reddito di cittadinanza di maio beppe grillo

''PER AVERE IL REDDITO DI CITTADINANZA 8 ORE DI LAVORO GRATIS A SETTIMANA''. MENTRE TRIA SPEGNE GLI ARDORI PER LA RIFORMA QUEST'ANNO, DI MAIO INSISTE SUL SUO CAVALLO DI BATTAGLIA - IL FUTURO SECONDO GRILLO: ''QUESTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE È DIVERSA DALLE ALTRE. STAVOLTA NON SI CREERANNO NUOVI POSTI DI LAVORO. CI SARÀ ALTA DISOCCUPAZIONE, SONO GIÀ COLPITI CONTABILI, ANALISTI FINANZIARI, GIORNALISTI, AVVOCATI, RADIOLOGI, ECC. CI SARANNO PIÙ DISUGUAGLIANZE E UNA TERRIBILE QUANTITÀ DI STRESS NEL NOSTRO TESSUTO SOCIALE''

  1. DI MAIO, PER REDDITO CITTADINANZA 8 ORE LAVORO GRATIS

reddito cittadinanza

 (ANSA) - Obiettivo del reddito di cittadinanza "non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro - il tuo settore è finito o si è trasformato - ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio al congresso Uil.

 

  1. LAVORO:DI MAIO, SU REDDITO CITTADINANZA NON ARRETREREMO

 (ANSA) - Il reddito di cittadinanza "può muovere tante obiezioni, ma ci credo molto e possiamo farlo insieme, non arretreremo e ci metteremo insieme come forze politiche e parti sociali per realizzarlo senza che ci siano degli abusi". Così il vicepremier, Luigi Di Maio, intervenendo al congresso Uil e aggiungendo: "la vera grande questione è la riconversione di chi oggi ha bisogno di esser riqualificato e reinserito lavorativamente", la questione "passa per i centri per l'impiego ma anche per il reddito".

 

 

  1. REDDITO BASE INCONDIZIONATO: COME GUADAGNEREMO IN UN FUTURO SENZA LAVORO

Beppe Grillo per il suo blog, www.beppegrillo.it

 

Voglio iniziare con una domanda inquietante: secondo voi stiamo andando verso un futuro con più o meno posti di lavoro?

reddito cittadinanza meme

 

Ma siccome ci siamo fatti questa domanda moltissime volte, in passato, forse in realtà dovremmo chiederci se questa volta c’è qualcosa di veramente diverso.

 

La paura che l’automazione possa sostituire i lavoratori e portare ad una grave disoccupazione risale ad almeno 200 anni fa, alle rivolte luddiste in Inghilterra.

 

E da allora, questa preoccupazione si è ripresentata più volte.  Suppongo che pochi di voi abbiano mai sentito parlare della lettera sulla Triplice Rivoluzione. Fu una relazione presentata al Presidente degli Stati Uniti da un team di lavoro che includeva addirittura diversi premi Nobel. Affermava che gli Stati Uniti si trovavano sull’orlo di un conflitto economico e sociale perché l’automazione industriale avrebbe causato milioni di disoccupati. Quella lettera è stata consegnata al Presidente Lyndon Johnsonnel nel marzo del 1964, ben cinquanta anni fa, ma sebbene l’allarme sia stato lanciato ripetutamente, si è sempre rivelato infondato.

 

reddito cittadinanza di maio

E a causa di questa infondatezza è sorta la convinzione che essenzialmente sì, la tecnologia può devastare intere industrie, cancellare settori e posti di lavoro. Ma al contempo il progresso ci porterà cose completamente nuove. Nuove industrie sorgeranno, nuovi tipi di lavoro faranno la loro comparsa e potrebbero essere cose che oggi non possiamo nemmeno immaginare.

 

Finora la storia è andata così, ed è stata un successo. Perché? I nuovi posti di lavoro che sono stati creati, di solito sono stati sempre migliori dei precedenti. Sono stati molto più coinvolgenti, si sono svolti in ambienti più sicuri e più comodi, e certamente sono stati pagati meglio. Ma voglio quindi farvi una domanda provocatoria. È possibile che a un certo punto, in futuro, una quota significativa della forza lavoro umana finisca per essere tanto superflua quanto lo sono diventati i cavalli all’apparire delle automobili?

 

reddito garantito ai cittadini

Potreste rispondere che è assurdo confrontare gli esseri umani e i cavalli. I cavalli sono molto limitati e quando auto e camion e trattori fecero la loro comparsa, ai cavalli non restava più nulla da fare. Le persone, d’altro canto, sono intelligenti; possiamo imparare, adattarci. E in teoria, questo implica che troveremo sempre qualcos’altro da fare. Ma ecco l’aspetto davvero critico da capire. Le macchine che minacceranno i nostri lavoratori non hanno niente a che vedere con quelle auto, camion e trattori che hanno sostituito i cavalli. Il futuro sarà pieno di macchine che pensano, imparano e si adattano. E questo significa che la tecnologia sta iniziando ad esibire una capacità umana fondamentale, la capacità che fino ad ora ci ha mantenuto indispensabili all’economia.

 

Allora cosa c’è di veramente diverso nell’odierna tecnologia dell’informazione, rispetto al passato? Le macchine stanno iniziando a pensare.

 

GRILLO DI MAIO

E non mi sto riferendo all’intelligenza artificiale della fantascienza; voglio solo dire che macchine ed algoritmi stanno prendendo decisioni. Stanno risolvendo problemi e lo fanno al nostro posto e cosa ancora più importante, stanno imparando. In effetti, se c’è una tecnologia che è davvero centrale in tutto questo ed è realmente diventata la forza trainante del processo, è l’apprendimento automatico (machine learning), che sta diventando una tecnologia incredibilmente potente.

 

L’altro aspetto fondamentale da capire è che questo cambiamento non è assolutamente riservato ai bassi redditi, ai colletti blu, o a quelle figure professionali con livelli di istruzione relativamente modesti. Vediamo già un impatto sulle libere professioni, su persone come i contabili, gli analisti finanziari, i giornalisti, gli avvocati, i radiologi e così via.

 

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

A questo punto penso emerga chiaramente che potrebbe attenderci un futuro di alta disoccupazione. O quantomeno, potremmo affrontare sottoccupazione o redditi stagnanti, forse persino in diminuzione. E ovviamente, un peggioramento delle diseguaglianze. Tutto questo, ovviamente, inietterà una terribile quantità di stress nel nostro tessuto sociale.

 

Il fondamentale problema è che il lavoro è ad oggi il meccanismo primario di distribuzione del reddito. Non ne conosciamo un altro. Abbiamo unito il reddito al cibo e all’intera economia. E se vuoi una fiorente economia di mercato, servono molti consumatori che siano in grado di acquistare i beni e servizi.

 

È molto importante capire che è l’accesso all’economia di mercato che permette a tutti noi, come individui, di avere successo nella vita. Che cosa ci possiamo fare? Potete affrontare il problema da una prospettiva utopica. Potete immaginare un futuro dove tutti lavorano meno, abbiamo più tempo libero, più tempo per le famiglie, per fare cose che ci appaghino davvero e così via. Io lo trovo uno scenario fantastico. È qualcosa cui senz’altro dovremmo ambire.

 

Allo stesso tempo, penso, dobbiamo essere realisti, e dobbiamo renderci conto che probabilmente il cambiamento all’inizio non sarà accettato. Molte persone saranno lasciate indietro. Dovremmo affrontare un problema di distribuzione del reddito.

 

Se vogliamo risolvere questo problema alla fine dovremo trovare un modo per separare i redditi dal lavoro tradizionale. E penso che il modo migliore, più diretto, per riuscirci sia una qualche forma di reddito garantito o reddito di base universale. È un’idea che sta acquistando sempre più rilievo, riceve molto sostegno e attenzione, ci sono molti progetti pilota ed esperimenti in corso nel mondo.

luigi di maio beppe grillo

 

La mia opinione è che il reddito di base non sia una panacea, una soluzione che funziona da sola, ma è piuttosto un punto di partenza.

 

Dovremo comunque immaginare che un futuro molto diverso da quello che avevamo in mente, dovremo affrontare il rischio che l’intero sistema collassi. Dovremo trovare un modo di costruire un’economia futura che funzioni per tutti, a ogni livello della nostra società, sarà una delle sfide più importanti da affrontare nei prossimi anni e decenni.

 

Di seguito vi allego un documentario di Daniel Häni e Enno Schmidt sul reddito di base incondizionato. Assolutamente da guardare! Ci sono i sottotitoli in italiano.

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”