1- SALVATORE BORSELLINO LA SPARA GROSSA: "COME PER PAPA LUCIANI E IL CAPO DELLA POLIZIA PARISI, IN ITALIA TROPPI PROTAGONISTI DEI MISTERI MUOIONO PER INFARTO" 2- "HO LETTO NAPOLITANO: NON TUTTI I CARDIOPATICI MUOIONO PER LE CRITICHE. ANCH'IO SONO CARDIOPATICO E SONO VIVO. L'INFARTO ARRIVA QUANDO DEVE ARRIVARE" 3- "INGROIA IN GUATEMALA? PIU' FACILE FARLO AMMAZZARE DA UN NARCOTRAFFICANTE" 4- "UN PRESIDENTE DI TUTTI GLI ITALIANI NON DOVREBBE MUOVERE OSTACOLI ALLA GIUSTIZIA”
"D'Ambrosio? In Italia tante persone coinvolte nelle inchieste, come quella su Ustica per esempio, sono morte per infarto.Tante, troppe persone. E' un tarlo che mi gira in testa. Anche di Papa Luciani non sono chiare le ragioni della morte. E la stessa cosa riguarda la trattativa Stato-mafia. Parisi è morto per infarto come altri testimoni".
Così il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, torna sulla morte del consigliere del presidente della Repubblica Loris D'Ambrosio in un'intervista a La Zanzara su Radio 24. Ma come fa a dire una cosa del genere, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? "Infatti non ho prove, ho solo un tarlo che mi ronza in testa - risponde Borsellino - diciamo che il nostro è un paese con un livello di cardiopatie molto alto...".
"Ho letto le critiche di Napolitano per le aggressioni che avrebbe subito D'Ambrosio - dice ancora Borsellino a La Zanzara - ma conosco persone che hanno subito attacchi più gravi e non sono morte. L'infarto arriva quando deve arrivare. Anch'io sono cardiopatico. Mi accusano di vivere sulla morte di mio fratello, mi attaccano pesantemente, ma l'infarto non mi è ancora venuto".
Che ne pensa del trasferimento di Antonio Ingroia in Guatemala? "Ingroia -dice - ha subito una grande pressione psicologica, ma è una decisione che non condivido. Rischia la vita e in Guatemala temo che qualcuno potrebbe chiedere ai narcotrafficanti un favore. Così verrebbe eliminato e si direbbe che è stato ucciso per cose che non riguardano l'Italia. Qualcuno qui da noi sarebbe sicuramente soddisfatto, un certo sistema di potere".
Poi Borsellino torna a criticare il capo dello Stato: "Napolitano ha messo degli ostacoli sulla strada della giustizia attaccando la procura di Palermo, una cosa che un presidente di tutti gli italiani non dovrebbe fare".
Salvatore BorsellinoGIORGIO NAPOLITANO E LORIS D'AMBROSIO PRIMO PIANO DI ANTONINO INGROIA