fascisti

L'ANTIFASCISMO È IL NUOVO OPPIO DEI POPOLI - IL PARA-GURU COMUNISTA ZIZEK: ''I PROGRESSISTI USANO LO SPAURACCHIO FASCISTA PER OCCULTARE I PROPRI FALLIMENTI E RICATTARE MORALMENTE GLI ELETTORI: O VOTI ME, O SEI UN TRADITORE DELLA DEMOCRAZIA'' - COSÌ, INSEGUENDO 4 FACINOROSI NOSTALGICI NON DEVONO OCCUPARSI DI IMMIGRAZIONE, CRISI ECONOMICA, ISLAM RADICALE, DISOCCUPAZIONE E PRECARIETÀ

 

Riccardo Torrescura per ''La Verità''

 

SLAVOJ ZIZEK

Contestare da destra la paranoia antifascista non è mai semplice: si viene accusati di essere di parte nonché ottenebrati dall' ideologia. Ecco perché vale la pena di citare ciò che ha scritto sul tema un comunista d' acciaio. L' uomo di cui stiamo parlando è il filosofo sloveno Slavoj Zizek, la cui ultima pubblicazione italiana consiste in un corposo saggio sull' attualità di Lenin.

 

Siamo di fronte a un insospettabile, dunque. A un pensatore che, per quanto fuori dagli schemi, si colloca con decisione sull' altra sponda del fiume rispetto al fascismo.

donald e marla

Ebbene, Zizek ha appena pubblicato sul quotidiano britannico The Independent un articolo bollente sul movimento antifascista. «Un nuovo spettro sta perseguitando la politica progressista in Europa e negli Stati Uniti, lo spettro del fascismo», scrive.

 

«Trump negli Stati Uniti, Le Pen in Francia, Orban in Ungheria: sono tutti demonizzati come il nuovo male contro cui dovremmo unire tutte le nostre forze. Ogni minimo dubbio e riserva è immediatamente giudicato un segno di collaborazione segreta con il fascismo». L' analisi è più che corretta e si può tranquillamente allargare alla situazione del nostro Paese.

 

A leggere i quotidiani degli ultimi giorni, infatti, sembra che il «pericolo fascista» sia più grave che mai. Un po' ovunque spuntano movimenti para nazisti e fanatici del totalitarismo, contro cui i movimenti progressisti - Partito democratico in primis - invitano a combattere. Chiunque si rifiuti di scendere in campo viene immediatamente etichettato come «traditore dell' Italia» (la definizione è del direttore di Repubblica, Mario Calabresi).

SLAVOJ ZIZEK

 

Motivo per cui politici di vario ordine e grado stanno facendo professione di fede democratica, dichiarandosi pubblicamente «antifascisti», onde non venire sospettati di intelligenza col nemico. Un esempio lampante è il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che ieri ci ha tenuto a ribadire «la forte natura antifascista del Movimento 5 stelle». Ecco, secondo Slavoj Zizek, forme simili di antifascismo sono il nuovo «oppio dei popoli».

 

«L' immagine demonizzata di una minaccia fascista», spiega il filosofo, «serve chiaramente come nuovo feticcio politico, feticcio nel semplice senso freudiano di un' immagine affascinante la cui funzione è di offuscare il vero antagonismo». A parere di Zizek, la «figura del fascista» serve ai liberal per «nascondere le situazioni di stallo alla base della nostra crisi». In sostanza, dice il pensatore sloveno, lo spauracchio del fascismo di ritorno è utilizzato per compattare il fronte progressista. «In Francia ogni scetticismo di sinistra su Macron fu immediatamente denunciato come sostegno alla Le Pen».

matteo salvini e marine le pen ballano in pista 14

 

In questo modo, i democratici riescono a tamponare le falle interne e a non avere i proverbiali «nemici a sinistra».

«Quando ho richiamato l' attenzione su come parti della destra identitaria stavano affrontando i problemi della classe lavoratrice trascurati dalla sinistra liberal», spiega Zizek, «sono stato, come previsto, immediatamente accusato di invocare una coalizione tra sinistra radicale e destra fascista».

 

Sta avvenendo una cosa simile anche in Italia. Il Pd perde i pezzi, e non trova altro modo per recuperare consensi che evocare le minacciose forze della reazione in agguato. In questo modo, ottiene un duplice risultato: può invocare la repressione contro gli avversari politici e, allo stesso tempo, richiamare all' ordine i potenziali elettori delusi.

 

matteo salvini e marine le pen ballano in pista 13

«La triste prospettiva che ci attende», chiosa Zizek, «è quella di un futuro in cui, ogni quattro anni, saremo gettati nel panico, spaventati da una qualche forma di "pericolo neofascista", e in questo modo ricattati, affinché esprimiamo il nostro voto per il candidato "civilizzato" in elezioni prive di significato. [...] Nel frattempo, potremo dormire nell' abbraccio sicuro del capitalismo globale dal volto umano. L' oscenità della situazione è da mozzare il fiato: il capitalismo globale ora si presenta come l' ultima protezione contro il fascismo, e se cerchi di farlo notare sei accusato di complicità con il fascismo. Il panico antifascista di oggi non porta speranza, uccide la speranza».

 

A dire tutto questo è un acerrimo avversario dei movimenti populisti e identitari.

RENZI ORBAN

Un avversario che ha il pregio di essere, oltre che lucido, anche onesto. Zizek, infatti, sostiene che la sinistra dovrebbe misurarsi sullo stesso terreno battuto dalla «destra alternativa», recuperando consensi attraverso un confronto davvero democratico. Secondo lui, la sinistra può battere i populisti solo tagliando i ponti con le assurdità politicamente corrette e ricominciando a occuparsi davvero dei lavoratori, dei problemi causati dalla globalizzazione e dal capitalismo finanziario senza regole. Nella sua prospettiva, la caccia al fascista è solo una scorciatoia vigliacca per evitare di affrontare la realtà.

 

Il fatto è che ha ragione. Il Pd, Repubblica e compagni vari possono fare tutte le campagne «antifasciste» che vogliono. Ma prima o poi dovranno spiegare ai loro lettori/ elettori come si risolve il caos dell' immigrazione, come si fa a uscire sul serio dalla crisi economica, come si combatte la minaccia dell' islam radicale, come si fronteggia l' aumento spaventoso della disoccupazione e della precarietà. Tutte questioni per cui, oggi, i progressisti non hanno soluzioni (e, quando le hanno, non sono efficaci). Il «ritorno del fascismo» potrà distrarre i cittadini per qualche settimana, ma poi i nodi arriveranno al pettine.

MERKEL ORBAN

 

Verrà il giorno in cui i cari compagni non potranno più dare la colpa dei loro fallimenti al Duce. E, per loro, saranno guai seri.

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…