1. UN ANNO STORICO: DALLA RINUNCIA DI RATZINGER ALLA RIVOLUZIONE DI PAPA BERGOGLIO 2. IL 2013 SI ERA APERTO NEL MODO PEGGIORE: UN PAPA SOLO E AMMALATO DI CUORE IN ATTESA DEL RAPPORTO DEI TRE CARDINALI SU VATILEAKS, SCANDALO ESPLOSO NEL 2012 CON IL LIBRO DI NUZZI “SUA SANTITÀ”, INZEPPATO DI DOCUMENTI RISERVATI CHE SPUTTANANO IL VERO “DOMINUS” DELLA CURIA, IL SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE 3. MA DIO ESISTE E LOTTA INSIEME A NOI. IL 13 MARZO SI AFFACCIA IL PAPA “VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” PER SALVARE LA CHIESA. DALLO IOR ALLA CURIA, NULLA SARÀ COME PRIMA

DAGOREPORT

Rewind. Il 2013 si apre nel modo peggiore: un papa solo e ammalato di cuore (operato con un by-pass) in attesa del rapporto dei tre cardinali su Vatileaks, scandalo esploso nel 2012 con il libro di Gianluigi Nuzzi "Sua Santità", inzeppato di documenti riservati prelevati dal maggiordomo papale Paolo Gabriele.

All'epoca il segretario di Stato Tarcisio Bertone spadroneggiava non solo all'interno della Curia ma ficcava le manine anche negli affari italiani tra nomine in Rai (Marco Simeon) e rapporti con le banche (Bazoli di Intesa). La riforma dello Ior sembrava impantanata dopo la cacciata di Gotti Tedeschi mentre la stampa nazionale era diventata un palcoscenico per mettere in vetrina i panni sporchi della Santa Sede.

Le udienze erano semivuote, il dialogo internazionale era azzittito dagli scandali, anziché il rapporto con i fedeli tutto era concentrato sulle lotte di potere curiali. Finchè un giorno, letto il rapporto dei cardinali su Vatileaks, conosciuta la situazione economica dello Ior, deluso mortalmente da Bertone, stanco e depresso, Ratzinger decide di salire a bordo di un elicottero e mollare a un destino migliore la Chiesa di Cristo.

Una decisione che è maturata già al primo deflagrare di Vatileaks e poi si è concretizzata l'11 febbraio durante un evento solenne in Vaticano. Cosa mai vista. E le reazioni furono scomposte. Bertone, per la prima volta in sette anni, vede il papa prendere una decisione senza che lui ne fosse a conoscenza. Ma lo sgomento (e la paura di vedere il suo potere crollare) dura poco. Già 20 minuti dopo l'annuncia Bertone è al telefono con Sodano per portare Angelo Scola sul trono papalino.

Ma Dio esiste e lotta insieme a noi. Il 13 marzo si affaccia il papa "venuto dalla fine del mondo" per salvare la chiesa. Lo annuncia il cardinale Tauran che diventerà il fido consigliere diplomatico dell'argentino Jorge Bergoglio, alias Papa Francesco. Che ha trascorsi i primi mesi a capire in quale guaio si era infilato, e per farlo ha scelto di non recarsi a vivere nel Palazzo Apostolico facendo della foresteria di Santa Marta, da semplice residenza per le visite vescovili, a quartier generale del comandante Bergoglio.

Da Santa Marta partono i primi strali contro il chiacchiericcio della Curia, il diavolo denaro, gli intrighi di palazzo. E il papa raduna le pecorelle smarrite: omelie su temi di attualità, linguaggio semplice e volto sorridente, non più teologo ma pastore. Dall'eremo del convento in cui vive Benedetto XVI gongola: la sua rinuncia è la sua vittoria (l'unico atto per cui sarà ricordato).

Fra uno sbaciucchio e l'altro di fedeli ammalati e bambini impertinenti, il Papa ripulisce lo Ior, con la nomina della supercommissione, e ne nomina un'altra per la riforma della Curia, fatta di 8 cardinali, e una composta di laici per la riforma di tutti gli enti economici (il colpo di genio del papa ha portato anche all'unica nomina femminile: la "camerlenga" Francesca Chaouqui).

Le commissioni hanno in sei mesi hanno ripulito lo Ior e l'Apsa (che gestisce il patrimonio), promosse entrambe dall'esame anti-riciclaggio di MoneyVal, e ora stanno studiando insieme ai colossi della consulenza mondiale la riforma del Governatorato e la creazione del sistema centralizzato per la gestione dei media.

Il 2014 sarà l'anno in cui il Vaticano cesserà di essere inquinato (lui la chiama "la corte") e diventerà un "ospedale da campo" (come lo chiama lui). Ora i cardinali mangiano con i barboni: è stato offerto un pranzo per 400 poveri in cui, oltre al ministro Kyenge, c'erano cardinali e prelati, fra cui Tauran, Abril, e anche il potente economo del papa monsignor Vallejo, segretario della commissione affari economici. Cose mai viste in Vaticano.

 

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