trump tasse

AMERICA FATTA A MAGLIE - ARRIVA LA RIFORMA FISCALE DELL’ERA TRUMP: TASSE ALLE IMPRESE DAL 39 AL 20%, AI PRIVATI DAL 12%, INCENTIVI A RIMPATRIARE I CAPITALI (CENTINAIA DI MILIARDI) - NONOSTANTE QUELLO CHE SCRIVONO I GIORNALI SUL PRESIDENTE ABUSIVO, L’ECONOMIA AMERICANA CORRE, LA FIDUCIA CRESCE. E PERSINO IL ‘WASHINGTON POST’ È COSTRETTO AD AMMETTERE CHE I DEMOCRATICI MENTONO QUANDO DICONO CHE LA RIFORMA DI TRUMP COLPIRÀ LE CLASSI MEDIE

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Tasse corporate, alle imprese, dal 39 al 20 per cento, quattro aliquote in tutto per i privati cittadini, la più alta al 39%, le altre tre al 12, 25 e 35%, intoccati i risparmi per il pensionamento, via però’ la maggior parte delle deduzioni locali, decise da Stati e città; 12% in tutto sui capitali di aziende che rientrano nel Paese. I repubblicani presentano una riforma delle tasse molto attesa, non ne è stata pensata una nuova da quella di Ronald Reagan del 1986, e quella di oggi ha ambizioni analoghe.

 

TRUMP SOLDI

 Completamente diversi i momenti storici, questo presidente e’ contestato nella sua legalità con tutti i mezzi legittimi e illegittimi, e non solo dall'opposizione democratica, ma dell'intero corpo tecnocratico e burocratico, da giornali e tv. Non più dal mondo della finanza, che pure non lo voleva.

 

Un superprocuratore indaga su ingerenze e collusioni con il governo russo con tutte le implicazioni che questo comporta nei rapporti internazionali, discorsi di impeachment vengono eseguiti tutti i giorni, ma fino a ora né una prova né una notizia di indagine sul presidente sono emerse. Il terrorismo è tornato a colpire l'America due giorni fa a New York.

 

Sono elementi che di solito preludono a stagnazione e depressione economica, comunque all'incertezza che uno stato di crisi porta, invece la situazione economica e’ florida, l'attesa di questa riforma è forte, i segnali dalla Finanza molto vistosi; soprattutto la disoccupazione è al 4%, minimo storico, mentre è al massimo, 82%, la fiducia degli americani che si traduce sempre nella convinzione di farcela a perseguire e conquistare l'American dream.

 

La fiducia riguarda soprattutto un'economia che viene considerata risanata e il ritorno ai posti di lavoro e a una ricchezza mantenuta all'interno del paese. Il sondaggio lo ha eseguito il Pew Research Center. Nel 2014, per fare un esempio, il CNN’s American Dream project testimoniava che il 60% degli americani riteneva irraggiungibile il suo sogno e pensava anche che mai avrebbero potuto ottenerlo i loro figli.

 

evasori fisco

Un anno fa la Ripon Society riferiva che il 70% della classe media era certa che la generazione seguente non avrebbe goduto delle stesse garanzie di oggi, che per milioni e milioni di americani Il sogno americano ormai era da dimenticare. Ora addirittura un 36% dice che l'ha raggiunto e un 46% che ce la farà presto.

 

Della rinnovata fiducia fa sicuramente parte l'attesa della riforma delle tasse che è centrale nella classe media nonostante i democratici già accusino la riforma di essere pensata con un occhio di favore ai milionari come Trump, insinuino soprattutto che il buco di bilancio che sarà creato verrà prima o poi pagato dei meno abbienti.

 

Certo, sulla strada della riforma c'è la mancata abolizione della riforma della sanità, l'Obamacare, che è un costo altissimo e nei prossimi 10 anni andranno trovate le coperture per 1,5 triliardi di dollari.

 

I repubblicani rispondono abbastanza naturalmente, in modo perfino scontato, che il rischio è calcolato e che gli sgravi avranno un grande impatto sia sui consumi che sulla produzione, che ci saranno posti di lavoro e vantaggio economico dal ritorno delle grandi multinazionali che in questi anni avevano riparato all'estero per evitare le tasse di Obama.

 

Per i privati cittadini la tassazione del 25% comincia a 45mila dollari, quella del 35 a 200mila dollari, del 39 a 500mila dollari. Le coppie sposate che fanno denuncia comune sono favorite, 25% a 90mila dollari, 35% a 260mila, il 39% a 1milione.

 

IL WASHINGTON POST FACT CHECK SUI DEMOCRATICI

Un sistema piu forte di deduzioni standard dovrebbe sostituire e alleggerire le proteste per il taglio alle deduzioni locali di Stati o di città, come per esempio New York, che vengono aboliti. Aumentano infatti da 6 a 12mila per gli individui, da 12mila a 24 mila per le coppie sposate.

 

Questi sono i primi dati, è una riforma complessa, va studiata con attenzione, così come vanno seguite le polemiche. Una prima curiosità. Il Washington post, che come noto detesta Trump e la sua politica, ha fatto un primo factcheck delle dichiarazioni dei democratici secondo le quali le classi medie pagheranno di più e ha dedotto, documentato e titolato che i democratici mentono.

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”