pittella domenico gianni marcello

''DOBBIAMO ACCONTENTARE TUTTI'': LA LISTA VERDE DEI RACCOMANDATI DI PITTELLA, TRA VESCOVI E VICEMINISTRI PD - LA DINASTIA LUCANA: IL PADRE DOMENICO, SENATORE PSI, FU ARRESTATO PER TERRORISMO DOPO AVER OPERATO UNA BRIGATISTA. POI GELLI E IL MOVIMENTO SOCIALE, LA FUGA IN FRANCIA E...

 

1. «LE PRESSIONI DEI PRELATI E I FAVORI IN QUOTA DEM» CONTATTI COI VICEMINISTRI

Fiorenza Sarzanini per il ''Corriere della Sera''

 

La linea del governatore della Basilicata Marcello Pittella era esplicita: «Dobbiamo accontentare tutti». E nell' elenco l' esponente di primo piano del Pd aveva inserito parenti e amici di parlamentari, politici locali, professionisti e prelati.

fratelli gianni e marcello pittella

È la «lista verde» dei raccomandati di quello che il giudice definisce nell' ordine di cattura «deus ex machina». Per ottenere il risultato falsificavano verbali di concorso, gonfiavano i punteggi dei candidati prescelti, consegnavano in anticipo le tracce delle prove.

 

Pittella ordina e il direttore generale dell' Asm, l' azienda sanitaria di Matera, Pietro Quinto - che aveva fatto nominare nel 2015 - fa eseguire. Il giudice sottolinea come «l' impressionante numero di conversazioni e contatti telefonici, quasi 14.000 in meno di tre mesi, dimostra i rapporti di Quinto con membri del precedente governo nazionale, parlamentari anche oggi in carica e non, consiglieri e assessori regionali».

 

Tra gli altri due esponenti del Pd: l' ex viceministro dell' Interno Filippo Bubbico per una raccomandazione e quello dell' Istruzione Vito De Filippo per soddisfare la richiesta che arriva direttamente dalla Curia. Ma si fa esplicito riferimento anche a due candidati vicini al governatore della Puglia Michele Emiliano e della Campania Vincenzo De Luca scelti perché «le assunzioni venivano decise al fine di ampliare il consenso elettorale e "scambiare" favori ai politici di pari schieramento che governano Regioni limitrofe».

MARCELLO PITTELLA

 

Il giudice evidenzia «il caso di alti prelati della Chiesa che avrebbero raccomandato dei concorrenti nella selezione, riservata unicamente ai disabili, indetta dall' Asm per assumere 8 assistenti amministrativi» e la particolare vicinanza di Quinto all' ambiente ecclesiastico ritenuto da quest' ultimo un «buon partito», con cio alludendo non di certo al suo potere spirituale.

 

Indicativa la conversazione intercettata il 27 maggio 2017 con il viceministro De Filippo nel corso della quale Quinto giustifica la sua insistenza nel soddisfare una raccomandazione a favore della sorella del Segretario del Vescovo di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo, don Angelo Gallitelli, spiegando che certe cose «le fa per il suo bene» e che «qualche parola la spende, così sottacendo a un plausibile ritorno ragionevolmente anche in termini di un possibile consenso elettorale».

VITO DE FILIPPO

 

Per gli indagati i candidati senza raccomandazione sono «una inutile zavorra». Il 9 maggio 2017 Maria Benedetto, la presidente di commissione arrestata, sbotta: «Tutti i raccomandati hanno fatto tutti schifo, guarda e una, è vomitevole, ma dimmi tu come faccio io, come ca... faccio... vescovi, pure i vescovi, che dice che u' vescovo... nessuno dei verdi... come ca...

 

dobbiamo fare». Due settimane dopo, mentre corregge i compiti, dice: «Io... per fare questa cosa sto malissimo, ma come una sorella mi devi credere io non ci dormo la notte, ma non pensando a cosa può succedere, pensando proprio al mio intimo... come responsabile morale. Hai capito cosa voglio dire? ... qualcuno a me dà fastidio che mi, mi ribolle il sangue... fare schifo... ti fa vergognare... io preferisco premiare un poveretto che almeno studia qualcosa e lo supera... mi sento un verme».

 

Nel marzo precedente era stata una delle dirigenti a preoccuparsi: «Ora mi devo fare pure le... scannerizzare le carte, mi devo fare le fotocopie perche questi siccome sono delinquenti ancora quando io me ne sono andata, le fanno sparire, mica è la prima volta che hanno fatto queste cose, capito?».

Filippo Bubbico

 

Una delle contestazioni a Quinto riguarda le consulenze affidate a un avvocato per far ottenere al figlio la laurea in giurisprudenza e la pratica presso uno studio. Scrive il giudice: «Dal libretto universitario di Giuseppe Quinto emerge che il 19 dicembre 2015 ha sostenuto l' esame di Diritto Amministrativo I e di Diritto Amministrativo 2, ottenendo per entrambi il voto di 30 e lode, e il 14 dicembre 2015 ha sostenuto ben 3 esami: Diritto Penale I, Diritto Penale 2, Diritto Privato Comparato per i quali ha ottenuto 28, 28 e 27».

 

pittella domenico gianni marcello

 

2. LA DINASTIA LUCANA DALLA COLLUSIONE CON LE BR A STRASBURGO

Leo Amato per ''la Repubblica''

 

Marcello guida la Regione. Gianni è senatore dopo essere stato vicepresidente dell' Europarlamento, e aver provato addirittura a scalare il Partito democratico, candidandosi alle primarie.

 

 Ma Marcello e Gianni Pittella, in Basilicata, resteranno per sempre i figli di Don Mimì, scomparso ad aprile di quest' anno, consigliere regionale nel 1970, eletto al Senato per tre legislature con i socialisti fino all' incredibile storia legata a Natalia Ligas, una brigatista latitante ferita in un conflitto al fuoco ( provò ad uccidere l' avvocato difensore del terrorista pentito Patrizio Peci) che Don Mimì, medico, operò nel 1981 in anonimato. Per questo ( e anche per l' accusa di aver elaborato con le Br un piano per rapire Ferdinando Schettini, vicepresidente della giunta regionale della Basilicata), Pittella senior fu condannato a 12 anni di reclusione.

domenico mimi pittella

 

Espulso dal Psi, in attesa della condanna definitiva, fondò la Lega italiana di cui faceva parte anche Licio Gelli, si candidò con il Movimento sociale e quando la condanna arrivò, fuggì in Francia fino alla consegna nel 1999 nel carcere di Rebibbia per poi ricevere la grazia, parziale, dal presidente Ciampi. Nel frattempo però la carriera dei suoi figli era già partita. Nel 1996 Gianni viene eletto parlamentare dell' Ulivo prima di intraprendere il suo percorso, tre anni più tardi, nel parlamento europeo dove è capogruppo socialista per quattro anni.

 

domenico mimi pittella

Alla sua ombra cresceva Marcello, il fratello più piccolo, che ha avuto la grande occasione nel 2013 quando sono arrivate le dimissioni dell' ex governatore Vito De Filippo, travolto dello scandalo per l' inchiesta sui rimborsi pazzi. Il Pd aveva scelto di non candidare nessuno dei consiglieri uscenti coinvolti dall' indagine. Ma lui, invischiato per uno scontrino corretto a penna, si è ribellato: ha coalizzato pezzi del centrosinistra e del centrodestra invocando una " rivoluzione democratica" e ha sconfitto per 200 voti il candidato di tutti i maggiorenti dem. Quindi si è ripresentato alle urne e vinto a mani basse.

domenico mimi pittella

 

Accentrando tutto quello che poteva è riuscito, col tempo, a piegare le resistenze degli oppositori che ancora gli restavano all' interno del Pd lucano. Così anche il 5 marzo, dopo la sconfitta alle politiche del fratello ( paracadutato in un seggio sicuro in Campania), si era ripresentato ai suoi come l' unico condottiero capace di difendere il centrosinistra dall' avanzata di 5 Stelle e centrodestra. Era pronto a ricandidarsi, motivo per cui - ha scritto il gip - avrebbe potuto continuare a reiterare quella gestione della sanità che, secondo i giudici, altro non era che un reato.

 

domenico mimi pittella

 

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