare con gli altri studenti. Tutti negano «l' esistenza di qualsivoglia comportamento scorretto del professor Diso», si legge oggi nella sentenza. Ciò nonostante, il preside decide per la sospensione.

 

«Per me è stato umiliante: accettare significava farmi neutralizzare. Da quel momento qualsiasi studente avrebbe potuto minacciare di denunciarmi se non gli avessi dato il voto desiderato». Proprio come il professore di Lucca che veniva bullizzato dallo studente che gli urlava: «Mi metta sei». Diso invece non subisce: si rivolge a un avvocato e denuncia l' amministrazione scolastica.

 

istituto cezzi de castro maglie 2

Il ministero dell' Istruzione non nomina un difensore, a rappresentare la scuola è la nuova dirigente, la dottoressa Anna Maria Vernaleone, che ieri non ha voluto rispondere alle domande del Corriere.

 

«Durante il giudizio - spiega l' avvocato di Diso, Luigi Sindaco - si è appellata al decreto Brunetta, che prevede che il preside possa sospendere un docente. Anche per 10 giorni.

Ma non ha portato prove sufficienti per dimostrare che quanto detto dalle ragazze fosse vero o accertato».

 

istituto cezzi de castro maglie 1

A «salvare» il prof sono stati i suoi alunni: hanno testimoniato a suo favore, apprezzando la «correttezza e la professionalità». E alla fine la giudice del lavoro gli ha dato ragione. «Ma resta un filo di amarezza - dice Diso, che a insegnare ci è arrivato dopo una laurea in Lettere classiche, due scuole di specializzazione e un concorso - se le leggi hanno paralizzato l' attività educativa degli insegnanti, che per paura di ritorsioni non possono più svolgere le loro funzioni, che studenti porteremo avanti? E soprattutto, quale società stiamo preparando? L' educazione non si spende subito, ma rende nel tempo e a lungo».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?