1. AIUTO, CHE PAPA “SCONNESSO”! NON NAVIGA IN INTERNET, NON VEDE LA TV DAL 1990 (“UNA PROMESSA ALLA VERGINE DEL CARMINE”) E LEGGE UN SOLO QUOTIDIANO: “LA REPUBBLICA”
2. E FELTRI LO “SCOMUNICA”: “IL GIORNALE FONDATO DA EUGENIO SCALFARI E DIRETTO DA EZIO MAURO, A OCCHIO E CROCE, PIÙ CROCE CHE OCCHIO, FRA QUELLI NAZIONALI È IL MENO VICINO AL CREDO CATTOLICO, ESSENDO LAICO, FAVOREVOLE IN MODO SCHIETTO ALLE NOZZE GAY E CONTRARIO ALLE INTERFERENZE DELLA CHIESA NEGLI AFFARI DELLO STATO ITALIANO’’
3. “PENSIAMO CHE SE IL PAPA SFOGLIASSE IN QUALCHE CIRCOSTANZA ANCHE IL CORRIERE, LA STAMPA, IL GIORNALE E ALTRE TESTATE GLI SAREBBE PIÙ FACILE COMPRENDERE I SENTIMENTI DELL'INTERO SUO GREGGE. E SAREBBE UN SANTO PADRE UN PO' PIÙ SANTO’’

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1. LA SCELTA DI FRANCESCO

raul castro papa francesco bergoglio raul castro papa francesco bergoglio

Intervista di Juan Berretta per “La Voz del Pueblo” pubblicata da “la Repubblica”

 

Santità, che cosa le manca della sua vita prima di diventare Papa?

«Uscire per strada. Questo mi manca molto, la tranquillità di camminare per strada. O di andare in una pizzeria a mangiarmi una bella pizza ».

 

Può farsi mandare la pizza a domicilio in Vaticano.

«Sì, ma non è la stessa cosa, la cosa bella è andare lì. A me è sempre piaciuto girare per strada. Quando ero cardinale mi piaceva moltissimo camminare per la strada, andare in autobus, in metropolitana. La città mi affascina, sono cittadino nell’anima«.

patti smith papa francesco bergoglio patti smith papa francesco bergoglio

 

Qui gira per la città?

«Noooo…. Vado nelle parrocchie… Ma non posso uscire. Immaginate che io esca qui, per strada, cosa si scatenerebbe. Un giorno sono uscito in auto solo con l’autista e mi sono dimenticato di chiudere il finestrino; era aperto e io non me n’ero accorto. Si è scatenato un putiferio… Io stavo nel sedile del passeggero, dovevamo solo venire qui, ma la gente non lasciava avanzare l’auto».

 

È legato al suo modo di essere.

papa francesco papa francesco

«È vero che qui mi considerano un indisciplinato, il protocollo non lo seguo molto. Il protocollo è molto freddo, anche se ci sono cose ufficiali che seguo scrupolosamente».

 

Nell’importante viaggio che ha fatto a Manila la scorsa estate ha parlato dell’importanza di piangere. Lei piange?

«Quando vedo drammi umani. Come l’altro giorno, quando ho visto quello che succede ai Rohingya: viaggiano a bordo di questi barconi in acque thailandesi e quando si avvicinano a terra gli danno un po’ di cibo e di acqua e li ricacciano un’altra volta in mare. Mi commuovono profondamente, questo genere di drammi. Poi, i bambini malati. Quando vedo quelle che qui chiamano “malattie rare”, che sono frutto di incuria ambientale, mi viene una gran rabbia».

 

Ma le succede di piangere fisicamente, di versare lacrime?

il bayern monaco incontra papa francesco bergoglio 7 il bayern monaco incontra papa francesco bergoglio 7

«In pubblico non piango. In due occasioni sono stato quasi sul punto di farlo, ma mi sono frenato in tempo. Ero talmente commosso che qualche lacrima mi è sfuggita, ma ho fatto finta di nulla; e ho aspettato qualche attimo prima di passarmi la mano sul viso».

 

Perché non voleva che si notasse il suo pianto?

«Non so; non mi sembrava il caso di interrompermi».

 

Quali erano queste situazioni?

«Ne ricordo una sola: stavo parlando delle persecuzioni subite dai cristiani in Iraq, e mi sono commosso profondamente. Se si pensa ai bambini…» 

papa francesco arriva a piazza san pietro papa francesco arriva a piazza san pietro

 

Di quali cose ha paura?

«In generale non ho paure, anzi tendo a essere temerario, a lanciarmi senza misurare la conseguenze. Quanto agli attentati, io sono nelle mani di Dio: nelle mie preghiere parlo al Signore e gli dico: “Se deve accedere, che accada. Ti chiedo solo una grazia: non farmi sentire dolore”, perché davanti al dolore fisico sono codardo. Il dolore morale lo sopporto, quello fisico no».

il papa incontra i giocatori per la partita della pace 4 il papa incontra i giocatori per la partita della pace 4

 

Segue tutto ciò che si pubblica?

«No, no. Leggo un solo giornale, La Repubblica, che si rivolge ai settori medi. Lo sfoglio la mattina, per non più di dieci minuti. Quanto alla televisione, non la vedo dal 1990, dopo una promessa che ho fatto alla Vergine del Carmine la sera del 15 luglio 1990».

 

Per un motivo particolare?

«No, no. Mi sono detto: questo «non fa per me».

 

Non vede le partite del San Lorenzo?

«No, non vedo nulla in Tv».

 

lecca lecca papa francesco (5) lecca lecca papa francesco (5)

E come fa a sapere i risultati?

«C’è una guardia svizzera che ogni settimana mi fornisce i risultati e la classifica».

 

Tra i vari papi, lei si vedrebbe come un Messi o come un Mascherano?

«Non saprei che dire, dato che non vedo il calcio e non so distinguere lo stile di questi due atleti. Messi è venuto qui due volte, ma non l’ho visto giocare».

 

Naviga su Internet?

«Per niente. E nemmeno rilascio interviste. Ora è accaduto, è uno stato di grazia. Prima l’idea di incontrare in giornalista mi dava il panico».

Papa Francesco e Obama ieri Papa Francesco e Obama ieri

 

Segue gli sviluppi politici in Argentina?

ROLLING STONE PAPA FRANCESCO CON LA COLOMBA ROLLING STONE PAPA FRANCESCO CON LA COLOMBA

«No, non li seguo affatto. E neppure sono al corrente delle tensioni in atto. So che ultimamente alle amministrative di Buenos Aires ha vinto il PRO, perché l’ho letto sul giornale; ne ha parlato anche Repubblica».

 

Perché ripete sempre: «Pregate per me»?

«Perché ne ho bisogno. Ho bisogno della preghiera del popolo. È una mia necessità interiore, la necessità che la preghiera del popolo mi sostenga ».

 

Come vorrebbe essere ricordato?

PAPA FRANCESCO PRENDE IN BRACCIO UN BIMBO CHE POI SCOPPIA A PIANGERE PAPA FRANCESCO PRENDE IN BRACCIO UN BIMBO CHE POI SCOPPIA A PIANGERE

«Come un brav’uomo. Vorrei che dicano: “Era una brava persona che ha cercato di fare del bene”. Non ho altre pretese».

 

 

 

2. UN PAPA CHE LEGGE SOLO «REPUBBLICA» NON CAPISCE TUTTO IL SUO GREGGE

Vittorio Feltri per “il Giornale”

 

vittorio feltri 3 vittorio feltri 3

Non capita ogni giorno di scoprire quali siano i gusti di un papa, e con interesse abbiamo appreso quelli di Francesco, intervistato da un quotidiano, La Voz del Pueblo, pubblicato in una cittadina argentina, Tres Arroyos. Che abbiamo letto con avidità. Udite, udite. Jorge Mario Bergoglio non guarda la tivù da un quarto di secolo. Non che gli faccia ribrezzo, questo non lo ha detto.

 

Papa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo Papa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo

Semplicemente nel 1990 fece un voto, non sappiamo per ottenere che cosa dal Padreterno. Probabilmente è stato accontentato, perché da allora non ha più dato neppure una sbirciatina al video.
 

Non si è perso granché. Ma stupisce che un uomo tanto importante da sostituire Gesù al timone della Chiesa non si senta obbligato a utilizzare il mezzo di comunicazione più popolare per constatare come va il mondo. Verosimilmente, per stare aggiornato consulta altre fonti di informazione, forse più attendibili; e non è escluso che il Cielo, col quale suppongo abbia confidenza, gli invii messaggi tali da rendere superflue le notizie che corrono sul digitale terrestre e via etere. Ci allieta pensare che un pontefice non abbia bisogno di pendere dalle labbra di un mezzobusto qualsiasi.
 

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO SULLA COPERTINA DI THE ADVOCATE MENSILE DELLA COMUNITA GAY PAPA FRANCESCO BERGOGLIO SULLA COPERTINA DI THE ADVOCATE MENSILE DELLA COMUNITA GAY

Dimenticavamo un particolare. Francesco fece il citato voto alla Vergine del Carmelo che, scusandoci per l'ignoranza, non conoscevamo. Un altro dettaglio dell'intervista merita di essere raccontato. Bergoglio, da quando in Vaticano siede sul trono di Pietro, legge un solo giornale. Quale? Tenetevi forte sulla sedia: la Repubblica. Come mai questa scelta? Egli spiega: «È un quotidiano per il ceto medio». Le opinioni non si discutono, figuriamoci quelle di un papa, per giunta amato dalle folle.
 

PAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIME PAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIME

Ci sia tuttavia consentita un'osservazione: il giornale fondato da Eugenio Scalfari e diretto da Ezio Mauro, a occhio e croce, più croce che occhio, fra quelli nazionali è il meno vicino al credo cattolico, essendo laico e propagatore di concetti che contrastano con la tradizione cristiana. Ciò non ci scandalizza, per carità. Anche noi siamo per non mischiare la religione con la politica e i diritti civili. Ci limitiamo a segnalare la stravaganza di Francesco nel preferire un giornale dichiaratamente di sinistra, favorevole in modo schietto alle nozze gay e contrario alle interferenze della Chiesa negli affari dello Stato italiano, tanto per fare due esempi.
 

Ritratto di Papa Francesco Ritratto di Papa Francesco

Ma può darsi che il Papa proprio per questo, cioè allo scopo di capire cosa accade al di là del Tevere, abbia selezionato La Repubblica dalla mazzetta della stampa nostrana. D'altronde, Bergoglio ha fama di essere, oltre che un ottimo pastore di anime, un progressista, cosicché - dato che chi si somiglia si piglia - il fatto che opti per un quotidiano altrettanto progressista ha i caratteri della coerenza.

 

Scalfari e De Benedetti Scalfari e De Benedetti

 Pensiamo tuttavia che se il Pontefice sfogliasse in qualche circostanza anche il Corriere della Sera, La Stampa, Il Giornale e altre storiche testate avrebbe l'opportunità di cogliere appieno la realtà complessa del Paese che non gli può essere estraneo, poiché Roma, di cui egli è vescovo, ne è la capitale.
 

Per l'amor di Dio, non intendiamo insegnare nulla a nessuno, tantomeno al Papa. Comunque, se il Pastore della Chiesa universale riservasse un minimo di attenzione non solo alla Repubblica, ma anche ad altre voci, gli sarebbe più facile comprendere i sentimenti dell'intero suo gregge. E sarebbe un Santo Padre un po' più santo.

 

 

 

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