1- DAGOREPORT
Il brusco cambio di umore, che ormai sfiora l'euforia, a favore di un'Italia al voto anticipato a novembre 2012 ha origine dai soliti sondaggi. Sabato scorso sulla scrivania di Berlusconi a Palazzo Grazioli sono stati scodellati dati che, per la prima volta, vedono la popolarità di Rigor Montis ridotta ai minimi termini. E ancora non sono entrati in ballo, per le tasche degli italiani, l'Imu e l'aumento dell'Iva. Altre stangate.
E subito il Banana ha spedito il "ribelle" Pisanu chez Casini per convincerlo a mettersi di nuovo insieme. Ovviamente, come ha dichiarato al settimanale "Gente", fa professione di pensionato destinato alla panchina dei giardinetti; in realtà, il Cainano non schioda: dietro le quinte, comando io.
vendola bersani di pietro strappo xAnche il mago Dalemix sente odor di sangue e ha pensato bene di riattaccare i personaggi della foto perduta di Vasto: Bersani, Di Pietro e Vendola. Alla proposta dalemona, si è subito smarcata la quota catto-piddina capitanata da Enrico Letta e Fioroni: mai con Idv e Sel, a costo di abbandonare il Pd.
Infine va registrato che il mini-partito di Fini, Futuro e Libertà, è da un pezzo spaccato tra l'ala oltranzista di Granata e quello moderata filo-Napolitano di Della Vedova, con mezzoBocchino che galleggia in mezzo.
dalema berlusconiQuesta è, al momento, lo stato dell'arte mentre l'Europa va alle urne. La prossima domenica sono in ballo il ballottaggio tra Hollande e Sarkozy, il voto in Grecia, in Irlanda, amministrative in Italia e in due laender tedeschi (a settembre si voterà in Olanda). Il destino dell'Euro-zona è appeso al risultato del combattimento tra la dittatura dei "mercati" e la rivolta dell'antipolitica.
2- BERSANI: 'VOTO? NON VOGLIO VINCERE SULLE MACERIE. ITALIA SI TROVA ANCORA IN PIENA CRISI'
Ansa.it - "Non intendo vincere sulle macerie del nostro paese, non possiamo destabilizzare il paese che si trova ancora in piena crisi": così Pier Luigi Bersani leader del Pd, a Sky tg24 ha risposto a Maria Latella che gli ha chiesto perché il Pd non si gioca, con il voto anticipato la possibilità di vincere.
3- GRILLO: ASPETTANDO IL TERREMOTO
Beppe Grillo per www.beppegrillo.it
Un terremoto è in arrivo in Europa. Le scosse sismiche sono le prossime elezioni e i referendum. Si profila un confronto tra politica e finanza. I parlamenti nazionali da una parte e la BCE e il FMI dall'altra. Il 6 maggio si voterà in Grecia e il nuovo Governo potrebbe rigettare gli accordi presi con la UE per evitare il default. In Francia Hollande è favorito, la sua posizione è contraria ai tagli sociali per favorire le direttive europee.
GRILLO a e f d ef b a da cSul trattato di stabilità ha dichiarato "Aggiungiamo una parte sulla crescita o non lo ratificheremo". Marine Le Pen ha ottenuto il 20% con un programma eurofobo e il suo consenso non potrà non influenzare il nuovo inquilino dell'Eliseo. Il 31 maggio in Irlanda si terrà un referendum sulle nuove regole di bilancio volute dalla Germania, il "fiscal compact" che in Italia è stato approvato senza alcuna consultazione popolare come nelle migliori tradizioni di uno Stato partitocratico e non democratico.
Persino dove non vi sono elezioni a breve si stanno aprendo delle faglie profonde, in Olanda si è dimesso il Governo Rutte a causa dei previsti tagli alla spesa pubblica, senza austerity si perderebbe infatti la tripla A... In Olanda si andrà alle urne il 12 settembre, il Pvv antieuro di Geert Wilders potrebbe spopolare.
Dove le politiche di tasse e sangue in nome dell'euro sono state applicate i risultati sono stati a passo di gambero, c'è stato un costante peggioramento. Il debito pubblico è aumentato, come in Italia, o il Paese è letteralmente fallito come in Grecia dove è avvenuto un default silenzioso. C'è stato, ma non si deve dire in giro (*).
Standard&Poor's ha declassato la Spagna da A a BBB+, in sostanza aumenta l'interesse dovuto a chi acquista titoli spagnoli. Gli interessi saranno onorati con il taglio delle spese sociali. Tutti più poveri, ma per cosa? Per diventare carne da macello come i tori nelle corride?
Fini e Bocchino davanti ai fotografi BEPPE GRILLO SU INTERNAZIONALEJosé Ignacio Torreblanca professore alla UNED University ha scritto sul Financial Times un lungo articolo dal titolo "Tempo di dire basta al nonsenso dell'austerity". Scrive "La prossima settimana saranno due anni da quando Zapatero adottò le prime misure di austerità. Queste misure comportarono il suicidio del Partito Socialista spagnolo.
Ora i Conservatori si trovano in una situazione simile, dopo 100 giorni di governo hanno portato l'austerità bel al di là del loro mandato elettorale e questo solo per trovarsi nella stessa situazione finanziaria di Zapatero.
Napolitano ha incontrato anche Bersani e CasiniE' oltraggioso che mentre gli spagnoli soffrono per la recessione e per la disoccupazione (del 24,44%, ndr) Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e membro della BCE, affermi che il 6% di interesse per i titoli pubblici spagnoli "non è la fine del mondo". E' preoccupante che la UE sostenga i pesanti tagli alla spesa dell'educazione e della ricerca in Spagna ignorando deliberatamente che ciò è incompatibile con un modello di sviluppo... E' tempo di dire basta!".
In gioco non c'è solo l'euro, ma un modello di sviluppo superato e la distruzione degli Stati sociali. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure. Ci vediamo in Parlamento.