1- L’IDEA DI MONTI DI NOMINARE AMBASCIATORI DEI NON DIPLOMATICI SCATENATO IL PANICO 2- UNA VENTINA DI FELUCHE 65ENNI STANNO PER ESSERE ROTTAMATE (SENZA POLTRONA DI COMPENSAZIONE) E AL LORO POSTO MAO-MONTI VORREBBE “AMBASCIATORI-PIAZZISTI’, COME SI USA IN AMERICA, CON IL COMPITO DI VENDERE IL PRODOTTO-ITALIA ALL’ESTERO 3- RUMORS: GIANNI LETTA IN POLE PER L’AMBASCIATA PRESSO LA SANTA SEDE, MARIA DASSÙ A PARIGI PER DIALOGARE CON HOLLANDE, ORNAGHI A MADRID E CLINI A TOKYO 4- E IL PASSERA SALZA-MUNITO POTREBBE FINIRE A FARE L’AMBASCIATORE A LONDRA 5- IL PIANO DI TERZI DI SANTAQUALCOSA: SÌ AD AMBASCIATORI TECNICO-POLITICI MA ANCHE SÌ ALL'ALLUNGAMENTO A 67 ANNI DELL'ETÀ PENSIONABILE. CON UNA POSTILLA NON DI POCO CONTO: LA TESTA DI MASSOLO. E INDOVINATE CHI CI SARÀ ANCHE AD ESSERE BENEFICIATO DALLA NORMA OVER65? GIULIO TERZI VICINO ANCHE LUI AL TRAGUARDO DEI 65 ANNI

DAGOREPORT

Farnesina, allarme rosso. È quello che suonando incessantemente dopo che Dagospia ha ipotizzato l'esistenza di un progetto di Rigor Montis di nominare ambasciatori non diplomatici di carriera. Nei corridoi del parallelepipedo bianco il gioco più gettonato è il chi-dove-quando, cioè quando la sede sarà liberata e chi sarà destinato. E le ambasciate non sono certo oche e la maggior parte sono di serie A. Nella tagliola del governo stanno per essere affettate una ventina di feluche sessantacinquenni.

Finiti i bei tempi tempi che quando si usciva dalla Farnesina si traslocava subito in una comoda e ben retribuita poltrona di qualche società pubblica. Bei tempi andati, adesso si va a casa e là si resta. Al posto dei pensionati, Mao-Monti vorrebbe ambasciatori-piazzisti un'idea che potrebbe aver successo se viene rispolverata una legge ad hoc messa a punto da Amintoruccio Fanfani che quando era ministro degli Esteri la studiò perché voleva promuovere alcuni sei suoi.

Ma Amintoruccio fu costretto a fare marcia indietro perché scoppiò il caso Fenoaltea, il nostro ambasciatore a Washington che si dimise in protesta contro la politica filo-vietcong attraverso la quale Aretino il Piccolo tentava di ingraziarsi il Pci per la corsa al Quirinale e sappiamo come è andata. Fanfani non andò al Colle perché gli americani quando s'incazzano s'incazzano. Adesso il passato sembra tornare prepotentemente .

Tonti dei Monti non è certo il gerarchetto di Arezzo e quando vuole una cosa la ottiene. Così oltre alle poltrona scontata per Gianni Letta all'ambasciata presso la Santa Sede alla Farnesina e di Lisa dagli occhi blu Moavero a Palazzo Chigi starebbero incastrando i pezzi del gigantesco puzzle delle nomine. Nei corridoi si sussurra che a Parigi a sostituire Giovanni Caracciolo di Niente la candidata ideale sarebbe Maria Dassù e giù ha già un piede alla Farnesina essendo uno dei vice di Giulio Terzi ma ultimo.

In caso di vittoria socialista in Francia, la Dassù potrebbe fare da tramite con il nuovo corso socialista transalpino di Francois Hollande viste anche le sue ottime entrature con la sinistra. A Madrid a subentrare nella villa franchista che attualmente ospita Leonardo Visconti di Montone si pensa - udite udite - al pio rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi. Per Tokyo forse si preparerama far le valigie Corrado Clini, l'ex direttore all'Ambiente gestione Prestigiacomo. Non si tratterebbe però di una scelta tecnica ma solo economica. Stando a Tokyo Clini costerebbe meno di quanto pesa adesso sui conti dello Stato. Potrebbe infatti partecipare agli innumerevoli vertici sull'ambiente che si svolgono in Asia con una cadenza quasi bisettimanale con notevoli risparmi sulle spese di viaggio.

Poi tra le ambasciate da svecchiare c'è Londra. Vuoi cedere che sotto il Big Ben atterra Passerotto? Lady Salza per i suoi figli pretende bonnies e scuole inglesi.

In tutta questa operazione c'è chi la guarda con il dovuto interesse. È Giulio Terzi di santaqualcosa che così potrebbe regolare la partita interna con Giampiero Massolo. Il potente segretario generale della Farnesina agli occhi di Riportino Terzi è stato l'artefice della bocciatura del prolungamento in servizio delle feluche fino a 67 anni come avrebbe voluto invece Giulio Ultimo.

Così crescendo il malcontento degli ambasciatori che hanno già mobilitato il loro sindacato, il Sindmae, il ministro in quota finiana potrebbe mediare con il governo: sì ad ambasciatori tecnico-politici ma anche sì all'allungamento a 67 anni dell'età pensionabile. Con una postilla non di poco conto: la testa di Maisolo Massolo. E indovinate chi ci sarà anche ad essere beneficiato dalla norma over65? Giulio Terzi vicino anche lui al traguardo dei 65 anni.

 

 

MARIO MONTI GIULIO TERZI DI SANT AGATA GIANNI LETTA MASSOLOLORENZO ORNAGHI CORRADO PASSERA MARTA DASSU

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”