Glauco Maggi per "La Stampa"
Colin PowellTrattati ruvidamente dall'ex vice di George W. Bush, Dick Cheney, nel suo libro di memorie «In My Time», i due ex segretari di Stato Colin Powell e Condoleezza Rice hanno contrattaccato, con una serie di repliche risentite e puntuali. Accusato di aver minato Bush con critiche espresse a persone esterne al governo, Powell - che nelle presidenziali 2008 ha appoggiato Obama ha detto che Cheney gli «ha sparato colpi bassi e meschini» nel libro, e ha difeso la propria correttezza in una intervista in Tv, dove ha detto: «Davo abitualmente la mia opinione e i miei migliori consigli al Presidente».
Dick_Cheney_at_the_2003_State_of_the_UnionQuanto al commento di Cheney sulle sue dimissioni («sono state la miglior soluzione»), Powell ha ribattuto che aveva sempre pianificato di andarsene dopo le elezioni del 2004.
All'allusione fatta da Cheney, presentando il libro, alle teste che avrebbe «fatto scoppiare» nella capitale, Powell ha replicato in modo sarcastico: «È un'immagine che si commenta da sé. È quel genere di titolo a effetto che ti aspetteresti da un giornalista di gossip. Non è la frase che ti attenderesti da un vicepresidente».
Poi ha aggiunto che Cheney trattava con sufficienza la Rice, che l'aveva sostituito. In un passaggio sulle trattative con la Corea del Nord, Cheney l'ha accusata di aver «fuorviato» Bush, facendogli credere che c'era stata un'intesa, quando in realtà non era vero. «Tenni il presidente pienamente e completamente informato su ogni su e giù delle conversazioni con i nordcoreani», ha protestato la Rice, respingendo l'affermazione come «un attacco alla mia integrità».
Condoleezza RiceCondi ha anche negato di «aver pianto parlando con Cheney», quando gli disse che aveva avuto ragione nel sostenere che l'amministrazione Bush non avrebbe dovuto scusarsi d'aver inserito la famosa frase sull'Iraq alla ricerca di uranio in Africa nel Discorso sull'Unione del 2003. «Non ricordo di aver mai pianto alla sua presenza negli 8 anni alla Casa Bianca», ha detto Condi, che era stata consigliera per la sicurezza prima di diventare segretario di Stato.
Barack Obama«Gli dissi solo che aveva avuto ragione nel prevedere la reazione della stampa», che prese spunto da quella frase per imbastire la campagna su «Bush bugiardo». Il quale, sugli scambi di accuse tra i membri della sua squadra, ha detto che starà agli storici chiarire i punti controversi, ma che è bene che ognuno illustri la propria versione nelle memorie, «come ho fatto io nel mio libro». Anche la Rice ne ha scritto uno, che uscirà in novembre.