1- CHIARA DANESE RISCODELLA DA SANTORO TUTTI I DETTAGLI DI UNA “CENA ELEGANTE” AD ARCORE (MA DOMANI COME FAREMO A VIVERE SENZA IL “FOTTO-ROMANZO” DEL BANANA?) 2- “ALL’INIZIO SEMBRAVA TUTTO NORMALE, POI SIA BERLUSCONI SIA FEDE HANNO COMINCIATO A RACCONTARE BARZELLETTE SCONCE E FEDE CI DAVA LE GOMITATE PER FARCI RIDERE. A UN CERTO PUNTO IL PREMIER HA RACCONTATO LA BARZELLETTA SUL BUNGA BUNGA E SI È FATTO PORTARE DAL MAGGIORDOMO UNA STATUETTA CON UN PENE ENORME, INVITANDO LE RAGAZZE A DIVERTIRSI. LE RAGAZZE ALLORA SI SONO ALZATE E HANNO COMINCIATO A FARSI BACIARE I SENI E A TOCCARE BERLUSCONI NELLE PARTI INTIME, MENTRE CANTAVANO “MENO MALE CHE SILVIO C’È”. ERAVAMO SCONVOLTE E INTIMIDITE. FEDE INTANTO CI TOCCAVA LE GAMBE. POI IL PREMIER HA DETTO CHE ERA ARRIVATO IL MOMENTO DEL BUNGA BUNGA. SIAMO SCESI IN UNA STANZA IN CUI C’ERA DELLA MUSICA ALTA E LE ALTRE RAGAZZE BALLAVANO SEMINUDE. NICOLE MINETTI HA FATTO UN BALLETTO HOT E SI È SPOGLIATA DEL TUTTO, FACENDO MOVIMENTI DAVANTI AL PREMIER E FACENDOSI BACIARE”

CHIARA DANESE PARLA DEL BUNGA BUNGA A "SERVIZIO PUBBLICO" DI SANTORO
Dal canale Youtube dell'IDV - http://www.youtube.com/watch?v=DdyiF4eAoI8

Francesca Fagnani per "Il Fatto Quotidiano"

Ieri sera, nella prima puntata di "Servizio Pubblico", è andata in onda l'intervista (ovviamente riassunta e "montata") realizzata da Francesca Fagnani con Chiara Danese, la ragazza che si ribellò alle "cene eleganti" ad Arcore e si è costituita parte civile nel processo a Fede, Minetti e Mora, assistita dal suo avvocato Patrizia Bugnano. Qui pubblichiamo la versione integrale del suo racconto, che da oggi è disponibile in video sul sito www.serviziopubblico.it.

Se le domandi "Chiara, sai chi abita ad Arcore?", lei ti sorride: "Mi vergogno a dirlo, ma quando è successo proprio non lo sapevo, sono un po' ignorante io...". Chiara Danese è di Gravellona Toce, un piccolo paesino del Verbano, in Piemonte. Ha 19 anni da poco compiuti, ma ne dimostra ancora meno, forse per quei suoi modi impacciati da adolescente timida.

Si guadagna da vivere intrattenendo i bambini in un supermercato, mentre i loro genitori fanno la spesa. Certo sperava altro, le sarebbe piaciuto fare "la presentatrice". Appena compiuti 18 anni, Chiara partecipa al concorso di Miss Piemonte. È un inizio, ma non basta. Serve qualcosa in più, anzi qualcuno che la introduca nel luccicante mondo della tv. Ad aiutarla è Daniele Salemi, l'agente che segue lei e la sua amica Ambra Battilana. Come fare? Salemi non ha dubbi, bisogna farsi ricevere da Emilio Fede, che ovviamente non si tira indietro.

Che cosa le ha detto Fede quando ha visto lei e Ambra per la prima volta?
Ci ha detto che eravamo bellissime, che andavamo benissimo per fare le meteorine al Tg4.

Vi ha fatto un provino?
Nessun provino, ha detto che ci avrebbe aiutate lui personalmente per la voce e che potevamo andare a casa sua a fare le prove. Quella sera stessa ci ha invitate a cena all'hotel Bulgari di Milano. Eravamo io, Ambra e il nostro agente. Ero contenta, mi sembrava un'occasione per farmi conoscere meglio. Fede si mostrava molto interessato al fatto che io sapessi fare i massaggi e mi diceva che lui ne avrebbe avuto bisogno. A un certo punto, mi ha fatto alzare in piedi e poi girare, tanto che mi è venuto anche il dubbio che dovessi fare la meteorina con il fondoschiena... Mi sono sentita molto imbarazzata, ma non volevo fare scenate, per me era un'occasione importante, 5.000 mila euro a settimana sono tanti.

Quando ha rivisto Fede?
Il giorno successivo. Fede ci ha invitate a una festa attraverso il nostro agente. Non sapevo di cosa si trattasse, mi era solo stato detto che lì avremmo incontrato chi ci avrebbe aiutate per il concorso di Miss Italia. Daniele Salemi allora ha accompagnato me e Ambra davanti a una villa e lì mi ha chiesto: "Chiara sai dove ti trovi? Ad Arcore". Ora mi vergogno a dirlo, ma non sapevo cosa fosse Arcore.

Davvero non lo sapeva?
No, l'ho scoperto solo quando siamo arrivati.

Ci racconti la serata
Il direttore ci ha portate in giardino, lì c'era Mariarosaria Rossi. Ci fa ha fatto molti complimenti anche lei, dicendoci che andavamo benissimo.

Benissimo per fare cosa?
Non l'avevamo ancora capito.

Come è andato l'incontro con il premier?
Era in salone con un vassoio di anelli che lui diceva essere di Tiffany, ma che invece erano semplice bigiotteria, tanto che il mio anello è diventato marrone dopo pochi giorni. Il presidente del Consiglio era molto gentile e ci prestava molte attenzioni, tanto che Fede gli ha detto: "Tu mangia nel piatto tuo, ché io mangio nel mio...".

Chi erano gli altri ospiti della cena?
Ricordo Nicole Minetti, Roberta Bonasia, le gemelle De Vivo e Marysthell Polanco.

Come è proseguita la cena?
All'inizio sembrava tutto normale, poi sia Berlusconi sia Fede hanno cominciato a raccontare barzellette sconce e Fede ci dava le gomitate per farci ridere. A un certo punto il premier ha raccontato la barzelletta sul bunga bunga e si è fatto portare dal maggiordomo una statuetta con un pene enorme, invitando le ragazze a divertirsi. Le ragazze allora si sono alzate e hanno cominciato a farsi baciare i seni e a toccare Berlusconi nelle parti intime, mentre cantavano "Meno male che Silvio c'è". Eravamo sconvolte e intimidite. Fede intanto ci toccava le gambe. Poi il premier ha detto che era arrivato il momento del bunga bunga.

Cioè vi ha invitate a scendere nella sala con il palo per la lap dance?
Sì. Non sapevo cosa fosse questo bunga bunga, mi aveva spaventato la barzelletta raccontata a cena dal premier e tutto quello che avevo visto. Mi si è chiuso lo stomaco, non mi sentivo bene e ho chiesto una camomilla.

A chi?
A Fede, che mi ha invitata a rilassarmi in una stanza da sola con lui.

L'ha seguito?
No, Ambra si è comportata da amica, mi ha preso per mano e mi ha tirata via, anche perché il presidente voleva farci fare un giro per la casa.

Berlusconi è stato gentile con voi?
Sì. Poi però, mentre salivamo per le scale, il premier ci toccava il fondoschiena. Eravamo sempre più agitate.

Non poteva reagire?
Non sapevo come reagire, ero intimidita dalla situazione. Berlusconi poi ci ha portato in piscina invitandoci a ritornare per divertirci insieme. Tutte queste attenzioni non ci piacevano, tanto che Ambra mi ha detto all'orecchio: "Ma che vogliono, dobbiamo darla?".

Vi siete poi riunite al resto del gruppo?
Sì, siamo scesi in una stanza in cui c'era della musica alta e le altre ragazze ballavano seminude. Nicole Minetti ha fatto un balletto hot e si è spogliata del tutto, facendo movimenti davanti al premier e facendosi baciare.

Come si è sentita in una serata così particolare?
Io e Ambra ci siamo messe in un angoletto, con gli occhi bassi. Mi veniva da piangere. Fino ad allora, in tutte le cose più importanti sono sempre stata accompagnata dalla mia famiglia. Mi sentivo sola. Nella mia famiglia c'è molto senso del pudore, io non avevo mai nemmeno visto una donna nuda. Non ce la facevo più e ho chiesto ad Ambra di domandare a Fede se fosse possibile andarcene via.

Lui come ha reagito?
Non bene, era seccato. Ci ha detto:"Ok andatevene, ma scordatevi di fare Miss Italia e le meteorine".

E Berlusconi?
Anche lui sembrava infastidito, del resto eravamo lì e non partecipavamo a quel gioco.

Fede vi ha accompagnate in macchina fino a Milano, dove vi aspettava il vostro agente. Che cosa vi ha detto durante il tragitto?
Ha cambiato del tutto versione, ci ha fatto i complimenti per come ci eravamo comportate, dicendoci che quella era una prova e noi l'avevamo superata, a differenza delle altre ragazze che erano delle poco di buono. Forse non voleva far sapere all'autista quello che era successo veramente.

Ci sono due sms, inviati quella stessa notte dal suo cellulare a quello di Fede, che contrastano con il suo racconto: in uno lei augura buonanotte al direttore del Tg4 e nell'altro lo ringrazia per la fantastica serata...
Quando Fede è andato via, il mio agente mi ha chiesto di raccontargli la serata, ma io non ne volevo parlare. Lui allora mi ha chiesto di dargli il cellulare, dicendomi: "Fidati di me! Andrai a Miss Italia". Non conoscevo davvero il contenuto degli sms che ha mandato a Fede.

Ha raccontato alla sua famiglia cosa le era successo quella notte?
Non subito: mi vergognavo. Poi ho cominciato a star male, a rifiutare tutti i lavori che mi capitavano, ad avere attacchi di ansia. A quel punto mi sono decisa a raccontare tutto a mia madre. Mi ricordo la sua espressione, era sconvolta, non ci credeva. Abbiamo pianto tutt'e due.

Fede si è più fatto sentire?
No. E ovviamente non ho più fatto né Miss Italia, né la meteorina, né nulla.

Ha provato a contattarlo?
Sì, quando è scoppiato il caso Ruby ed è uscito anche il mio nome sui giornali come se fossi una delle escort delle feste di Arcore. L'ho chiamato per chiedergli che cosa avrei dovuto dire ai giornalisti che mi assediavano sotto casa. Non volevo raccontare quello che era successo, non volevo fare casini.

E lui che cosa le ha risposto?
"Vuoi i soldini?". Poi ha fatto finta di non ricordarsi di me.

Lei ha partecipato alla cena di Arcore il 22 agosto 2010 e ha deposto davanti ai magistrati di Milano solo nell'aprile di quest'anno. Perché ha deciso di parlare dopo così tanti mesi?
Sai come funziona nei piccoli paesi? Mi parlavano tutti alle spalle e ricevevo continue telefonate anonime con insulti. Perché dovevo passare per una escort? E per aver fatto che cosa, poi? Io mi sono semplicemente trovata in quella situazione e ho deciso di andarmene, per portare avanti i miei valori.

Chiara, le fa paura essersi messa contro persone così importanti?
Sì, all'inizio non volevo parlare, ma che cosa dovevo fare? Le cose sono andate così, perché non dovrebbero saperlo anche tutti gli italiani? Perché si deve far finta di essere quello che non si è? Le persone, e penso ad alcune in particolare, dovrebbero cominciare a prendersi la responsabilità di quello che fanno.

 

CHIARA DANESE CON IL SUO AVV cd dc f a da c c d aa c chiara danese ambra medium NICOLE MINETTI EMILIO FEDE SFONDO BERLUSCONI Bunga MARIAROSARIA ROSSI BERLUSCONI SPIZZA IL LATO B DELLA PREMIER AUSTRALIANA JULIA GILLARD Ambra Battilana roberta bonasiaAndreaChiaraDanese AmbraBat Eleonora ed Emma De Vivo

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…