1- COME MAI IL DUPLEX MILANESE-TREMONTI AVEVA TANTA VOGLIA DI INCONTRARE IL PROCURATORE AGGIUNTO DI ROMA, GIANCARLO CAPALDO? IN QUEI GIORNI CAPALDO E IL PM IELO AVEVANO APPRESO CHE LA NOMINA DI FABRIZIO TESTA AL VERTICE DI TECHNO SKY (CONTROLLATA DA ENAV) ERA STATA SOLLECITATA PROPRIO DA MILANESE IN CAMBIO DI UNA CONTROPARTITA: TESTA AVREBBE TROVATO UN ACQUIRENTE PER LO YACHT DI MILANESE DISPOSTO A PAGARLO UN PREZZO MOLTO SUPERIORE A QUELLO DI MERCATO (MILANESE SI RECÒ A SVUOTARE LE SUE CASSETTE DI SICUREZZA SUBITO DOPO L’INIZIO DELLA COLLABORAZIONE CON I PM DEL SUO PRINCIPALE ACCUSATORE, VISCIONE) 2- OGNI DOMENICA SCALFARI CONCIA PER LE FESTE GIULIETTO: “COME MAI MARONI VUOLE PROPRIO ADESSO SPACCHETTARE TREMONTI? È UN MODO EFFICACE PER DARE UNA SCOSSA AI FONDAMENTI DELL´ASSE BERLUSCONI-BOSSI CHE HA IN TREMONTI IL SUO ARCHITRAVE, CON L´OBIETTIVO DI FAR VENIRE GIÙ L´INTERO EDIFICIO DELL´ALLEANZA?” 3- (TRANQUILLI, TUTTI GARANTISTI! NESSUNO INVITA TREMENDINO A FARSI DA PARTE…)

roberto maroni giulio tremonti

1- EUGENIO SCALFARI: TRA BERLUSCONI E TREMONTI, ORMAI DUE ENTITÀ POLITICAMENTE SEPARATE DA UN ODIO VERO E DURATURO MA LEGATI L´UNO ALL´ALTRO INDISSOLUBILMENTE, C'È ROBERTO MARONI, NUOVO VERO LEADER DELLA LEGA
Tratto dall'editoriale di Eugenio Scalfari per La Repubblica

.....
Berlusconi e Tremonti sono ormai due entità politicamente separate da un odio vero e duraturo ma sono legati l´uno all´altro indissolubilmente. Questo è lo stallo in cui il paese si trova. Strano a dirsi: chi se n´è reso conto ed ha denunciato pubblicamente questa circostanza ha un nome assolutamente imprevisto: si chiama Roberto Maroni, nuovo vero leader della Lega e ministro dell´Interno.

MANFELLOTTO SCALFARI SERENA ROSSETTI E DAGO Paolo Ielo

In un´intervista di ieri a Francesco Verderami del «Corriere della Sera» il ministro dell´Interno leghista solleva un caso che del resto è sotto gli occhi di tutti.
Dice: «In Italia ci sono due presidenti del Consiglio. Uno è Berlusconi, l´altro è Tremonti. Ma il potere del superministro dell´Economia è di gran lunga maggiore di quello di Palazzo Chigi. Il superministro controlla la spesa con il Tesoro, l´entrata con le Finanze e la politica economica con il dipartimento del Bilancio.

Ha a sua disposizione l´Agenzia delle Entrate, la Ragioneria dello Stato, la Guardia di Finanza, la Cassa depositi e prestiti, la Banca del Sud, il Fondo d´intervento sulle imprese strategiche, la Consob. Tiene in esclusiva i contatti con l´Unione europea. In realtà Palazzo Chigi è ormai soltanto uno sportello che invia a destinazione alcune delle decisioni del superministro».

bossi berlusconi cartaigienica e Giancarlo Capaldo

Questa è la diagnosi di Maroni, come si vede realistica e al tempo stesso impietosa verso uno dei punti di riferimento politico della Lega bossiana. Ma ancor più impietosa è la terapia del ministro dell´Interno: «Bisogna spacchettare il ministero dell´Economia e bisogna farlo presto. Tremonti deve restare ministro del Tesoro, chi meglio di lui? Ma poi ci dev´essere un ministro delle Finanze, un ministro del Bilancio, un ministro dello Sviluppo economico, che rispondono tutti e quattro a Palazzo Chigi il quale coordina tra loro le politiche dei ministeri economici».

Come mai Maroni vuole proprio adesso spacchettare Tremonti? Ne teme la concorrenza nella guerra di successione in corso nella Lega? Oppure è un modo efficace per dare una scossa ai fondamenti dell´alleanza Berlusconi-Bossi che ha in Tremonti il suo architrave, con l´obiettivo di far venire giù l´intero edificio dell´alleanza?
La mossa di Maroni è quanto di più imprevisto e andrà seguita con la massima attenzione.

6 calderoli treminti maroni 0017

2- COME MAI IL DUPLEX MILANESE-TREMONTI AVEVA TANTA VOGLIA DI INCONTRARE IL PROCURATORE AGGIUNTO DI ROMA, GIANCARLO CAPALDO?
Massimo Martinelli per Il Messaggero

BOSSI BERLUSCONI

C'è il racconto di un pranzo riservato nelle carte della procura di Napoli sul caso Milanese che potrebbe rivelarsi indigesto per alcuni dei commensali, seppure a distanza di oltre un anno e mezzo. E' il capitolo inedito della documentazione che il pm Vincenzo Piscitelli ha inviato alla Giunta per le autorizzazioni della Camera che mercoledì dovrà riunirsi per decidere se Marco Milanese, deputato ed ex consigliere politico del ministro Tremonti, debba avere la stessa sorte toccata ad Alfonso Papa, il deputato coinvolto nella vicenda P4 finito nel carcere di Poggioreale poche ore dopo il voto favorevole di Montecitorio al suo arresto.

Marco Milanese e Manuela Bravi da "Il Fatto Quotidiano"

Milanese è accusato di aver pilotato nomine di rilievo in aziende di Stato in cambio di benefit. E nelle carte a sostegno della richiesta per arrestarlo c'è il racconto di un pranzo che ha incuriosito gli investigatori. Per la sede in cui si è svolto, per il rango dei commensali e anche per il delicato momento storico in cui è avvenuto. A raccontarlo è stato lo stesso Milanese, in uno dei suoi ultimi interrogatori. Il parlamentare ha riferito di essersi recato a colazione insieme al ministro Tremonti in casa dell'avvocato romano Luigi Fischetti, dove ha trovato il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo.

Tremonti E MILANESE

A tavola c'erano solo loro quattro. E in quei giorni Capaldo aveva raccolto le confessioni a tutto campo di Lorenzo Cola, l'ex superconsulente di Finmeccanica. Il quale, senza giri di parole, aveva scoperchiato un pentolone in cui galleggiava una storia di fatture false tra società controllate per costituire fondi extrabilancio da destinare agli esponenti politici di riferimento.

Pierfrancesco Guarguaglini, all'epoca presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, fu indagato nei giorni successivi, il 22 dicembre, per il reato di false fatturazioni. E due settimane dopo, il 5 gennaio 2011, sempre a Roma, fu indagato Marco Milanese, per il reato di finanziamento illecito ai partiti. A procedere nei loro confronti fu il pm Paolo Ielo che aveva partecipato a tutti gli interrogatori di Cola perché titolare di un'indagine parallela.

MILANESE

E ancora, in quei giorni Capaldo e Ielo avevano appreso che la nomina di Fabrizio Testa al vertice di Techno Sky (controllata da Enav) era stata sollecitata proprio da Milanese in cambio di una contropartita: Testa avrebbe trovato un acquirente per lo yacht di Milanese disposto a pagarlo un prezzo molto superiore a quello di mercato.

guarguaglini vola vola foto mezzelani gmt

E' in quei giorni caldi, che si svolge il pranzo in casa del penalista Luigi Fischetti. Che ricorda la circostanza: «Sono stato onorato di ricevere il ministro Giulio Tremonti in casa mia, dopo aver ricevuto da Marco Milanese la richiesta di organizzare quella colazione. Escludo che si sia parlato di argomenti di carattere giudiziario».

Così come ha confermato a verbale Marco Milanese. Anche se la sua versione contrasta su un punto; perché secondo lui fu l'avvocato a sollecitarlo affinché gli portasse il ministro a pranzo a casa. E non è chiaro se l'invito fosse finalizzato a far conoscere Capaldo e Tremonti. A incuriosire il pm di Napoli è anche la circostanza temporale che riguarda l'inchiesta di Capaldo su Finmeccanica.

borgogni appunto su milanesiGuarguaglini e Lorenzo Borgogni

Perché in quei giorni il titolo della multinazionale aveva subito fortissime oscillazioni per le incertezze sulla tenuta della leadership di Guarguaglini. E ai piani alti di Finmeccanica erano in molti a sospettare che l'azienda fosse sotto attacco per decapitarne il vertice e che un ruolo lo avesse anche il Tesoro.

 

Lorenzo Borgogni

Si discuterà di questo, mercoledì prossimo, in Giunta alla Camera. Ma anche degli altri atti inviati a Montecitorio. Tra questi ci sono i verbali che testimoniano come Milanese si recò a svuotare le sue cassette di sicurezza subito dopo l'inizio della collaborazione con i pm del suo principale accusatore, l'imprenditore campano Viscione.

E ancora, ci sono gli atti che testimoniano la disponibilità sospetta di un piccolo capitale in sterline da parte di Milanese, che ha già spiegato di averle ricevute in eredità dal suocero. E anche di una somma in contanti, circa 250mila euro, con la quale liquidò un affare immobiliare in Costa Azzurra.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…