Gianni Barbacetto per Il Fatto
Eccoli, i risultati del blitz di fine anno nella vippissima Cortina. "Operazione mediatica", aveva subito tuonato il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto. "Roba da Stato di polizia fiscale", aveva protestato Maurizio Fugatti, capogruppo della Lega alla commissione Finanze della Camera. Il 30 dicembre, poco dopo Natale e due giorni prima di Capodanno, 80 funzionari dell'Agenzia delle entrate erano sbarcati a Cortina per un controllo fiscale.
Non proprio un cinepanettone ("Vacanze a Cortina"? "Sotto lo scontrino niente"? "Innocenti evasioni"?), ma un'operazione di verifica nella perla delle Dolomiti, e nel periodo più glamour dell'anno. Immediatamente criticata da una parte della politica come esibizione di forza, come esempio di vessazione dei poveri cittadini indifesi.
ORA il consuntivo del blitz fa piazza pulita delle polemiche. Intanto si riducono le dimensioni della "retata": sono stati controllati soltanto 35 esercizi commerciali sui quasi mille in attività sotto le Tofane. E poi gli esiti sono inequivocabili. Il giorno della verifica, gli incassi degli esercizi commerciali controllati (alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza...) sono miracolosamente lievitati sia rispetto al giorno precedente, sia rispetto allo stesso giorno dell'anno scorso.
Miracoloso, quel 30 dicembre 2011 in cui gli agenti delle Entrate sono arrivati a Cortina. I ristoranti, per esempio, hanno incassato fino al 3-400 per cento in più rispetto al 30 dicembre 2010 e fino al 110 per cento in più rispetto al 29 dicembre 2011.
cortina 24ago 16 i bertinottiAncor meglio hanno fatto gioiellieri e commercianti di beni di lusso: più 400 per cento rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, più 106 rispetto al giorno precedente. I bar si sono accontentati di incassare, sotto gli occhi dei controllori fiscali, fino al 40 per cento in più del 30 dicembre 2010, ma comunque pur sempre il 104 per cento in più del giorno prima. "Evidentemente i controlli hanno fatto bene agli affari", hanno commentato - spiritosi - i dirigenti dell'Agenzia delle entrate del Veneto.
Tre pattinatrici impegnate nei Giochi Olimpici di Cortina - 1956Un commerciante, hanno scoperto i controllori, aveva in negozio beni di lusso per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale: in conto vendita, evidentemente sulla parola. Ma il meglio di sé lo hanno dato i possessori di suv e di auto di lusso. Gli agenti delle Entrate hanno controllato 251 vetture di grossa cilindrata, di cui 133 intestate a persone fisiche: 42 sono cittadini che oggettivamente fanno fatica a sbarcare il lunario, visto che hanno dichiarato al fisco solo 30 mila euro lordi di reddito, sia nel 2009, sia nel 2010.
LA RUSSIA A CORTINA ALEXEI MESHKOV E FAMILYUN TRINISTA A CORTINA,COSTANTINO VITAGLIANOAltre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno comunque dichiarato meno di 50 mila euro lordi. Le altre 118 supervetture sono intestate a società, ma anche queste tutt'altro che floride: 19 risultano in perdita sia nel 2009, sia nel 2010; 37 hanno dichiarato entrate inferiori ai 50 mila euro lordi.
NESSUNA vessazione, fanno sapere - crudeli - dall'Agenzia delle entrate: l'operazione Cortina fa parte "della normale attività di presidio del territorio di competenza dell'Agenzia, svolta non solo in Veneto ma su tutto il territorio nazionale. L'esperienza e la professionalità dei funzionari" - proseguono - è riuscita a dare il minimo intralcio alle attività commerciali: tanto che in alcuni casi gli agenti (e qui la scena è davvero da cine-panettone) sono stati addirittura scambiati dai clienti per commessi.
Cicchitto comunque non demorde: "Proprio il comunicato dell'Agenzia delle entrate del Veneto spinge a pensare che quella di Cortina rientra più in una operazione politica e mediatica di carattere straordinario e propagandistico, che non in un lavoro serio e organico di tipo ordinario, fatto con sobrietà, riserbo e serietà come dovrebbe essere tipico di una agenzia che si chiama Agenzia delle entrate".
Mentre il parroco, don Davide Fiocco, ricorda che a Cortina ci sono anche i poveri: "C'è un paese che fa i conti come tutti con le ristrettezze economiche e in cui, ogni tanto, arrivano i vip", spiega. E ricorda che accanto alla Cortina del lusso, c'è la Cortina delle famiglie in difficoltà che hanno bisogno dei fondi della Caritas.
Forse nella Cortina dei vip sarebbero utili più controlli: per far miracolosamente lievitare gli incassi, ogni giorno.