1. LE REGOLE AUREE DEL RENZISMO, RACCOLTE DA CARLO FRECCERO, UNO DEI POCHI CHE NON SI È ALLINEATO ALL’AMORE COLLETTIVO PER IL SINDACO. PRIMO COMANDAMENTO: “FARE” 2. “FARE NON È DI DESTRA, NÉ DI SINISTRA. IL LEADER NON È UN POLITICO, MA UN AMMINISTRATORE CHE RISOLVE PROBLEMI PRATICI. IL PARLAMENTO È INUTILE E PARASSITARIO” 3. “IL PARTITO È UN INUTILE INGOMBRO AL LEADER INVESTITO DI LEGITTIMAZIONE POPOLARE” 4. “IL LEADER NON SI APPOGGIA ALLA POLITICA, MA AGLI IMPRENDITORI DI BUONA VOLONTÀ” 5. “IL NUOVO È MEGLIO DEL VECCHIO. TUTTO QUELLO CHE SI OPPONE A ME, VA ROTTAMATO”
DAGOREPORT - I DIECI COMANDAMENTI DI RENZI
Raccolti da Carlo Freccero ascoltando Renzi e i renziani.
1. FARE
2. Spazzare via l'ideologia: Fare non è di destra, né di sinistra.
3. Alternanza secca su base maggioritaria: non si accettano critiche dai partiti minori.
4. Il leader non è un politico, ma un sindaco, un amministratore, operatore sul territorio che risolve problemi pratici/concreti.
5. L'apparato della politica (il Parlamento come sede di discussione) è inutile, parassitario, costoso.
6. Al di fuori della persona del leader, investita dalla legittimazione popolare, la politica va rottamata.
7. Il legalismo è un inutile ingombro all'attività del leader.
8. Il leader non si appoggia alla politica, ma agli imprenditori di buona volontà che, dando lustro al Paese, dimostrano di essere operativi.
9. Il nuovo è meglio del vecchio.
10. Tutto quello che si oppone a me, va rottamato.
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