1- SUPERMARIO BACIAPILE! LA CROCIATA ALLE FAMIGLIE DI FATTO NON E' PIU' SOLO SUI GAY, MA SI ALLARGA ALLE COPPIE SEPARATE CON FIGLI CHE SI SONO UNITE NEL PECCATO 2- L'IMU SARA' A CARICO DELL'EX CONIUGE CHE VIVE NELLA CASA CON I FIGLI SOLO SE I DUE SONO "DIVORZIATI" O "SEPARATI" (ERGO SE ERANO SPOSATI). NEL CASO DI (EX) COPPIE DI FATTO, INVECE, L'IMPOSTA SE LA SPUPAZZA TUTTA IL PROPRIETARIO DELL'IMMOBILE ANCHE SE LA CASA E' ASSEGNATA ALL'EX COMPAGNA (O EX COMPAGNO) PER I PROSSIMI TRENT'ANNI 3- E QUESTO IN UN PAESE DOVE IL NUMERO DEI MATRIMONI TRADIZIONALI COLA A PICCO MENTRE LE FAMIGLIE DI FATTO AUMENTANO A RITMI DA PIL CINESE. LASCIAMO STARE ANGELINO JOLIE (CHE PER IL PDL LA MATERIA E' DELICATA), MA (SFAN)CULATELLO BERSANI NON SAREBBE IL CASO CHE TROVASSE FINALMENTE IL QUID E BATTESSE UN COLPO? 4- ORA E’ CHIARO A COSA SERVONO GLI INCONTRI IN VATICANO TRA RIGOR MONTIS E IL PAPA?

DAGOREPORT

Incredibile ma vero. La "strana" maggioranza che sostiene SuperMario ci si è messa d'impegno e alla fine ha presentato un sacrosanto emendamento perché - in caso di genitori separati con figli al seguito - l'Imu la paghi chi risiede nella casa e non chi è effettivamente proprietario.

Sacrosanto perché in questi casi si parla di immobili che non producono reddito e che di fatto sono "assegnati" a tempo indefinito che - ovviamente a seconda dell'età della prole - può arrivare fino a 25-30 anni.

Insomma, già chi "cede" la casa all'ex compagna/compagno si deve spupazzare le spese "straordinarie" di condominio e farsi carico del portone rotto o della facciata da ripittare ma pure dell'Imu (a volte come seconda casa e quindi con costi esorbitanti) persino quei geni che stanno in Parlamento hanno pensato fosse davvero un po' troppo.

Tutto a posto quindi? Eh no... Perché l'articolo 4 del decreto legge n.16 del 2 marzo 2012 - più semplicemente noto come "decreto semplificazione fiscale" - convertito in via definitiva dal Senato il 24 aprile parla espressamente di "matrimonio". Leggasi i sacri testi: "L'assegnazione della casa coniugale al coniuge, disposta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, si intende in ogni caso effettuata a titolo di diritto di abitazione". E questo costituisce il presupposto per il pagamento dell'imposta. "Me cojoni", direbbe il mitico Tomas Milian alias "Er Monnezza".

E già, perché finisce che il buonsenso (quello di far pagare l'Imu a chi effettivamente risiede in modo permanente e a lunghissimo termine in una casa per decisione di un giudice e senza peraltro pagare un affitto) si applica solo a chi si è unito in matrimonio davanti a Nostro Signore. Se l'impegno è stato tanto serio da presentarsi davanti a un prete o ad un sindaco vale la regola d'oro, se si tratta di una ex coppia di fatto - che abbiano o no convissuto - niente. In quel caso l'Imu è a carico dell'effettivo proprietario. Arrivederci e grazie. Che tradotto significa: "Non ti sei sposato? E mo' so' cazzi"....

E tutto questo in un'Italia dove i matrimoni tradizionali sono crollati del 50% negli ultimi trent'anni (dai 420mila del 1980 ai 217mila del 2010, dice l'Istat) mentre le famiglie di fatto si moltiplicano come i bambini che cuciono palloni in Cina. Sempre secondo l'Istat, infatti, sono 820mila le convivenze "more uxorio" contro le 564mila nel 2003. Siamo al 40% in più in meno di dieci anni. E di queste la metà ha figli. Insomma, l'emendamento "di buonsenso" in verità riguarda una piccola minoranza, un po' come quelle leggine che il Parlamento sforna zitto zitto per foraggiare i Ladini della Val Badia...

Ora... Che SuperMario voglia allisciarsi il Cuppolone ci può stare. E pure che lo voglia fare il Pdl. E così si butta lì un emendamento - definito da tutti "civiltà" - che riguarda solo una piccola fetta del Paese e se ne fotte del resto. Eppoi si chiedono perché la gente pensa che i politici vivano fuori dal mondo e li vorrebbero andare a prendere con i forconi davanti a Montecitorio... O l'emendamento lo fai per tutti o non lo fai per nessuno...

Comprese le ragioni di Rigor Montis e perdonato il povero Jolie che per il Pdl la materia è delicata, la domanda sorge spontanea: ma (sfan) culatello Bersani - leader di un partito notoriamente progressista, moderno, al passo con i tempi e, come si dice a Roma, "de' sinistra" - quand'è che troverà il "quid"? Perché almeno lui avrebbe potuto battere un colpo invece di mettersi in fila a fare il baciapile...

 

 

este MONTI E IL PAPA divorziati MONTI PAPA divorcepic

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