L'AMBASCIATORE DALEMONE NELLI FEROCI BASTONA PITTIBULLO: ''BATTERE I PUGNI NON SERVE, BASTI PENSARE A CHE FINE HA FATTO TSIPRAS. BISOGNA CERCARE ALLEANZE IN EUROPA. C'È UN GALATEO DA RISPETTARE''. OVVERO: RENZI SE CONTINUA A TIRARE LA CORDA FINISCE COMMISSARIATO
Marco Zatterin per “la Stampa”
«In linea di principio sono convinto che non convenga battere i pugni sul tavolo», assicura Ferdinando Nelli Feroci, arrivato alla presidenza dell' Istituto Affari Internazionali dopo essere stato rappresentante permanente dell' Italia presso l' Unione e anche commissario Ue all' Industria.
«Penso che altri metodi possano condurre a risultati migliori - concede il diplomatico -. Ciò non toglie che, in alcune circostanze, sia utile e necessario far valere la propria posizione con una certa autorevolezza e determinazione». Ma non può essere la regola: «Le cose si ottengono di più, e meglio, attraverso la costruzione progressiva di un rapporto di interlocuzione e di collaborazione con le istituzioni europee, e con una rete di alleanze con i partner».
Ricorda un caso in cui il muso duro non ha portato a nulla?
Lucio Caracciolo Ferdinando Nelli Feroci Eugenio Occorsio Enrico Letta
«Il più clamoroso è la Grecia di Tsipras. Hanno fatto molto rumore e alla fine sono dovuti venire a più miti consigli, rivedendo i calcoli e i propositi iniziali. Talvolta può essere efficace, la strategia dura. Per Atene non ha funzionato».
C' è un galateo per chiedere le cose difficili all' Europa?
«Mi pare di vedere un po' di confusione (nel dibattito italiano, ndr) fra le questioni bilaterali che riguardano un singolo paese e le istituzioni europee - ad esempio le procedure di infrazione - e quelle richiedono un approccio collegiale. Di norma, un' infrazione non si affronta in un consiglio dei ministri o in un summit europeo. Certo può essere, come il caso dell' Italia in queste settimane, che una procedura come quella dei migranti capiti in un quadro di difficoltà e criticità, per cui può esserci la tentazione di sollevarla in un contesto improprio. Un' infrazione è un discorso bilaterale. Tuttalpiù se ne può parlare d' intesa con paesi che hanno problemi analoghi».
angela merkel a firenze con renzi 2
Come si funzionano le alleanze ai vertici europei?
«Si giocano soprattutto prima. Anche nelle rapide conversazioni che precedono gli incontri. E' un metodo che vale anche per i contenziosi bilaterali: più si riesce a prevenire, a discutere sulla base di punti di vista chiari, più si può evitare che scoppi il bubbone».
Frau Merkel ha giocato molte partite in diretta. E le ha vinte.
«Naturalmente. E' tutta una questione di misura. Un po' di durezza, di convinzione e determinazione, insieme, aiutano. Serve più la ricchezza di argomentazioni che il pugno di ferro».
La manovra del premier Renzi può dare l' esito sperato?
VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS
«Mi auguro che questa offensiva - che è anche mediatica ed ha un risvolto evidente di politica interna basato su un popolare "dagli all' Europa" - porti i risultati auspicati. Potrebbe però anche generare insofferenza, aggravando le posizioni sui dossier aperti in questo momento con l' Unione europea. Ci sono molte partite in corso. Non vorrei che tutto questo iperattivismo muscolare portasse anche un irrigidimento delle posizioni delle istituzioni europee».