1. IL PATTO SEGRETO TRA PD E PDL PER SPARTIRSI LE POLTRONE DEL MONTE DEI PACCHI! 2. DA MPS AD ANTONVENETA, DALLA FONDAZIONE A CONTROLLATE E MUNICIPALIZZATE: L’INCIUCIONE MESSO NERO SU BIANCO IN UN DOCUMENTO AL VAGLIO DELLA MAGISTRATURA 3. IN CAMBIO DELLA NON BELLIGERANZA ALLE ELEZIONI PER LA PROVINCIA DI SIENA E I COMUNI SENESI, IL PDL AVREBBE INCASSATO DAL PD NOMINE E INCARICHI 4. ACCORDO FIRMATO DALL’EX SINDACO DS FRANCO CECCUZZI E DEL PLENIPOTENZIARIO BERLUSCONE DENIS VERDINI. CHE SMENTISCONO ALL’UNISONO: POLPETTA AVVELENATA! 5. MA I PM INDAGANO DA SETTIMANE E HANNO GIÀ INTERROGATO MEZZA POLITICA TOSCANA

1. IL PATTO SEGRETO TRA PD E PDL PER SPARTIRSI LE POLTRONE DEL MONTE DEI PACCHI!
Sigfrido Ranucci per "Corriere.it - Reportime"


La Procura di Firenze sta indagando sulla veridicità di un documento, datato 12 novembre 2008, che proverebbe l'esistenza di un patto di ferro sulla gestione del potere nella provincia di Siena. Gli autori sarebbero Dennis Verdini, all'epoca coordinatore nazionale di Fi, incaricato da Berlusconi di gestire la nascita del Pdl, e l'onorevole del Pd Franco Ceccuzzi, futuro sindaco di Siena. Al centro dell'accordo c'è ancora una volta Mps. Il coordinatore del Pdl si offre di risolvere «le problematiche relative alla Banca e alla Fondazione» in cambio dei suoi uomini nei cda.

Le elezioni amministrative del 2009 sono vicine e i due avvertono la necessità di istituire «un rapporto improntato nel reciproco rispetto, pur nella distinzione dei ruoli tra maggioranza e opposizione». Così è scritto elegantemente nel documento. In poche parole, più volgari, una vera e propria lottizzazione.

Nulla di nuovo sotto il sole, se non che si tratta di un patto scritto nero su bianco. Verdini, forte dei rapporti personali con il Premier, assicura a Ceccuzzi il supporto alla maggioranza locale di centrosinistra, evitando possibili intoppi con il governo guidato da Berlusconi. Il coordinatore del Pdl si offre anche di risolvere «le problematiche relative alla Banca e alla Fondazione del Monte dei Paschi. L'obiettivo primario è quello di garantire autonomia ed evitare ingerenze da parte delle autorità centrali».

Verdini si impegna anche a intercedere presso i ministeri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti delle Infrastrutture, del Turismo e dell'Ambiente per risolvere i problemi che riguardano le aziende della provincia senese: la crisi che ha colpito le industrie del cristallo, quella delle terme di Chianciano, del comparto pelletteria.

Verdini, in vista delle amministrative del giugno del 2009, si dà da fare persino per scovare e presentare un candidato che non sia troppo scomodo e che, soprattutto, non rovini gli equilibri esistenti, e a presentare liste rinunciando agli accordi destabilizzanti con quelle civiche. «Particolare attenzione- c'è scritto nell'accordo segreto- sarà riservato ai comuni di Radicofani, Gaiole, Chianciano Terme, Montepulciano e Poggibonsi».

Da parte sua, invece Ceccuzzi si impegna a riconoscere in Verdini l'unico interlocutore del Pdl e garantisce di confermare alla Presidenza di Antonveneta Andrea Pisaneschi. Ma il futuro sindaco senese promette anche di piazzare vice presidenti, consiglieri e revisori nei rispettivi cda delle Fondazioni, delle Banche e delle altre società controllate dal Monte dei Paschi.

Il patto prevede anche un accordo sulla spartizione delle nomine per la gestione delle società municipalizzate, dei consorzi e delle terme. Una sorta di manuale Cencelli, dove però sono solo in due a decidere e a spartirsi tutto da buoni amici, con la garanzia che nessuno controlli. I nomi dei due onorevoli sono in calce al documento, pronto per la firma che però non c'è.

Probabilmente perchè è solo una copia che doveva essere mostrata a qualcuno più in alto di Verdini e Ceccuzzi per l'approvazione definitiva di uno scellerato patto che, secondo quello che stanno verificando i magistrati, sarebbe poi andato in porto. La procura di Firenze ha ascoltato la versione dell'ex consigliere regionale Pdl, Angelo Pollina, come persona informata sui fatti.

Già l'8 febbraio scorso erano stati sentiti in Procura il senatore Paolo Amato, ex Pdl, e il presidente del consiglio regionale della Toscana Alberto Monaci. Pollina fino al 2010 consigliere regionale del Pdl e anche consigliere comunale di Forza Italia a Siena. Poi è entrato in rotta di collisione ed è passato a Futuro e libertà, di cui è coordinatore regionale e candidato alla Camera in Toscana e Liguria alle imminenti elezioni politiche.

Pur non avendo mai visto precedentemente quel documento, tutti avrebbero confermato ai pm l'effettiva realizzazione dei punti esposti. Pollina avrebbe dichiarato anche che, proprio in concomitanza della firma di quel patto, il Pdl senese avrebbe di fatto smesso di fare opposizione.

IL LINK AL PAPELLO DI SIENA
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2013/02/18/pop_verdini-mps-pdf.shtml


2. LA SMENTITA DI CECCUZZI
Lettera di Franco Ceccuzzi a Corriere.it


Smentisco categoricamente di aver mai siglato con Denis Verdini o Angelo Pollina del Pdl un qualunque accordo o firmato un qualunque documento relativo a Banca Mps o alle problematiche di governo del territorio senese. Si tratta di un atto palesemente falso, tanto da non essere né firmato né siglato dal sottoscritto.

I miei rapporti con Denis Verdini si sono limitati alla mia attività di parlamentare, in qualità di deputati di maggioranza e opposizione. Sono pronto a intraprendere ogni iniziativa legale a tutela della mia persona e mi metto a disposizione della magistratura per fornire ogni tipo di chiarimento e di informazione nella massima trasparenza e chiarezza.

La verità è che c'è qualcuno che sta disseminando polpette avvelenate per interrompere il percorso per la mia candidatura a sindaco di Siena e quel rinnovamento che fa paura a chi sta perdendo potere e che sta ancora una volta tentando di minare la mia credibilità. Sono certo del mio operato e della trasparenza con la quale ho sempre lavorato per il territorio. Si tratta di un vile tentativo intimidatorio che non mi piega, ma anzi mi dà la forza per andare avanti.

3. MPS: VERDINI, PATTO PDL-PD TOTALMENTE FALSO; PRONTO A DIFFIDE

(AGI) - "Lo pseudo-documento pubblicato dal Corriere.it, e rilanciato dalle agenzie di stampa, circa un presunto e fantomatico accordo di non belligeranza fra Pdl e Pd che sarebbe stato sottoscritto da me e dall'ex deputato del Pd e sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, e totalmente falso, inventato di sana pianta, una polpetta avvelenata".

Cosi Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl che si riserva di "perseguire ogni via legale contro chiunque persevera" ad attribuire a lui un ruolo. "Diffido chiunque - continua - dall'attribuirmi questa bufala totale, invito le Procure di Siena e di Firenze a un minimo di serieta, a evitare di dare peso a simili fandonie, peraltro diffuse nel pieno di una campagna elettorale assai delicata, alimentando una possibile, quanto inesistente, responsabilita del Pdl nello scandalo e nella gestione dell'Mps e di Antonveneta".

"Questi magistrati - aggiunge Verdini - seguono le chiacchiere e i falsi invece di indagare negli unici luoghi dove da sempre si e decisa la guida e la linea politica del Monte dei Paschi di Siena. Anche i muri sanno che le amministrazioni rosse della Toscana hanno sempre deciso, in via esclusiva le nomine dei vertici dell'Mps. Cercare ora di alterare e modificare la realta, con invenzioni fantascientifiche da il segno del grado di disperazione della sinistra e della contiguita con essa di parte della magistratura toscana. Mi riservo di perseguire ogni via legale contro chiunque persevera ad attribuirmi un qualsiasi ruolo - che non sia di critica - in uno scandalo che si e solo ed esclusivamente consumato all'interno della sinistra e del Pci-Pds-Ds-Pd".

 

franco ceccuzzi DENNIS VERDINI - Copyright PizziCECCUZZI MUSSARI AMATO CECCUZZI verdini SILVIO BERLUSCONI dalema ceccuzzi ALBERTO MONACIDENIS VERDINI SILVIO BERLUSCONI alberto monaci 01

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