“AIUTO’ I TRAFFICANTI D’ARMI, SI DIMETTA” - MONTA LA POLEMICA SUL GRILLINO TOFALO - IL MEMBRO DEL COPASIR HA PAGATO UN VIAGGIO IN TURCHIA ALLA DONNA ARRESTATA PER TRAFFICO INTERNAZIONALE DI ARMI INSIEME COL MARITO CONVERTITO ALL’ISLAM - QUELL’INCONTRO TRA TOFALO E IL LEADER LIBICO A ISTANBUL - PD E FORZA ITALIA: "VIA DAL COPASIR"
Grazia Longo per la Stampa
Traffico d' armi con la Libia, spionaggio, Isis. Un triangolo quanto mai insidioso, tanto più che sullo sfondo c' è un rappresentate dello Stato. Angelo Tofalo, deputato grillino e membro del Copasir - il comitato di controllo parlamentare sui servizi segreti - ha ammesso di aver pagato un viaggio in Turchia ad Annamaria Fontana, la donna napoletana arrestata nei giorni scorsi per traffico internazionale di armi insieme con il marito, Mario Di Leva, convertito all' Islam. Il parlamentare ha spiegato i dettagli della vicenda ai magistrati napoletani che indagano sulla coppia arrestata.
E adesso, con una levata di scudi generale, sono in molti a chiedere le sue dimissioni. «L' ammissione di Tofalo non è accettabile e di una gravità inaudita - tuona su Twitter il senatore Pd Stefano Esposito -. Si dimetta subito non solo dal Copasir ma da tutte le istituzioni».
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ri rivolge alla seconda e alla terza carica dello Sato: «Sollecito i presidenti di Senato e Camera perché prendano provvedimenti immediati e allontanino il deputato 5Stelle, Tofalo, dal Copasir.
È intollerabile, oltre che estremamente pericoloso per la sicurezza nazionale, che Tofalo continui a sedere in un organismo parlamentare che ha accesso a informazioni riservate e coperte da segreto».
Dalle indagini emerge che Annamaria Fontana ha fatto da intermediaria per un incontro avvenuto a Istanbul tra il deputato pentastellato e l' ex premier islamista del dissolto governo di salvezza nazionale libico, Khalifa Ghwell. Tofalo si è poi impegnato a organizzare un convegno nella capitale con Ghwell e esponenti di altre fazioni libiche, convegno al quale i promotori volevano invitare anche personaggi di primo piano come Di Maio e Di Battista (estranei all' indagine). Angelo Tofalo non risulta indagato ed è stato sentito dal pubblico ministero della Dda di Napoli Catello Maresca come «persona informata sui fatti».
Tra l' altro si era presentato in procura di sua spontanea volontà, allo scopo di precisare che i contatti servivano «a raccogliere notizie utili alla sicurezza della Repubblica» e che le sue frequentazioni «erano finalizzate anche all' organizzazione, in territorio italiano, di un possibile evento di pace e cooperazione a cui invitare tutti gli attori libici».
Parole che non convincono i parlamentari Pd Emanuele Fiano e Lia Quartapelle: «Tofalo deve assolutamente abbandonate il Copasir». I due ricordano inoltre «il post in cui Di Battista esprimeva la sua comprensione per i terroristi dell' Isis. A questo punto bisogna capire a che giuoco giocano i 5 Stelle. Con chi stanno?».